kitty - Questa creature meravigliose

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Ore 2.00 a.m.

L'istituto di Los Angeles era molto grande, poteva contare diverse decine di stanze in cui shadowhunters da tutto il mondo potevano alloggiare, ma, in quella notte d'inizio autunno, solo un rumore proveniva dalla struttura, colpi di tosse, ecco cos'erano.
I rumori provenivano dal davanti di una piccola stanza nell'ala ovest, più precisamente da davanti alla stanza di Kit Herondale.
L' Herondale scomparso era stato svegliato da quei rumori.
-Ma che cosa?- Kit si stropicciò gli occhi sbadigliando, la voce ancora impastata dal sonno.
I colpi di tosse continuarono.
Si ricordò, allora, improvvisamente di Ty.
-Quello stupido di un Blackthorn.-
Il KIt si alzò dal letto, sollevando le coperte, ormai non riusciva più a prendere sonno.
Raggiunse la porta e la aprì quel tanto che bastava per mettere la fuori la testa.
-Vieni dentro Ty, ti ammalerai a stare là fuori al freddo.- Disse Kit sbadigliando.
Tyberius Blackthorn alzò la testa, si era rannicchiato alla parete con il petto che toccava le ginocchia nella speranza di crearsi un po' di calore con il suo stesso corpo.
-Kit...- Mormorò Ty sorpreso.
-Su, vieni.-
Kit si mise davanti a lui, gli tese le mani a cui Ty si aggrappò per mettersi in piedi.
Entrarono nella camera, non era più vuota come lo era stato prima del suo arrivo, Kit aveva sistemato diversi libri sulle mensole, aveva messo anche una foto, una foto con suo padre, una foto che Ty si ritrovò ad osservare.
-Ti manca molto?-
-Chi?-
-Tuo padre.-
Kit si rabbuiò.-S-si.-
Lo sguardo di Christopher guardava tutto e niente, infondo queste due cose sono correlate, no? Stava fissando il vuoto, con sguardo perso di chi non ha più niente.
-Sai qualche giorno fa stavo ripensando al nostro primo incontro, mi avevi puntato un coltello alla gola.-
Il moro sorrise leggermente.
-Non devo averti fatto una buona prima impressione.-
-Ti sei fatto perdonare poi...-
Ty lo guardò perplesso.
-Cosa intendi?-
-Oh, beh... ci sei stato sempre, fin dal mio arrivo non hai smesso di starmi accanto e ti ringrazio per questo perché era tutto quello di cui avevo bisogno.-
Il moro era disorientato, era felice, era enormemente felice, era stranito, era sorpreso e nel profondo del suo cuore era anche commosso anche se non riusciva a mostrarlo.
Quest'ondata di emozioni travolse Ty, il piccolo Ty che molte volte aveva bisogno di spiegazioni questa volta sapeva esattamente cosa fare, come se Kit glielo avesse detto esplicitamente.
Si avvicinò al biondo, di un passo, di due passi, poi tre passi e lo abbracciò, stretto stretto, tenendoselo vicino vicino, con la paura che se ne andasse e nessuno dei due voleva che l'altro se ne andasse.
I due rimasero così, abbracciati, vicini, per diversi minuti finché Ty non starnutì.
-Ty forse è il caso di metterci a dormire.-
Tiberius sollevò la testa, quel tanto che bastava per riuscire a guardarlo negli occhi.
-Si, forse hai ragione.- Disse il moro mentre sbadigliava assonnato starnutendo poi.
I due si misero a letto, era un letto grande, comodo, accogliente ma sopratutto caldo.
Ty aveva bisogno di calore.
-Kit...- Sussurrò il moro.
-Si?- Chiese poi Kit.
-Mi puoi... abbracciare? Per favore.- Sussurrò ancora Ty.
-Certo.- E lo strinse a se.
Ty sentì il calore che emanava il corpo di Kit allungarsi verso di lui circondandolo e ci si perse dentro.

-Ty... Ty... Ty...- Erano passate circa due ore da quando i due si erano messi a dormire
-Kit...- Il moro dischiuse gli occhi e aspettò che si abituassero all'oscurità per riuscire a vedere Kit che si era messo a sedere.
-Oh, scusa... non volevo svegliarti. Stavo solo... pensando.- Lo sguardo di Kit era assente; stava guardando la parete ma senza guardarla veramente, Ty se ne accorse.
-A cosa stai pensando Kit?- Il biondo si girò verso di lui.
-Ty, Ty... È inconcepibile come l'angelo Raziel abbia potuto creare creature meravigliose e potenti, quanto spietate e fragili come gli shadowhunters.- Ty rimase un attimo spiazzato da quella affermazione.
-Perché dici questo? Anche tu sei uno shadowhunter Kit.-
-Lo dico proprio per questo.-
-Cosa intendi?-
-Quello che è successo a Liv, il conclave, Valentine Morgersten... Annabel era una Shadowhunter proprio come voi... proprio come noi.- Rimarcò l'ultima parola con una leggera nota di disgusto: disgustato da se stesso, disgustato da quello che era, da quello che doveva essere; perché non poteva essere un normale mondano? Gli sarebbe andato bene anche avere la vista pur di essere normale.
-Ty, tu... non vuoi essere uno Shadowhunter?- Gli chiese allora Ty.
Kit, che lo stava guardando, distolse lo sguardo.
-Non lo so Ty, non lo so.- Il biondo iniziò poi ad accarezzagli la testa, lentamente, dolcemente.-Kit ti ricordi di Simon, il parabatai di Clary? Claty l'amica di Emma.-
-Si mi ricordo di Simon, era un vampiro una volta giusto?-
-Si, esatto, lui. Sai adesso è uno shadowhunter e, essendo tornato un mondano, ha dovuto fare
-Si, ho capito.-
-Beh, Simon aveva un amico, in realtà ne aveva tanti, ma questo suo amico, George, era uno di quelli che dovevano fare l'ascensione, proprio come Simon.-
-Perché mi racconti questo?-
-Aspetta fammi finire. I due erano molto amici ma... George non ce l'ha fatta. Sai se l'angelo Raziel non vuole che tu sia uno shadowhunter tu non lo sarai. George ha bevuto dalla coppa e non è sopravvissuto. Credo che gli shadowhunter abbiano preso la loro cattiveria dall'angelo Raziel. Hanno preso la crudeltà da lui, almeno in parte perché alla fine sono le scelte che facciamo a definire chi siamo realmente, no? Credo che tu debba essere uno shadowhunter, credo che tu debba farlo anche per George che non è riuscito, credo che tu debba farlo per Livvy, credo che tu debba farlo per tuo padre, Kit, e per tutte le persone che non possono e che non hanno potuto.-
Kit guardava meravigliato Ty, non l'aveva mai sentito parlare così, così liberamente, così apertamente con lui.
-Ty... - Kit stava piangendo per la sua schiettezza, perché lui gli aveva aperto gli occhi, gli aveva fatto capire perché, perché stava continuando a restare là, all'istituto.
Un po', in realtà, era anche solo per stare con Ty.
Ty riusciva a fargli vedere il mondo con occhi nuovi.
-Grazie Ty, grazie. -
Lo abbracciò stretto e tornò a dormire finalmente in pace con se stesso.
L'angelo Raziel ha creato gli shadowhunters, creature meravigliose e potenti quanto spietate e fragili, la fragilità umana e la crudeltà angelica, la crudeltà che non può morire.

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