0-Per favore...uccidimi.

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Un'altra notte insonne avrebbe fatto. 

L'ennesima notte insonne avrebbe dovuto sopportare. Ma non poteva fare altrimenti; la sua tristezza non si doveva notare. Quell'emozione... doveva essere celata. Tutti che credevano che fosse paura mentre in realtà era un vuoto che aveva dentro: come facevano a non capirlo? Ma d'altronde era meglio così, sarebbe stato meglio che nessuno decifrasse ciò che stava provando in quel momento. 

Soprattutto quando ebbe la notizia. 

Non aveva mai avuto gli occhi così scuri, da un blu chiaro sembrava fossero passati ad un abisso in cui potevi tranquillamente sprofondare... quegli occhi riflettevano perfettamente la sua anima: scura e vuota. Quella beatitudine che aveva fino a pochi mesi fa sparì completamente in quel posto, lasciando spazio alla vecchia lei. Oramai era inutile; la speranza era morta completamente. Entrata nella camera, accompagnata dalla sua terapista, la piccola Rachel lasciò vagare i pensieri che non avevano avuto modo di uscire. 

"In realtà... non ero mai riuscita a dormire bene. Non riuscivo a calmarmi. E nemmeno quella notte ci sarei riuscita. Però, chiudere gli occhi... era l'unica cosa che potevo fare."         
Con questi pensieri Ray chiuse gli occhi pronta all'ennesima nottata. 

Ma andò diversamente quella sera.

Infatti, dopo pochi secondi, si sentì un urlo femminile che squarciò il silenzio notturno. La ragazzina riaprì gli occhi confusa appena in tempo per sentire una voce a lei decisamente familiare. 

-Beccati questo...- Sentì prima di vedere la finestra che si ruppe in mille pezzi, lasciando a terra sia pezzi di sbarre di ferro sia cocci di vetro insieme a schegge di legno. Strabuzzando gli occhi, la piccola Rachel si alzò immediatamente dal letto solo per poter vedere davanti alla sua visuale la figura che oramai si era rassegnata di non vedere più, colui che un tempo considerava il suo Dio; Zack. La tenda svolazzava con leggerezza insieme al cappuccio della felpa del ragazzo che si trovava proprio sul cornicione della finestra, la falce sulla spalla sinistra e la sua solita espressione d'indifferenza. Rachel non poteva crederci: lui era lì, davanti a lei ed era vivo

-Ah! Di nuovo quell'espressione noiosa. -Disse il ragazzo annoiato, senza dare importanza alla reazione della ragazza davanti a sé. 

-Zack...ma come...-Iniziò a dire la ragazzina sotto shock mentre il ragazzo fece un verso interrogativo. 

-Che c'è?- Le chiese guardandola con indifferenza, sembrava non si rendesse conto del fatto che la ragazzina di fronte a sé era completamente scioccata dalla sua visita improvvisa. Nel frattempo agli angoli delle pupille color azzurro della ragazza iniziarono a formarsi delle piccole lacrime salate. 

-Tu... non eri in prigione?-Chiese incredula la ragazza cercando di non far scendere quelle piccole goccioline agli angoli degli occhi. 

-Certo! Ma sono scappato, mi pare ovvio!- Rispose prontamente il ragazzo mentre iniziò a formarsi sul suo volto un sorriso di soddisfazione. La ragazza cacciò completamente indietro le lacrime guardandolo con un espressione incredula. 

-Però... io... quel giorno... ti avevo detto... che avrei portato con me quella promessa...- Disse Ray ma fu prontamente interrotta dal ragazzo di fronte a sé. 

-E quindi? Chi ti ha detto che potevi portartela via?- Le chiese con tranquillità e con il suo solito sorriso stampato in faccia mentre dalla finestra rotta entrava dentro il venticello che scompigliava con dolcezza i capelli di entrambi, che non staccavano gli occhi l'uno dall'altro. 

-Allora... vuoi ancora... uccidermi?-Chiese lei esitante continuandolo a guardare, non poteva crederci: lui era tornato solo per lei, solo per poterla accontentare... ha fatto questo solo per lei. 

-Dovresti conoscermi ormai. -Iniziò a dire con semplicità il ragazzo. -Se voglio qualcosa, non me lo faccio scappare. - Continuò con un sorrisetto. -Datti una mossa. Non ho molto tempo.- Continuò a dire mentre in lontananza si sentivano le sirene della polizia che piano piano aumentavano sotto all'edificio in cui si trovavano. -O forse te ne sei dimenticata?- Chiese continuando a guardarla mentre lei, che si era riseduta sul letto dopo che si fosse alzata, strinse leggermente la mano destra a pugno sul suo lenzuolo. 

-No, Zack.- Disse in risposta la ragazzina, mentre nel frattempo il ragazzo sostituì quel sorrisetto con un sorriso sereno, più... naturale. -Non me ne sono dimenticata. Non potrei mai farlo!- Continuò a dire Ray, nel frattempo i suoi occhi si inumidirono e le lacrime che prima non avevano avuto modo di uscire, iniziarono a sgorgare in quel momento dalle sue pozze azzurre. -Perché abbiamo promesso. Io e te... ci siamo fatti una promessa!- Esclamò mentre le lacrime continuavano a scendere. 

-Vieni, Ray!- Esclamò il ragazzo, porgendole una mano mentre Rachel, dopo aver mugulato un flebile "sì" tra le lacrime, lo raggiunse quasi correndo per poi appoggiare una mano sulla sua e lanciarsi al di fuori della finestra. I due si guardarono negli occhi mentre erano sospesi per aria, lei in lacrime e lui con un sorriso. Non c'erano bisogno di parole per descrivere quel momento magico, non c'erano più sirene della polizia, nessun rumore attorno a loro. C'erano solo loro due. 

-Ehi, Zack...
Per favore... uccidimi.- Disse Rachel con lentezza, scandendo per bene le parole. 

-Allora... smettila di piangere e sorridi.- Le rispose il ragazzo bendato, a fare sfondo la luna blu; testimone del loro ricongiungimento. 
Ma questo... Era solo l'inizio.

Angolo puccioso:

Si, con quasi 860 parole ho semplicemente detto quasi la fine dell'ultima puntata :D, giusto per farvi vedere come scrivo u.u alla prossima! :3 

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