Adesso che avevano risolto questo piccolo contrattempo della promessa, dovevano risolvere il problema principale; che cosa avrebbero fatto adesso? Insomma, non potevano di certo girare indisturbati per la città; la polizia avrà già esteso le ricerche per ritrovarli.
-Zack... dobbiamo allontanarci il prima possibile. - Disse improvvisamente Ray guardando il ragazzo davanti a sé. Il ragazzo, in tutta risposta, ricambiò lo sguardo per poi sospirare e sistemarsi meglio la falce appoggiata sulla sua spalla destra.
-E dove potremmo andare?- Disse guardandosi attorno, non era molto esperto in queste cose, anzi; era una vera e propria frana. Sapeva benissimo che tra i due la vera mente è Ray. La ragazzina iniziò a pensare portandosi una mano sotto al mento e, chiudendo gli occhi, assunse un'aria molto pensierosa. Dopo pochi minuti riaprì gli occhi e alzò la testa fissando il ragazzo.
-Ho trovato una soluzione, ma sfortunatamente è momentanea; ti va bene lo stesso?- Chiese con la solita calma mentre Zack, con la mano libera, iniziò a sfregarsi con fare nervoso i suoi capelli corvini resi liberi dalla mancanza del cappuccio.
-Ovvio! Siamo nella merda!- Rispose irritato guardandola mentre lei, con disinvoltura, iniziò a camminare. -Dove cazzo vai ora?!- Urlò irritato il ragazzo bendato agitando il braccio mentre la raggiungeva.
-Poco fa hai detto espressamente che ti va bene la soluzione se pur momentanea, no?- Iniziò a chiedere Ray mentre piano piano si stavano allontanando dalla città.
-Sì... e quindi?!- Chiese Zack indispettito, perché non arrivava dritta al punto?
-Beh... la mia famiglia, poco distante dalla città, ha un piccolo cottage in cui era solito passare le vacanze... per il momento possiamo rimanere lì, almeno abbiamo un posto per dormire. - Spiegò la ragazzina con fare tranquillo mentre continuava il suo cammino e Zack non poteva fare altro che seguirla. Durante il loro cammino, però, Ray notò qualcosa che la costrinse a nascondersi trascinandosi Zack con sé.
-Ma che ti prende?!- Le sussurrò irritato il ragazzo mentre la ragazzina gli fece cenno di stare in silenzio per poi indicare delle luci non poco distanti da loro; erano delle luci che provenivano da delle torce, senza alcun dubbio.
-Trovato qualcuno?- Chiese una voce maschile con un timbro molto irritato mentre si sentivano delle risposte negative, poi le figure si fecero vedere; erano dei poliziotti.
-Siamo fottuti!-Sussurrò Zack cercando di nascondersi meglio mentre la ragazzina cercava di farlo stare tranquillo e di trovare un modo per tirarli fuori da quella situazione scomoda. Sfortunatamente, mentre Zack cercava di nascondersi meglio essendo molto alto, finì contro l'albero facendo un po' di rumore. Gli uomini si voltarono verso il loro nascondiglio.
-Capo, c'è qualcuno lì- Disse un poliziotto avvicinandosi insieme agli altri, l'ispettore sperava di non aver fatto un altro buco nell'acqua. Tutti i poliziotti presenti si avvicinarono e li videro; oramai erano stati beccati. Zack si preparò a prendere la falce fin quando una figura con un mantello addosso non si pose tra loro e i poliziotti.
-Non toccateli- Disse la figura misteriosa mentre guardava i poliziotti davanti a sé, il volto era oscurato dal cappuccio che indossava.
-E tu chi saresti?!- Tuonò l'ispettore mettendosi davanti ai suoi uomini, la figura sconosciuta abbassò il cappuccio rivelando la sua identità. L'ispettore e i suoi uomini sgranarono gli occhi dalla sorpresa.
-Tesoro, che ci fai qui??- Chiese scioccato l'ispettore nel vedere la figlia davanti a sé.
-Sto salvando i miei amici- Rispose con fare ovvio mentre guardava i ragazzi dietro di sé per poi rivolgere di nuovo lo sguardo a suo padre.
-Ma lui è un serial killer e lei una malata! Devono essere portati via!- Le spiegò cercando di mantenere la calma.
-So chi stai cercando e non sono loro; queste due persone sono miei amici, hanno deciso di fare uno scherzo travestendosi come i ricercati, li avevo avvertiti di non farlo ma non mi hanno dato retta. -Spiegò la ragazza con tranquillità, i poliziotti la guardavano poco convinti.
-Sicura tesoro? Non è che ti stai sbagliando?- Domandò l'ispettore a sua figlia.
-Pensi che non riesca a riconoscere i miei amici? Ovvio che ne sono sicura, ora se volete scusarmi dobbiamo andare- Detto questo prese per il braccio entrambi per poi portarseli via sotto gli occhi increduli dei poliziotti e quelli confusi dei due fuggitivi. Appena furono abbastanza lontani mollò entrambi e li guardò con tranquillità. -Per ora state al sicuro, ma dovete stare più attenti la prossima volta- Li avvertì guardandoli mentre si rimise il cappuccio in testa e si apprestava ad allontanarsi da loro. I due ragazzi, confusi, andarono verso di lei e la fermarono prima che potesse allontanarsi troppo. Fu Rachel a parlare.
-Perché ci hai aiutato? Siamo dei criminali. - Disse guardandola mentre lei si volta verso di loro e li guarda con sufficienza.
-Ho le mie valide ragioni per avervi aiutato poco fa... io so tutto di voi, miei cari. - Le rispose la ragazza mentre i due ragazzi sgranarono gli occhi e drizzarono le schiene; se sapeva tutto, allora doveva sapere anche il loro passato. Zack non voleva crederci e lo irritava il fatto che potesse aver raccontato solo bugie perciò, brandendo la falce, fece mettere Ray dietro di sé per poi puntare la lama contro il collo della tipa di fronte a sé.
-Non raccontarci stronzate! Io odio...-Iniziò a dire ma non poté finire la frase che la ragazza lo precedette.
-I bugiardi. - Finì la ragazza al posto suo facendo sgranare gli occhi al diretto interessato, approfittando di questo momento la ragazza continuò a parlare. -Sì, Isaac, lo so. Per questo non voglio mentirvi... ma non posso riverlarvi il motivo per cui vi ho aiutato ma vi chiedo solo una cosa; fidatevi di me. - Concluse allontanando con un dito la falce dal suo collo mentre i due ragazzi si ammutolirono di colpo; dovevano fidarsi oppure no? -Nel caso aveste problemi, chiamatemi. - Aggiunse dopo un po' dando in mano a Ray un cellulare per poi voltarsi ed allontanarsi di nuovo, stavolta però senza essere fermata. I ragazzi si ripresero e la ragazzina prese a contemplare il cellulare che le aveva dato la sconosciuta.
-Dovremmo fidarci?-Chiese Zack, guardandola curioso. La piccoletta ci pensò su e nel mentre iniziò a controllare il telefono notando che era presente solo un numero di telefono. Ci rimuginò sopra.
-Non lo so, Zack. Sul cellulare che mi ha donato è presente solo un numero... per il momento rimarremo nel mistero- Rispose infine guardandosi attorno; adesso dove sarebbero andati? Non potevano di certo tornare indietro altrimenti sarebbero stati catturati senza troppi problemi. Cosa potevano fare?
Angolo puccioso:
Hey :D ecco un nuovo capitolo, scusatemi ma sono troppo pigra a volte u.u ... diciamo sempre, và :D tornando a noi... spero che questo capitolo vi sia piaciuto, presto aggiornerò anche "Cutting" approfittando che non sono andata a scuola per il mal di stomaco :( alla prossima! :3
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Together Forever
Fanfiction"-Ehi, Zack... Per favore... uccidimi. - -Allora... smettila di piangere e sorridi. -"