Parte terza

10.9K 57 2
                                    

《Quindi...》 Nadia gli mise una mano davanti la bocca per non fargli terminare la frase e disse: 《io ci sto》.
《Ci stai?》domandò lui perplesso.
《Sì e sono sicura che anche tu ci hai pensato, anzi, qualcosa mi dice che ci stai pensando anche in questo momento.》

Lui non rispose.
《Ci vediamo qui fuori tra cinque minuti, non farmi aspettare》gli ordinò lei, poi scomparve tra la folla.

《Asia》disse Nadia, toccando la spalla dell'amica impegnata a ballare.
《Eccoti finalmente! Non riuscivo a trovarti da nessuna parte》la rimproverò Asia.
《Ascolta, devi venire con me, ho assolutamente bisogno di te》

Senza farselo ripetere due volte, l'amica si fece trascinare fuori dall'edificio.
Nadia gli spiegò la situazione e subito dopo Emilio le raggiunse.
Sorrise ad entrambe e le ragazze ricambiarono. In quel momento arrivarono anche Giacomo e Giorgio, il suo migliore amico e si fermarono esattamente davanti a loro.
Nadia non aveva voglia di far sapere a tutti quello che stava per succedere, così si avvicinò all'orecchio di Asia e sussurrò le seguenti parole: 《Giacomo non deve scoprire nulla riguardo questa storia》.

Asia, genio della situazione, convinse i due amici a rientrare, lasciando Emilio e Nadia da soli.
《Bene, ora siamo soli》disse lei.
《Sì e credo ancora che tutto questo sia assolutamente sbagliato》
《Però sei qui》bisbigliò Nadia, prendendolo per mano.

Entrarono nell'hotel da una porta secondaria e si ritrovarono all'interno di un corridoio completamente buio.
Nadia si tolse le scarpe per far meno rumore, poi, alzandosi sulle punte, provò ad avvicinarsi alla bocca di Emilio e lui ricambiò senza farselo ripetere due volte.
Quel piccolo bacio scatenò in lui una forte passione, così la strinse tra le sue forti braccia e la baciò di nuovo. Questa volta con più desiderio.
Ad ogni tocco, le loro labbra si cercavano sempre con più foga, fin quando Emilio non decise di infilarle delicatamente la lingua in bocca.
Quel contatto fece rabbrividire Nadia ed iniziò a strofinare la sua coscia sul suo organo, provocando in lui dei dolci gemiti.
Emilio non riusciva ad andare oltre, era come se avesse il terrore di poterla rompere, per questo motivo Nadia si fermò, lo guardò negli occhi e gli accarezzò una guancia.
《L'amore e il desiderio non hanno età》
Sorrise e questo lo fece ricaricare.

La prese per i glutei e la sollevò per farla aggrappare a lui con le gambe.
Le tirò su il vestito e riprese a baciarla.

《Era un po' che avevo questo desiderio》ammise lui baciandole e lasciandole il collo.
《A chi lo dici》rispose Nadia, eccitata dalla situazione.
《Aspetta...》 lo fermò lei.
《Cosa c'è piccola? Hai cambiato idea?》 domandò Emilio preoccupato.
《No, però c'è una cosa che devi sapere》
《Mi stai facendo spaventare》 disse lui realmente preoccupato.
《Tu sei il primo》
Un'espressione sorpresa si fece spazio sul viso dell'uomo, non se l'aspettava.
《Perché hai soltanto diciotto anni? Io ti voglio tutta per me, per sempre.》

Quelle parole fecero sciogliere quel poco ghiaccio che era rimasto.

Emilio la fece scendere e Nadia, una volta a terra, si sfilò le mutandine e gliele lanciò. Successivamente iniziò a giocare con la lampo laterale che teneva su il vestito e la tirò giù, così sensualmente da costringere Emilio a deglutire con forza.
Appena la chiusura lampo fu completamente aperta, lasciò scivolare l'abito sul suo giovane corpo, rimanendo completamente nuda.
Si avvicinò di nuovo al suo amante e gli prese delicatamente una mano, per poi posizionarla sul suo seno sodo e l'altra sulla sua vagina.

Emilio iniziò a giocare con le grandi labbra, per poi raggiungere il clitoride e provocare in Nadia degli spasmi.
La ragazza iniziò ad ansimare e si poggiò su di lui per non cadere a terra.
Nel momento in cui si avvicinò al suo membro, lei si rese conto di essere riuscita a farlo eccitare.
Sbottonò i suoi pantaloni ed infilò una mano nelle sue mutande, toccando finalmente l'oggetto del desiderio.

Lui sorrise e riprese a baciarla con la lingua, poi, dopo vari giochi di mano, non resistette più e fece cadere a terra i pantaloni e le mutande.
La fece sdraiare sul pavimento e con una delicatezza mai vista prima, poggiò il suo enorme membro sulla sua piccola vagina. Lo strofinò per un paio di volte su e giù e alla fine glielo infilò dentro.
Nadia sussultò di piacere e lo pregò di baciarla ancora una volta.
《Non fermarti》sussurrò lei tra un gemito e l'altro.
《Non posso, sto per venire, devo togliermi》
《Non serve, prendo la pillola anticoncezionale per regolarizzare il ciclo, sono coperta》

Emilio non se lo fece ripetere due volte ed inondò la vagina di quella giovane donna, con tutto il suo caldo liquido.
Restarono immobili sul pavimento per qualche minuto, abbracciati e in silenzio.
 
Fu la prima volta in assoluto di Nadia e avrebbe voluto farlo ancora.

Fu la prima volta che Emilio lo fece con una persona alla quale teneva e non avrebbe voluto lasciarla più andare.

Prigione di desiderio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora