CAPITOLO 3

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Ormai erano più di 3 giorni che non vedevo più i miei amici, soprattutto Samuel, ma ormai mi ero abituata a stare in questa specie di fortezza. Jade e Iris erano i miei migliori amici e si comportavano sempre bene con me, invece, Alan, non traspariva nessuna emozione, non mi parlava e non mi degnava di uno sguardo, non sapevo perché faceva cosí, infatti avevo deciso che oggi ad allenamento gli avrei chiesto perché si comportava cosí.
Le ricerche sulla Coppa Mortale andavano avanti, ma non in meglio perché ancora non l'avevamo trovato, la mia cosa era inagibile, visto che mia madre prima di scomparire gli aveva dato fuoco e di Victor non c'erano tracce. Io quel nome l'avevo già sentito ma non mi ricordavo dove, mi rimase impresso nella testa per tantissimi giorni.

La notte non riuscivo a dormire, avevo troppi pensieri per la testa, Victor, gli Invisiblehunters, io....la mia vita ormai sconvolta, i miei amici e la mia passione. Avevo dovuto lasciare la scuola d'arte perché non riuscivo ad andare a scuola senza essere attaccata da qualche bestia feroce e quindi ci ho rinunciato.

*******
Erano le 16:00 e tra poco avrei dovuto allenarmi con Alan, mi incamminai verso la sale degli allenamenti pensando a come iniziare una conversazione con lui, ma mentre ero immersa nei miei pensieri andai a sbattere contro qualcuno e come sempre caddi per terra. Quando mi rialzati vidi che la persona con cui ero andata a sbattere era Jade, mi scrutò per bene e poi mi porse la mano e io mi rialzai dicendo:"Grazie e scusa ma sono un po' distratta, stavo pensando a una cosa", e lui rispose:"Non ti preoccupare, stavi andando ad allenarti?", ancora non mi ero accorta quanto Jade fosse bello, aveva gli occhi molto chiari tendenti all'azzurro e i capelli biondi, lui si accorse che lo stavo fissando da un bel po' e infatti disse:"Che c'é?" e io:"N-niente niente", mi sembrava di essere diventata tutta rissa perché sentivo le guance andare a fuoco, però ero già arrivata davanti la sala degli allenamenti quindi non dissi niente e andai dentro.
Alan era già lì che mi aspettava e quando mi vide disse:"Alla buon ora, dove ti eri cacciata?", il suo sguardo era puntato su di me, non c'é la facevo non lo sopportavo e infatti gli domandai:"Perché mi tratti cosí, cosa ti ho fatto?", non voleva rispondere ma disse qualcosa:"Non sono affari tuoi, ragazzina. Io so cose che tu ancora non sai ed é meglio che non li scopri, e adesso vattene, l'allenamento é finito". Prima che uscisse mi passò accanto e mi sussurrò all'orecchio:"Stai attenta, ragazzina" e cosí se ne andò lasciandomi sola.

//ehi, come va? Io tutto ok. Vi sta piacendo la storia?
Quale segreto nasconde Alan?
Al prossimo capitolo,
ciaoooooo// ~Deni

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 28, 2018 ⏰

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