Capitolo 2

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Mi risvegliai in una stanza molto strana, riconobbi che non era la mia ma sembrava una stanza molto tecnologica perché aveva schermi e computer molto avanzati, mi alzai che mi faceva male la testa, ero circondata da quei tre ragazzi che si erano imbucati alla festa e che mi guardavano come se avessi qualcosa in faccia, ad un certo punto chiesi molto confusa:"Dove sono, che ci faccio qui?", uno di loro, secondo me il più carino, mi prese la mano e poi si girò verso gli altri due e disse:"Ci lasciate da soli" e gli altri due se ne andarono, non mi aveva ancora lasciato la mano e dopo un paio di minuti di silenzio disse:"Sei come noi, sei un Invisiblehunters, cacci gli esseri....." e io lo interruppi dicendo:"Cosa sono???? Chi sono gli Invisiblehunters??? Cosa ci facevate in camera mia e cosa stava te cercando???" avevo moltissime altre domande ma lui mi interruppe toccando i con un dito le labbra e poi disse:"Ti spiegherò tutto, ma con calma. Credo che tu non sappia la tua vera natura, tu sei come noi, sei un Invisiblehunters, una cacciatrice di esseri invisibili che sono stati banditi dai propri mondi, gli esseri invisibili sono divisi in fate e folletti, lupi mannari e vampiri, nella tua stanza é nascosta una coppa che può uccidere gli essere invisibili malvagi, ah scusa non mi sono ancora presentanto, io sono Jade, te invece come ti chiami?"
"I-i-io sono Cheri, Cheri Gray".
Eravamo rimasti a guardarci per molto tempo fino a quando, la ragazza e l'altro ragazzo entrarono e dissero:"Ciao io sono Iris, lui invece é mio fratello Alan"
Alan non mi sembrava molto felice al vedermi, e infatti non mi salutò neanche.
"Quando posso tornare a casa? Voglio rivedere il mio amico Samuel"
"Non puoi tornare da oggi la tua casa é questa, gli scagnozzi del nostro peggior nemico ti stanno cercando, perché vogliono la coppa, la voglio distrutta e vogliono morta te", a queste parole ero un po' spaventata ma poi dissi:"Chi é questo qui? Posso almeno vestirmi?"
"Iris dagli dei tuoi vestiti".
Quando la ragazza tornò aveva in mano dei vestiti molto sexy, non erano affatto fatti per me la li dovetti mettere, quando mi vidi allo specchio mi accorsi che avevo anch'io sul collo uni di quei tatuaggi e iniziai a sbraitare fino a quando Jade non mi sentì e arrivò subito dicendo:"Cosa succede?", io urlando dissi:"Cos'é questo tatuaggio che ho sul collo, chi me la fatto?", Jade ridendo disse:"Te l'ho fatto io, é una runa, ti ha salvato la vita, senza di quella saresti morta", io dopo questa spiegazione mi calmati e scesi di sotto, volevo andarmene e andare a trovare Samuel ma volevo anche restare per aiutare a sconfiggere quell'uomo, però ancora non sapevo niente di lui e infatti chiesi a Jade:"Come si chiama quel uomo?" e lui rispose:"Victor".
Avevo già sentito quel nome, ma non mi ricordavo dove, molto tempo dopo scoprii dove avevo già sentito quel nome.

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