One-Shot

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Speciale 100 voti💚💚

Non ricorda come tutto quello fosse iniziato, ma ne è più che felice ora. Felice che sia così, e in parte sicuro che lo sarà per sempre.

Jungkook lo guarda, quello sguardo complice, d'intesa, che alberga sempre tra di loro. Gli lascia un piccolo sorriso, appena accennato, e Jungkook sembra capire al volo.
Gli piace questo, gli piace non doversi servire si parole futili, o di frasi scontate. Basta uno sguardo, un piccolo sorriso.

Jin sta preparando la cena e non gli presta molta attenzione, l'unica cosa che scorge è Taehyung con uno sguardo triste sul viso e quando si gira trova i maknae in ginocchio, che si guardano drammatici prima di esplodere in una risata sonora.
"Ragazzi di nuovo?" chiede fingendo un tono esasperato, ma non riesce a celare la risata.

Era stato un gioco solo di Taehyung. Quando era solo recitava, lo aveva sempre fatto.

Aveva sempre amato recitare. Non c'era stato un momento preciso nella sua infanzia in qui aveva scoperto questa sua passione, era sempre stato così. Non c'era stata una fonte di ispirazione come avviene nella maggior parte dei casi: un attore particolarmente bravo, un piacere incondizionato per i film... Non era partito da niente di tutto questo, anzi, era avvenuto il contrario.
Taehyung credeva di essere nato così, e forse era vero.
Gli piaceva, gli piaceva dannatamente tanto recitare.

Delle volte si rendeva strano agli occhi della gente e spesso veniva criticato per questo. Mentiva quando diceva che non gli importava. Lui credeva troppo nella recitazione per permettere di essere criticato per questo.

Jungkook era sempre stato diverso, non lo aveva mai giudicato. Non aveva mai, neppure una volta dal loro primo incontro, messo il comportamento di Taehyung sotto giudizio. Non gli era mai passato per la mente di paragonare le sue azioni ad altre più normali, perché per lui Taehyung era sempre stato solo Taehyung.
Sapeva che il ragazzo era diverso, fuori dal comune, ma ai suoi occhi non appariva strano, ma speciale.

Taehyung aveva preso questa abitudine di provare piccoli sketch quando era solo, però gli capitava di passare tutto il suo tempo con i ragazzi e alla fine con loro poteva non vergognarsene. Era parte di se e i suoi amici non avrebbero certo potuto criticarlo per questo.

L'appoggio dei bts era sempre stato importante per lui, ma Jungkook... Lui gli aveva dato di più.

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Era stata una sera al dormitorio, una di quelle tranquille se non per le grida provenienti da una stanza dove i ragazzi giocavano ai videogiochi.
Taehyung invece era in salotto, seduto sul divano, e provare qualche battuta dal drama che mandavano in onda in quel momento.
La recitazione di questo, in realtà, non era buona, ma Taehyung poteva fare di meglio e recitava ogni farse come fosse più vera.

Era convinto di essere solo, e ormai era talmente preso da questa sua abitudine di non accorgersi della presenza di un altro ragazzo nella stanza finché non sentì una mano sulla sua spalla.
"Jeongguk-ah!" disse con un sorriso ampio che compariva sul suo viso, senza neanche bisogno di voltarsi a vedere chi fosse.
Il più piccolo gli scivolò accanto, dicendo qualcosa sul non starsene per conto suo, e rivolgendo lo sguardo allo schermo.

Era stata quella la prima volta. Presa da una scena di un drama mediocre di cui nessuno dei due ricorda il nome.
Taehyung lo aveva guardato triste, come l'attore nella sua performance, e in contemporanea erano caduti in ginocchio, sul pavimento del dormitorio. La scena sembrava più intensa a loro, che ormai avevano dimenticato di seguire le battute o i movimenti, che ormai avevano dimenticato fosse un gioco.

"Hyung." sussurrò Jungkook, e suonò come un film romantico, con quella sua voce dolce e il suono che andava a sfumare. Al maggiore era sempre piaciuto come il suo nome suonasse quando erano quella labbra a pronunciarlo.

Taehyung realizzò di essersi avvicinato tanto solo quando si rese conto di poter scorgere ogni singola ciglia e ogni piccola luce che attraversava gli occhi del ragazzo.
Le sue dita si mossero naturalmente verso il collo del minore, intrecciandosi tra le ciocche corte dei suoi capelli.
Taehyung era impulsivo, spesso, e non pensava, tanto che neanche lui sapeva quello che stava facendo. Forse perché con Jungkook era sempre stato tutto automatico, giusto. Era come vederlo succedere da fuori: le sua mani che accarezzavano il collo del minore, stringevano le ciocche castane, i loro visi che si avvicinavano, ma la sua mente era completamente vuota.

Quando le loro labbra si collegarono la prima cose che sentì fu un sapore dolce, simile a cioccolata, mischiata alla dolcezza naturale di quella bocca. Taehyung pensò che quel sapore fosse adatto alla sua voce. Aveva sempre trovato che la voce di Jungkook somigliasse la cioccolata.
Ricorda quando, nelle notte d'inverno, il più piccolo cantava qualche canzone lenta e una cioccolata calda era stretta tra le loro mani, a scaldarli. Ma le parole che, soffici e delicate, si liberavano nell'aria in quella melodia scaldavano il cuore di Taehyung molto più a fondo.

La seconda cosa che sentì era il sorriso sulle sue labbra, abbinato a quello sul viso di Jungkook.
E dio era così giusto...e perfetto.

Si sporse in avanti ancora di più, poggiandosi contro il corpo dell'altro. Le braccia di Jungkook lo avvolsero e Taehyung dovette ammettere che amava sentirle intorno al suo corpo, percepire i muscoli che lo ingabbiavano contro di lui. Amava sentirsi protetto nonostante fosse il più grande. Lui era lì a prendersi cura di Jungkook, ma Jungkook era forte per lui.

Le dita si infiltrarono nella chioma castana, alzando la frangia e tuffandosi in mezzo, tenendolo fermo ma senza fargli male. Erano mosse le ciocche, ancora disordinate dalla doccia di qualche ora prima, eppure così morbide, e così profumate... così Jungkook.

Quando il bacio fu interrotto restarono a pochi centimetri di distanza, i nasi che ancora si sfioravano. I loro sorrisi erano ancora lì.
Una colonna sonora giocava in sottofondo, una scena di un bacio finto nello schermo del televisore. Non ci avevano neppure fatto caso, perché il loro di bacio era vero, tanto quanto i loro sorrisi, tanto quanto le loro risate leggere, affatto imbarazzate.

Era sempre stato così tra loro.
Fare gli idioti insieme, ridere, una carezza, un sorriso. Delle volte, quando erano soli, dei baci, e di nuovo quei sorrisi e quelle risate felici.
Jungkook e Taehyung. Taehyung e Jungkook. Questo era quello che erano.

Presa sempre da EFP, Autore: Dihanabi

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