Non finisce qui.

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Negan era rientrato all' interno dell' abitazione, sedendosi beatamente sul divano con le gambe divaricate, poggiando Lucille su di esse. Si concedeva quei rari momenti di relax, quando poteva delegare i suoi uomini nel fare qualcosa. Non era più l'uomo di un tempo. A dire la verità forse nessuno era più quello di un tempo. Eppure lui pareva non accorgersene: si domandava stranito perché le donne accondiscendessero alle sue richieste per il terrore di una sua reazione. Sapeva ciò che era, uno stronzo, come si definiva lui stesso, ma non aveva e non avrebbe mai picchiato una donna.
Il tonfo sordo di uno sparo fece sobbalzare appena Negan.

Cazzo, qualcuno sta sparando a qualcun altro! Qualcuno non vuole collaborare. Questa gente non impara mai.

Negan balzò subito in piedi armato della sua Lucille, a passo svelto verso il vecchio garage che fungeva da dispensa di Alexandria.
Il proiettile sparato dall' arma di Spencer colpì il braccio destro di Carl solo superficialmente, ma comunque sufficiente a farlo barcollare all' indietro e farlo cadere rovinosamente sulla schiena. La camicia a quadri del giovane Grimes si tinse presto di rosso, inzuppando il tessuto.
Spencer Monroe era fuori di se, non ragionava più. Si ripetè più volte che l'avrebbe fatto per sua madre, per suo padre e per suo fratello, ma la sua idea non aveva ne fondamenta ne scopo; uccidendo Carl e poi Rick, appena ne avrebbe avuto l'occasione, il leader di Alexandria sarebbe stato lui. Quell' eredità rubata e usurpata, dal suo punto di vista. Detestava Rick Grimes perché sapeva fosse superiore a lui. Rick Grimes era un sopravvissuto: aveva passato i primi cinque anni dell' apocalisse tra i boschi e accampamenti precari, nell' afa estiva e nel gelo invernale, marciando per giorni senza cibo ne acqua, in silenzio, dove l'unica attività che faceva breccia in quelle giornata apatiche e silenziose era l'uccisione dei vaganti, e il tipico suono scricchiolante e disgustoso prodotto dei coltelli che gli trapassavano il cranio.
Carl puntò i gomiti sul pavimento, provando a rialzarsi. Quando alzò lo sguardo, Spencer puntava nuovamente l'arma verso di lui, con un sorriso maligno stampato in viso.

<< Puoi anche uccidermi.>>, affermò il ragazzo, sicuro della sua affermazione. << Ma cosa credi che succederà dopo?>>.
<< Io sarò il leader. E' ciò che mi spetta.>>.
<< Non sai com'è la fuori. Non sai sparare. Non sai come difendere le mura. Moriresti.>>.
<< L'importante è che tu e tuo padre siate i primi.>>.
<< Tu hai bisogno di noi. Hai bisogno di mio padre al comando.>>.
<< No!>>, sbraitò Spencer.<< Rick Grimes ci farà uccidere tutti! Io non lo permetterò. Ucciderò te, e poi lui. Certo, quando si deciderà a tornare.>>, esclamò con finto tono sarcastico.
<< E dopo che ci avrai uccisi? Cosa farai con i Salvatori? Cosa farai con Negan?>>, rispose di rimando Carl, marcando particolarmente l'ultima domanda.
<< Ucciderò anche lui. Ucciderò te, adesso. Poi passerò a tuo padre, e chiunque proverà a mettermi i bastoni tra le ruote. E infine, quando tutto sarà sistemato, lo ucciderò. Io ucciderò Negan.Io sarò il nuovo Negan.>>, ringhiò furibondo Spencer.

Monroe era troppo occupato a inveire contro Carl, per accorgersi di un dettaglio importante: Negan era proprio dietro di lui, e aveva sentito ogni singola frase. Il capo dei Salvatori abbozzò un sorriso, per nulla preoccupato della minaccia indiretta che Spencer gli aveva riservato.

Uccidermi? No, questo non si può fare. Queste stronzate non devono esistere. Il primo è gratis, non potevate farci nulla. Non so con che razza di stronzi voi abbiate avuto a che fare, ma io sono un uomo di parola. Vorrei che poteste conoscermi. Quindi, torniamo a noi!

<< Woah, che pezzo di merda!>>.
La voce roca e profonda di Negan risuonò all' interno della dispensa. La sua sagoma illuminata ormai solo parzialmente dalla debole e scarsa luce lunare, lo scurì particolarmente in viso. Non c'era espressione nel suo volto e nei suoi occhi. Lucille era appoggiata alla sua spalla destra, quasi fosse un lupo che aspettava di balzare addosso alla sua preda. Spencer sgranò gli occhi, ancora voltato verso il ragazzo. Lasciò cadere a terra la pistola. Tutta l'ira e la spavalderia insolente con cui aveva pronunciato quelle parole poco prima, sparì.

Save me, I will save youWhere stories live. Discover now