Hi, I'm Redboy.

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Capitolo uno.

- Hi, I'm Redboy.-

"Ancora una volta il famoso e misterioso Blackboy sembra lanciare un segnale di sfida all'altrettanto famoso e misterioso Redb-." lo schermo della tv si spegne improvvisamente e volto la testa verso la cucina per scoprirne l'artefice.

"È noioso sentire sempre le stesse cazzate." dice John, facendo spallucce.

Un risolino scappa dalle mie labbra, perché so che ha ragione,  ma è sempre bello scoprire ciò che la gente inventa su di te.

"Sai, potrebbero sempre aver aggiunto altre cazzate."

"Di certo non ci cambieranno la vita." sbotta. "Anyway, cosa hai deciso di fare?"

Alzandomi dal divano su cui era seduta, mi dirigo verso la cucina ed entro, seguita da John. Ci sono tutti i ragazzi seduti intorno al tavolo.

"Non posso rifiutare, sai non è da Redboy." rispondo con un sorriso, sedendomi tra Alex e Brandon. "E a quanto pare, Blackboy è ritornato in città, quindi questo ci rende tutto più facile."

"Cos'hai in mente?" chiede Vanessa, dall'altro lato della stanza.

"Un colpo ad un vecchio magazzino abbandonato, stanotte. E lì lasceremo un indizio che richiamerà l'attenzione del nostro misterioso ragazzo."

"Come farai ad essere convinta che lui lo vedrà?"

"Perché il magazzino che attaccheremo questa notte è a meno di un chilometro di distanza dal punto in cui ha fatto il suo ultimo attacco."

"Ma New York è enorme."

"Il ragazzo sa bene cosa vuole e finché non avrà avuto la sua risposta, terrà gli occhi ben aperti, quindi." rispondo.

"Suppongo avresti fatto lo stesso."

"Esattamente. Che ore sono?"

"Le 18." esordisce Vanessa, rimettendo il suo Samsung in tasca.

"Bene, è ora di prendere le bombe ed organizzare tutto. Non c'è tempo da perdere." continuo, mentre sento tutto il sangue scorrermi nelle vene.

"Come mai tanta fretta?" chiede Alex.

"Non vedo l'ora di iniziare." sorrido.

"Io chiamo Sean." dice Brandon.

"D'accordo. Seguitemi."

"Agli ordini, capo." sorride, a sua volta, Vanessa.

"Ho portato tutto il necessario." la testa di Sean fa capolino nella mia stanza, dal corridoio.

"Perfetto, grande Sean." sorrido.

Ricambia il sorriso, prima di richiudere la porta e andarsene.

Controllo l'ora sul cellulare ed essendo le 00:57, credo sia il caso di prepararmi.

Apro l'armadio e tiro fuori un paio di pantaloni stretti neri, una canotta altrettanto nera e la mia amata felpa rossa con il cappuccio. Sfilo da dosso i pochi indumenti che ho e, dopo aver fatto una doccia, indosso quelli nuovi. 

Prendo il trucco ed inizio a camminare verso lo specchio, dove mi osservo per qualche istante. I jeans neri fasciano alla perfezione le mie gambe snelle e slanciate, mentre la felpa rossa -un po' larga per dare l'impressione di un ragazzo, almeno da lontano-  mi arriva fin sotto il sedere. L'abbigliamento di quasi tutte le notti.

Traccio un filo di eye-liner su entrambe le palpebre e uso il mascara per dare un po' di forma alle ciglia. Per finire coloro le labbra con un rossetto rosso fuoco che richiama la felpa. Tanto il trucco nel buio non si nota molto -anzi per niente, quindi.

Blackboy&Redgirl.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora