-Ma buonaseraaaa-
Spalanco la porta e J. mi da un baby calcio sul piede per ricordarmi di moderare il tono della voce.
Da manuale, quindi, mi correggo
-Buonasera miei cari, è un piacere rivedervi-
Il suo velocissimo cenno d'approvazione si manifestava con un colpo d'occhio simile all'occhiolino che poi un occhiolino vero e proprio non era, visto che puddin non lo sa fare bene eheh.
-Signore potete lasciare borsa, copricapo, mantello e pelliccia al nostro carissimo Josè-
Anche qui velocissimo schiaffetto sul gomito e colpo d'occhio per comunicare a J2 di mettersi all'opera come servo e fattorino. I nostri domestici per Jay sono schiavi. Li tratta tutti così: da Josè a Maria, da Luke a Miss Bluebird.
In realtà Miss Bluebird si chiama Dolores ma le ho datto questo nomignolo dopo avermi traumatizzato con la storia del suo amato uccellino blu che l'è stato ucciso da sua figlia. Mi ha fatto passare la voglia di possedere uccelli.
Poi, diciamoci la verità, l'uccello più bello sta proprio al mio fianco tutti i giorni e tutte le notti. Nelle pause pranzo, nel privè e in macchina... E in piscina... E in ascensore... e ... si vabbè avete capito è sempre con me. Per i più maliziosi, sisi avete capito benissimo a cosa mi riferisco... GREENBIRD...
"Ehi, potrebbe essere il nuovo nomignolo a letto per Jay"
-Harleeeyy, myyy looove-
Adoro quando fa così.
Volo verso la sua direzione e gli salto letteralmente addosso.
SBAM!
-PUDDIN, MI FAI MALE!-
Eccolo, il sistematico schiaffo sul boomboom davanti agli invitati. Gesto moralmente criticabile, violento e offensivo nei riguardi del gentil sesso per la società d'oggi. A me piaceva, mi umiliava da una parte, però mi piaceva anche. SAPETEEE COME LA PENSO (immaginate che vi abbia messo un cuoricino finita la frase)
Tutti sul divano.
Nessuno ha mangiato quasi nulla, bevevano soltato come dei vecchi falliti che avevano appena perso il lavoro e buttavano giù tutto il loro dolore e fallimento attraverso una bottiglia e dei calici grondanti saliva e vino. Le loro mogli si facevano una striscia di neve qui e la (sporcando in maniera vergognosa il mio tappetto di pelliccia d'orso) e io stavo in braccio al mio Greenbird.
-Jay le pu-ttt-aun-e dou-ve s-uono?-
-VAI A FANCULO CICCIONE DI MERDA-
Mister and Miss Low facevano cagare. Una delle coppie più brutte al mondo. Due truffatori da quattro soldi. Fatico a credere che J. è affezzionato a loro. Ci sono più corna in quel matrimonio che su tutte le bestie che le possiedono per natura.
-Non si preoccupi, la stanno aspettando mio caro. Sono AFFAMATE-
Quando fa così lo odio.
E intanto quelle sbucano dal corridoio e si cominciano ad avvicinare come squali intorno a tutti quei pesci morti.
-Bene, mandacelo allora. lui e tutti gli altri, mogli incluse-
sbatto i piedi per terra e mi alzo di scatto dal Greenpack di J. Ma lui mi ritira immediatamente giù contro i suoi pettorali.
-Tu dove credi di andare?-
-A FANCULO-
-BEH VACCI ALLORA!-
"Tutte queste cagne in giro per casa, chi cazzo glielo fa fare"
Tra le lacrime e il singhiozzo che cerco di nascondere agli animalacci in salone, mi allontano verso la terrazza. Non faccio neanche in tempo ad aprire la porta scorrevole che mi accorgo di una roscia ballare vicino al mio Jay, a una distanza che va ben oltre i limiti da me stabiliti.
"EH NO, TESORO, COSì PROPRIO NO"
Torno in dietro, con i denti stretti e il passo pesante di una bamina a cui hanno appena levato il giocattolo. Apro il cassetto, prendo la mia baby in mano e si lo so può sembrare esagerato ma (come vi ho sempre detto) sono qui per raccontarvi la mia storia non per ricevere i vostri consigli, quindiii...
-HARLEY CAZZOOO!-
-GUARDA COSA HAI FATTO! SEI STATO TU, SEMPRE CON QUESTE SERATE DI MERDA PER PAPPONI. IO LI ODIO! MI HAI DISTRUTTO L'ARREDAMENTO. LO RIPAGHI TUTTO TU!-
Butto la mia baby a terra, in mezzo a tutto quello schifo.
-COME HO SEMPRE FATTO, VISTO CHE TU NON FAI MAI UN CAZZO SE NON ROVINARE LE MIE SERATE-
Mie care, che vi sia da lezione. A decidere le sorti sono sempre e solo IO.
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Gotham City Monarchs
FanfictionDio perdoni chiunque osi intralciare le strade del re e della regina. Sono i proprietari di questa città. C'è un sindaco, ma il vero potere sta nelle loro mani. Ci sono le autorità, ma di fronte a loro s'inchinano e chiudono un occhio. Rispetto o p...