Mi allontano con Alex di fianco. Lo sguardo perso nel nulla.
"Annabeth" dice il biondo e io lo fisso "ti va di prendere una pizza con me stasera? È tanto tempo che non usciamo solo io e te" aggiunge.
Annuisco con un leggero movimento della testa. Mi mette una mano attorno alle spalle e mi da un bacio in fronte.
Arriviamo a un parchetto desolato dietro la scuola elementare del quartiere.
"Che cosa significa tutto questo?" Chiede Clara "Nel senso, capisco che è un gioco piuttosto reale ma... cosa vuol dire che a me è uscito morte e a voi salvi..."
"Clara è solo un gioco!" Dice Mariah in tono arrabbiato e frustrato "Volete ficcarvelo tutti in quella testa! Cosa può farci? Nulla ok?! e se voi avete paura di questo beh...allora siete un branco di idioti!" Conclude per poi alzarsi e dirigersi verso l'uscita.
"Mariah! Non dire cazzate. È un gioco, lo so, ma ci ha chiusi a chiave in una casa, ha tagliato il dito a Clara e spezzato le ossa ad Annabeth per poi rimetterle a posto e tagliare la sua schiena facendo comparire quella scritta! Secondo te è normale che un gioco si comporti così?!" Dice Alex con tono ancora più arrabbiato.
"Voi due? da che parte state" Chiede Mariah indicando me e Clara
"Mariah senti..io sto con lui. Ha ragione" dice e l altra ragazza abbassa lo sguardo.
"Belle amiche di merda. Da Clara potevo aspettarmelo, ma da te no. Io me ne vado e non venite a cercarmi" ed esce dal parchetto.
"Io vado. Mio padre mi aspetta" La ragazza affianco a me si alza e se ne va
Io e il biondo ci guardiamo. Andiamo a casa di Alex. Entriamo e ci sistemiamo sul divano per guardare la televisione.
Prendo il telecomando accanto a me e premo il piccolo tastino rosso in alto a destra per accenderla.
Un rumore assordante riempe la stanza. Come un urlo stridulo di disperazione che entra in testa, che ti perseguita e ti fa soffrire ogni secondo di più.
Premo di nuovo quel tastino ma non succede nulla. lo clicco altre tre, quattro, cinque, dieci volte ma il suono non passa. Ad un certo punto il silenzio. La tv diventa grigia e una luce punta ai nostri occhi.
Mi sento come pietrificata, senza la forza anche solo per alzare un braccio, per parlare. Di colpo lo schermo diventa rosso e le nostre facce compaiono per qualche istante sullo schermo. Siamo esattamente noi ma i nostri occhi sono diversi. I miei tendono a un azzurro viola mentre quelli di Alex sono gialli, i vestiti sgualciti e i capelli arruffati, il tutto accompagnato da un ghigno malefico su entrambe le nostre figure.
La luce si interrompe e posso finalmente muovermi. La casa diventa tutta buia e cerco la mano del biondo, ma sono sola. Il divano è vuoto.
Di colpo un lampo dall'esterno illumina la stanza.
Il mostro della tv ha preso forma ora di fianco a me si trova Alex, un Alex con gli occhi gialli e lo sguardo assassino stampato in faccia che tutte le volte che arriva un lampo si avvicina di qualche metro alla mia persona. Il mio corpo non si muove, le mani sembrano legate al divano e i miei piedi al pavimento. Le lacrime rigano il mio volto e cerco di liberarmi. Mi dimeno ma non succede nulla e la paura inizia a prendere possesso del mio corpo.
Al 5o lampo il mio migliore amico, o almeno quello credo sia lui, è a pochi centimetri dalla mia faccia. Inizio a urlare e chiudo gli occhi. Di colpo qualcuno mi prende la mano e mi abbraccia. Mi scanso e mi alzo dal divano per spostarmi contro la parete.
"Stammi lontano qualcunque cosa tu sia!" Urlo con le lacrime.
"Annabeth calmati! È tutto finito ok? Sono io alex. Annabeth ti prego!"mi dimeno e cerco di liberare i suoi polsi dalla mia presa. Quando percepisco le parole che mi ha detto mi sveglio da quella fase di buio orribile in cui mi trovavo e lo vedo. Il solito Alex.
Sento le sue mani assicurate ai miei polsi tenendoli saldamente inchiodati alla parete.
Lui, cercando di contenere il mio panico, era finito su di me e i suoi muscoli nascosti dalla maglietta premevano sul mio esile corpo.
Aveva un'espressione preoccupata sul volto. Mi sorprendo a pensare alla sua immensa bellezza. Il mio respiro agitato dalla paura di solo un attimo fa viene interrotto improvvisamente.Sento le sue morbide labbra sfiorare le mie.
Vedo il suo viso vicinissimo, i suoi occhi chiusi e il profumo della sua pelle mi invade le narici.Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da quella fantastica emozione tanto attesa e sognata.
Quell'emozione che mi fa accelerare il battito cardiaco facendomi arrossire visibilmente.Alex mi lascia i polsi per portare le sue mani a circondare il mio viso. Le mie dita sottili giocano con i suoi bellissimi capelli biondi. La sua lingua mi sfiora le labbra facendomele dischiudere, le nostre lingue si uniscono in una danza armoniosa al ritmo della quale battono i nostri cuori.
I nostri corpi si avvicinano sempre di più fino ad annullare lo spazio tra di noi creando una bolla dove esistiamo solo io, lui, noi e un calore misterioso e attraente.
All'improvviso sento un vuoto sulle mie labbra e apro gli occhi.
"Mi... mi dispiace. non... non volevo. io..." balbetta Alex.
Io arrossisco e cerco di ricompormi.
"No va bene....figurati....ma volevo chiederti... anche tu prima..""si" dice interrompendo la mia domanda e sedendosi con le mani tra i capelli sul divano.
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Ciao ecco qui il nuovo capitolo spero vi piaccia. Che ne pensate di Alex e Annabeth? Nhial35Nhial sta scrivendo la scena di Alex e Annabeth ma non è ancora finita. Andate a seguirla e a leggere il suo libro. Bacioni auroruccia03
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DARK TALES
Horror"tanto è solo un gioco" disse Annabeth sollevando il coperchio della scatola verde a sfumature viola e rosse. Non sapeva che aveva appena condannato tutti coloro che si trovavano in quella stanza. *** ciao sono l'autrice. Spero vi possa piacere que...