2.la maledizione dei montesi

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...mentre mi trovavo sulla colonna di freddo marmo al improvviso sento una voce molto familiare"buuuhh Hey bro che hai?"erano i miei migliori amici Valerio e Edoardo i fidanzati rispettivi di Marta e Rosalba.
"Che ti succede bro ti vedo diverso"dice Edoardo mettendomi un braccio sulla spalla e dal altro lato vale fece lo stesso,menomale che ho due migliori amici cosi,peccato che non possono capirmi...
"Raga è difficile"aggiunsi "non so se capirete"
"Ma se non ce lo dici come facciamo"disse Edoardo
"È vero,dai noi ti possiamo capire sempre,ti vogliamo bene"che dolci che erano.in quel momento mi sentii veramente apprezzato e voluto bene.
"Ok ragazzi se volete vi racconterò ma la storia è un po' lunga preparatevi".
"Dovete sapere che da quando sono nato sono colpito da una maledizione spaventosa pensavate che il giorno che sono nato l'ostetrica si mise i tacchi e indovinate,quando mi portava per lavarmi,il tacco si rompe e cade a terra, ovviamente lei non si fece niente sono io che mi ruppi un braccino e ovviamente un bambino di nemmeno un giorno non può certamente mettersi un gesso,no ovviamente un gesso sarebbe anche più pesante di me,e indovinate come dovevo fare?ovvio,Delle punture nel sedere di una medicina.
Comunque fatto sta che crescendo la situazione non è di certo migliorata,ansi forse crescendo io è cresciuta anche la sfiga,a scuola ho sempre fatto schifo,inoltre non ho avuto mai troppi amici,con le donne stendiamo un velo pietoso,insomma tutto male e quando parlavo con mia mamma mi diceva "tranquillo figliolo succede a tutti stai tranquillo"sicuramente il suo scopo era quello di consolarmi ma non so perché questo fece sentire solo peggio,mio padre non se ne fregava più di tanto realmente,forse non lo sapeva nemmeno,a male a pena so che esiste.
Personalmente mia mamma è sempre stata molto più comprensiva e mi ha sempre abbracciato e apprezzato.
Io avevo bisogno di uscirne,qualcosa che mi desse forza e orgoglio,qualcosa che mi faccia sentire bello,forte,il migliore,allora decisi di andare in palestra solo che chiaramente essendo fisicamente parlando uno scheletro vestito ovviamente non è che io avessi così tanta forza e quindi a male a pena riuscivo a alzare la sbarra dei pesi,allora mentre mi buttai a terra triste senza sapere che fare,perdendo le speranze.sentii dietro di me una voce...

solo io e te,solo tu e me!!!/Tancredi galli e Alessandro montesi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora