L'enorme fortezza incombeva sulla schiera di uomini in armatura, nera come la notte più buia. Il generale Samson fermò l'unità.
I Cavalieri della Croce Celeste, i più valorosi cavalieri di tutto il regno, si erano riuniti sotto un unico vessillo per eradicare il Male dalle loro terre, per sempre, ed ora si trovavano d'innanzi alla sua dimora, pronti per il loro dovere.
- È stato un lungo ed arduo viaggio, che verrà ricordato per sempre nelle ballate, come l'opera più grandiosa mai compiuta dall'uomo- iniziò il generale.
- Eppure se oggi vacilleremo di noi non verranno ricordati nemmeno i nomi, il Mondo vivrà come ha sempre fatto, impossessato dal Male scaturito dal signore di questo posto- disse indicando la gigantesca roccaforte.
- I nostri figli periranno per i malanni, i pagani ci deruberanno nelle nostre case di tutti i nostri averi, mentre avidi signori mangeranno il cibo dei contadini e degli allevatori, senza lasciargliene abbastanza per sopravvivere. Ma se oggi saremo uniti, battendo come un unico cuore, illuminati dalla Gloria del Signore, allora nulla potrà fermarci dal rendere il Mondo il luogo in cui ci meritiamo di vivere!- esclamò, seguito da un forte grido di guerra scaturito dall'anima di ogni cavaliere.
- Bene, d'ora in avanti potremo proseguire solo uno alla volta. Sir William, fatti avanti, sarai tu il primo- disse rivolgendosi ad un cavaliere in prima fila, dai lunghi capelli d'oro. Quindi sir William uscì dalla formazione e si portò al suo fianco, inginocchiandosi.
- Giuro che non uscirò da quel portone se non in trionfo- annunciò ad alta voce, intento a farsi udire da tutti.
- Pregheremo per il tuo successo. Qualche ultima parola, in caso dovessi fallire?- gli domandò il generale. Il cavaliere aveva pensato molto a lungo a cosa dire, ma le parole continuavano a turbinargli nella mente senza prendere forma.
- Nessuna. Se non dovessi essere in grado di ritornare, significa che le mie parole non erano adeguate ad essere ricordate- scelse di dire, infine.
- E sia. Ora alzati, valoroso cavaliere, e apprestati al tuo incontro con il Destino-disse il generale Samson. Quindi sir William si alzò e si diresse verso l'Oscuro portone, che poteva essere attraversato solo e soltanto da una persona e finché essa era viva all'interno della fortezza, rimaneva sigillato.
Sir William era l'ultimogenito di un piccolo barone, senza nessuna prospettiva di successo nella vita, se non quella di un qualche matrimonio ben piazzato da parte di suo padre, ma purtroppo era anche il figlio meno considerato, quello con meno accessi a qualsiasi tipo di prospettiva, che fosse di tipo intellettuale, politica o perfino sportiva. Sir William, però, non provava astio per suo padre, anzi lo ammirava. Infatti il barone lavorava sodo per il bene di tutta la famiglia, cercando in ogni modo di accrescerne l'influenza ed il potere. Un giorno, una grande opportunità si parò davanti al giovane William, seguita da una grandiosa illuminazione: diventare un crociato. Nessun cavaliere possedeva più gloria dei crociati ed, in questo modo, avrebbe potuto contribuire a dar lustro al nome del suo casato e rendere fiero suo padre, oltre a portare la giustizia ovunque essa mancasse, difendendo i deboli dal male. Così, all'età di quattordici anni, si arruolò e dopo intensi anni di studi teologici, ma soprattutto di allenamenti nell'arte della scherma e della cavalleria, riuscì ad entrare nei Cavalieri della Croce Celeste, iniziando così la sua guerra per il Bene Supremo. Ed ora, finalmente, gli si poneva nuovamente davanti una grande occasione, forse persino più grande della precedente, una che gli avrebbe consentito di rendere il suo nome indelebile per tutte le generazioni a venire.
Le porte si dischiusero, strusciando sul lucido marmo e producendo un forte rumore che si propagò per tutte le sale della fortezza. O almeno così sembrava.
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Il peso dei desideri
FantasyIl racconto narra dello scontro finale fra Bene e Male. Dell'incontro fra Satana ed il coraggioso paladino pronto ad ucciderlo. Ovviamente il Diavolo è astuto e la sua parola è la più potente delle sue armi. Ma cosa succederebbe se invece non fosse...