Capitolo 3

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Sono le 3 di notte e non riesco a dormire, quindi decido di uscire a fare una passeggiata.

Camminare, mi calma.

Non sò perchè ma ho una sensazione di ansia che crea un nodo in gola.

Infilo le mani nella felpa di quel ragazzo, uno delle tante che ho preso.
Esco dal cancello principale e comincio a correre, fino a fermarmi in un laghetto.

Il lago è tranquillo, profondo e scuro, quasi come se voglia risucchiarmi, ho provato a finirla più di una volta, il mio bipolarismo non è normale, quando questa sindrome viene ad una persona con un unicità può diventare un pericolo.

Ed anche oggi, guardando il lago, mi viene voglia di buttarmi, di scomparire, perchè la mia vita e così penosa.

Ah sono una bugiarda, amo tantissimo quando il bipolarismo mi fà impazzire e l'unica cosa che non mi annoia, vado in uno  stato di trans e mi diverto un mondo.

Il problema? Faccio sempre male a qualcuno.

Usare la mia unicità fà peggiorare  questa malattia.

Forse per questo che i miei genitori prima di morire mi hanno messo in un convento dove le unicità sono proibite.

Se solo mi facessero allenare imparerei a dominare su me stessa.

Invece no, la cosa più divertente è quando il prete Michel e Suor Diana iniziano a litigare, sono fratello e sorella e litigato per ogni cosa.

Continuo a osservare il vuoto, quando sento una presenza vicino a me.

Così uso la mia unicità, cazzo sto superando i limiti di oggi.

Posso usare la mia unicità per massimo 6 ore, poi impazzisco per colpa del bipolarismo.

Vedo un ragazzo, il ragazzo a cui ho rubato le felpe, mettermi sul muretto del lago, comincia a piangere.

Oh  che cosa si fá in una situazione del genere?

Mi metto più vicino a lui, ovviamente con la mia unicità  in uso.

Al ragazzo squilla il telefono.

-" Todoroki torna a casa, adesso. "- risponde una voce che già conosco , lo so è Endevoir! L'eroe, beh eroe diciamo, numero 2.

-" Non ci torno lá con te. "- risponde il ragazzo e poi riattacca.

Vorrei consolarlo.

-" Se...se vuoi puoi dormire da me "- dico con voce tremante.

All'inzio lui si spaventa, poi vede chi sono e si calma.

-" Da quanto tempo sei quì? "- chiede, con voce profonda.

-" Da prima che tu arrivassi. "- rispondo, lanciando un sassolino  nel lago.

-" Ok, va bene, vengo da te. "- ci pensa un pò prima di dire questa frase.

Faccio un sorriso enorme, finalmente un amico! Grazie al cielo.

Lo prendo per il braccio e lo accompagno fino alla scala che uso per scappare, la saliamo e arriviamo alla mia finestra.

-" Ma che posto è questo?! "- chiede ad alta voce.

-" È un convento di suore Baka, quindi zitto che la ragazzina davanti alla mia stanza ha un sonno leggero. "- dico sottovoce.

Lui annuisce.

-" Vado a prendere un lenzuolo e una coperta per me, tu dormi sul mio letto. "- dico, mentre mi tolgo le scarpe  per non fare rumore.

-" Perchè sei così gentile con me? "-  chiede quando sto per uscire dalla stanza.

Coff coff perchè sei un figo della madonna coff coff

-" Sei il mio primo amico, tra amici si aiuta. "- dico facendo un mezzo sorriso.

Lui ricambia e per un secondo lo sento dire -" grazie "- .

Spazio autrice:

I miei amici: Emma ci riesci a scrivere una storia dove la protagonista non tenta il suicidio ed è normale?

Io: coff coff no.

Niente scuola per me oggiiiii.
Il vostro colore preferito?
Il mio il rosso🍓🍎🌶🍒
Il vostro?

- You are a little liar - (Todorokixreader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora