[10] 𝑐𝑜𝑚𝑒 ℎ𝑒𝑟𝑒

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Dopo che il capo branco ha pronunciato quelle parole i miei occhi si aprono spaventati e disorientati.
Luna del branco? Io? Non posso, non sono pronto e soprattutto non sono adatto. La luna del branco deve essere una brava madre e una brava moglie ma io non sono niente di tutto ciò.
La luna deve portare figli che diventeranno dei capi ma io sono sterile.
Subito i miei occhi si posano sulla figura imponente di JungKook che però sembra non essere sorpreso dall'annuncio di suo padre.
Annuisce e si alza abbracciando suo padre.
«ti renderò fiero di me, padre» sussurra stringendolo.
«io sono già fiero di te JungKook» risponde lui abbracciandolo amorevolmente.
Jungkook mi prende per mano e mi sussurra in un orecchio di ritornare velocemente a casa.
Io annuisco e me ne vado sorridendo.
Vorrei tanto rivedere mio padre, vorrei che mi abbracciasse e che mi volesse bene, ma mi ha venduto.
Tornato a casa ho voglia di imparare a cucinare così prendo alcuni ingredienti sugli scaffali di quella piccola cucina e mi metto all'opera per preparare il ramen.
Passano le ore ma JungKook non torna e il ramen si raffredda.
La porta scatta e il mio compagno entra stanco.
Senza dirmi nulla si butta sul letto e si addormenta.
Ridacchio, metto il ramen in frigo per conservarlo per domani e mi butto sul letto accanto a lui.
«fino a poco tempo fa ti odiavo sai? Sei geloso e possessivo, a volte vuoi sempre avere il comando ma per tua sfortuna non mi faccio sottomettere così facilmente - ridacchio - ti amo... L'ho detto, ti amo, ti amo tanto, voglio restare con te per sempre perché tu mi fai sentire speciale, mi fai sentire forte e completo. Ti amo amore mio...» sussurro al suo orecchio mentre piano piano mi addormento anche io.
Passano i giorni e JungKook è sempre meno presente, quando mi alzo le coperte accanto a me sono già fredde, non torna quasi mai a pranzo e la sera torna tardi.
Io gironsolo per il villaggio senza che lui lo sappia, mi affiancherebbe un soldato che mi controlli ma io voglio essere libero.
Stamani decido di andare a correre nel bosco, il vento tra i capelli, il rumore delle foglie, gli animali che vivono la loro vita, è tutto così bello.
Mi fermo quando arrivo ad un fiume, questa terra ne ha molti, ci immergo i piedi e mi di stendo sulla parte asciutta.
Rido tra me e me passandomi una mano tra i capelli.
Mi perdo a guardare il cielo fino a che non mi accorgo che è quasi il tramonto e la mia pancia sta brontolando.
Rifaccio la strada all'indietro di come sono venuto e torno a casa mia.
Stranamente JungKook è già in casa.
Sospiro ed entro mettendo su uno dei miei sorrisi.
«amore - metto le mie braccia in torno a collo - sei tornato presto» faccio il ruffiano per addolcirlo un po'.
«l'unica volta che torno presto tu non ci sei, potrei anche pensare che hai un amante sai.» mi risponde senza sentimenti.
«un amante? Ma sei scemo? Non potrei mai... Piuttosto tu potresti avere un amante. Sei sempre fuori dalla mattina alla sera, chi mi dice che non te la spassi con quel JiMin.» mi stacco dal suo corpo offeso.
Come si permette eh?!
«non mettere in mezzo JiMin, è un mio caro amico e gli voglio bene. Riguardo al fatto che sto sempre fuori, lo faccio per il branco. Ora sono in capo branco e le mie mansioni sono raddoppiate che ti piaccia o no.» mi risponde brusco distendendosi sul letto.
Io Sbuffo e lo seguo dandogli la schiena.
Vuole fare lo stronzo? Bene, lo farò anche io.

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-𝑡𝑎𝑡𝑎 🍉

𝙰𝚕𝚙𝚑𝚊 & 𝙾𝚖𝚎𝚐𝚊 || 𝙺𝚘𝚘𝚔𝚃𝚊𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora