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Appena quell'enorme lupo se ne va mi avvicino al muso di JungKook e lo abbraccio cercando conforto. Sento il mio compagno ritornare umano e una forte presa alle mie spalle mi allontana da lui. «cosa credevi di fare eh?! Ti avevo detto di restare vicino a me e di non fare cazzate.» Mi scanso dalla sua presa e gli pesto un piede, offeso. «so badare a me stesso. Stavo solo seguendo una farfalla, cosa pretendevi? Che sarei rimasto per ore a guardare degli imbecille allenarsi.» alzo la voce irritato. «sai badare a te stesso? Se non fossi arrivato io quel bastardo ti avrebbe attaccato. Smettila di fare l'idiota e ammetti di aver sbagliato.» mi risponde lui ancora più arrabbiato. «non ho bisogno di uno stupido Alpha pieno di sé che crede che il mondo giri in torno a lui. Non esistente solo voi Alpha, anche noi omega possiamo difenderci benissimo da soli.» gli grido in faccia sentendo gli occhi cambiare colore. «io sarei stupido? Meglio che tu stia zitto e ritorni al tuo posto omega e non alzare la voce con me.» usa il suo tono da capo branco anche con me prendendomi per il polso e trascinandomi alla radura. Io lo seguo imbronciato e con le lacrime agli occhi fino a che non mi lascia per girare nel campo. Mi siedo a terra strappando dei ciuffi d'erba svogliatamente e bisbigliando vari insulti rivolti a JungKook. Dopo poco lo vedo tornare verso di me ma faccio finta di non vederlo. Mi prende per un braccio e mi tira su, incamminandoso verso la nostra casa. Passiamo il tragitto in silenzio con il cinguettio degli uccelli ad accompagnarci. Apre la porta con fin troppa forza ed entra in casa, chiudo la porta con altrettanta forza e faccio per parlare ma la sua voce mi ferma. «sei in punizione, non si discute. Starai in casa per due settimane. In più tra poco andrai in calore e non è sicuro per te.» mi guarda serio quando pronuncia queste parole. «cosa?! Non se ne parla, non resterò qui dentro quando tu potrai girare là fuori con il tuo orribile culo da Alpha.» rispondo a tono andandomi a sedere sul letto. «se ti azzardi ad uscire di qui giuro che ti ritrovo e ti faccio pentire. Non uscirai lì fuori quando mancano meno di due settimane al tuo calore, attiri troppo l'attenzione.» si avvicina a me minacciosamente prendendomi le guance in una sua mano. «capito tesoro?» mormora sulle mie labbra. Annuisco accettando la sconfitta e staccandomi da quel quasi bacio. Mi butto sul letto e mi nascondo sotto le coperte maledicendo il mio compagno. Lo sento distendersi accanto a me e prendermi per i fianchi, non lo rifiuto sono troppo stanco. «scusa se ho urlato, ma sono così nervoso e geloso, io tuo profumo è paradisiaco e mi fa impazzire, ti amo.» mi sussurra all'orecchio.
