Dannato vampiro

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Nonostante mi abbia portato in stanza, e nonostante ciò che Jess può pensare, nell'istante in cui sono entrata nell'aula di Calcoli ero sicura che niente fosse cambiato tra me e Chase. Lui mi blocca la strada con un sorriso sulle labbra, impedendomi di arrivare al mio banco. Poi fa qualche commento al quale rispondo con minacce prima di girargli intorno.

"Stronzo," borbotto.

"Puttana," ribatte.

Mi sorride. Visto? Jess aveva torto, una buona azione non crea amicizia. Ma quando alzo gli occhi lui sta ancora sorridendo.

Appena metto piede in palestra inizio a tremare dall'emozione. Dalla prima volta in cui mi ha messo a tappeto ho voluto provare questa cosa e ora finalmente posso. Girando l'angolo vedo che è già nella nostra stanza privata e prendo in considerazione l'idea di rendermi invisibile ed entrare colpendolo quando meno se lo aspetta.

Invece entro nella stanza sorridendo e butto il mio asciugamano e la bottiglia d'acqua in un angolo. Quando torno a guardarlo lui mi sta fissando, confuso dal mio sorriso, così mi costringo ad assumere un'espressione neutra.

"Grazie per avermi portata nella mia stanza," sussurro. Dovevo dire qualcosa o avrebbe pensato che sono maleducata a non riconoscere la sua buona azione.

"Non sarebbe stato molto cavalleresco da parte mia lasciarti lì."

"Si potrebbe anche dire che non è molto cavalleresco trascorrere i propri i pomeriggi a picchiare una piccola ragazza indifesa." dico.

"Piccola, sì. Ma in difesa non credo proprio." Mi guarda e io sorrido. So riconoscere un complimento quando ne sento uno. Un paio di settimane fa mi descriveva così e il fatto che abbia cambiato idea significa che ha notato un miglioramento in me.

"Cominciamo?"  lo sfido e lui resta in silenzio. Dopo le prime volte non sono mai stata desiderosa di cominciare quindi il cambiamento di atteggiamento è praticamente ovvio. Sa che ho qualche asso nella manica. Se fossi stata più furba avrei fatto attenzione a nasconderlo, ma ero troppo emozionata.

"Difenditi," mi dice prima di attaccarmi. Siccome è improbabile che qualcuno ti attacchi solo per il gusto di farlo abbiamo lavorato soprattutto sulla difesa, quindi ci sono abituata.

Di solito mi copre la visuale e io mi ritrovo stesa a terra. Ma non oggi.

Aspetto che inizi ad avvicinarsi per poi battere le ciglia schivando il suo colpo. Quando lui colpisce il vuoto vorrei mettermi a ballare per la felicità. Potrei. Mi guardo le mani assicurandomi di essere ancora invisibile.

La mia piccola danza della vittoria finisce con la sua risata. Guardo il vampiro, il mio incantesimo è forte, perciò inclino la testa da un lato. Chase non starebbe ridacchiando se davvero pensasse di essere stato sopraffatto, ma sembra davvero impressionato dal mio nuovo trucco. Ora se ne sta lì immobile con tutti i sensi in allerta.

Sapendo che non può sentire il mio respiro o i miei movimenti mi avvicino per attaccare. Anche se non può vedermi, sentirà il mio colpo arrivare e se sono troppo lenta capirà dove mi trovo, mi muovo il più velocemente possibile e gli tiro un pugno alla pancia seguito da un altro sul culo. Inizio a ridere un po' per il divertimento e un po' per lo stupore di essere riuscita ad assestarsi due bei colpi.

Faccio qualche passo indietro per esaminare a situazione e rimango stupita quando vedo che non si è fatto male. Dovrò essere più veloce e assestargli più colpi se voglio mandarlo a tappeto.

Stendo le braccia e inizio a correre verso di lui, sperando di colpirlo alle spalle con abbastanza forza da fargli perdere l'equilibrio e guadagnare un po' di vantaggio.

Inner Predator - TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora