Sperando che lo sportello della macchina abbia impedito a Chase di ascoltare, forzo un sorriso prima di girarmi. Dopo aver aggiunto un piccolo incantesimo per mascherare le mie emozioni dal vampiro, apro la portiera e mi siedo sul sedile del passeggero. Prima torno al dormitorio prima posso mettermi a letto a piangere fino ad addormentarmi.
"Com'è andata?" chiede scettico.
"Bene." Mi giro a guardarlo e sorrido. "È andata bene." Mi fissa per un lungo minuto cercando di leggere le mie emozioni ma senza riuscirci. "Dovremmo tornare, al campus sarà già notte."
Mi allungo accendendo la radio sulla prima stazione che trovo e inizio a cantare cercando di tenere la mente occupata e di distrarmi dal dolore nel mio cuore spezzato.
"Non posso credere che ascolti questa merda." dice Chase cambiando canale.
"Hey!" lo rimetto a posto, "mi piaceva quella canzone e abbiamo ascoltato la tua stupida musica per tutto il viaggio."
"Stai scherzando? Ti piaceva."
"Non la musica." Mi piaceva il modo in cui guidava, non la musica.
"Comunque," sussurra, "hai aggiustato le cose con tua madre?"
"Si." Se con aggiustare intende che non mi vuole più bene e non vuole più vedermi, allora abbiamo fatto un buon lavoro. Cerco di mantenere la voce calma per non fargli capire quanto sia andata male.
"Cosa hai scoperto?"
"Non sa niente. Qualcuno mi ha abbandonata davanti alla sua porta e lei mi ha portata dentro." sussurro, "scusa, abbiamo sprecato tempo a venire fin qui."
"Sei felice di essere venuta?"
"Si, lo sono." dico onestamente. La visita non è andata esattamente come mi aspettavo. È andata molto peggio ma almeno l'ho rivista.
"Allora non è stata una perdita di tempo." Lui mi sorride e appoggia la sua mano sulla mia, intrecciando le nostre dita. Immediatamente mi sento in pace. Il fatto che mi stia rassicurando significa che ha capito che non sto bene, ma sono contenta che non mi stia obbligando a parlarne. "Cosa vuoi mangiare?"
"Niente." dico godendomi la sensazione di pace che scorre dentro di me, anche se so che non è reale.
"Beh, io ho bisogno di mangiare quindi ci fermiamo." afferma e a quel punto mi rendo conto che oggi non ha avuto il pasto di cui ha bisogno.
"Fermati dove vuoi." gli dico e dopo un paio di minuti ci fermiamo nel parcheggio di un piccolo diner.
Entriamo e immediatamente la cameriera comincia a mangiarsi con gli occhi Chase, poi si aggiusta il reggiseno. Non riesco a non alzare gli occhi al cielo.
"Tu e la tua..." mi lancia un'occhiata, "sorellina, volete un tavolo?"
Scoppio a ridere. È esattamente ciò di cui avevo bisogno. Non mi importa che la piccola Barbie mi stia fissando come se fossi pazza o che gli altri clienti mi stiano fissando in modo strano.
"Vi faccio sedere." ci dice prendendo un paio di menù e facendoci strada. "Cosa vi porto da bere?" chiede guardando sognante Chase che le sorride.
"Io prenderò una sprite," dico interrompendo il loro scambio di sguardi.
"Solo acqua per me," dice lui con una voce profonda e sensuale che credo di non avergli mai sentito prima. Sembra che Barbie stia per svenire.
"Subito." dice provando ad essere seducente. Provo a nascondere una risata con un colpo di tosse ma ricevo comunque un'occhiataccia dalla cameriera.
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Inner Predator - Traduzione
VampireCirca un anno fa il mondo di Aurora si è capovolto, quando scoprì di essere per metà Mistica. Un anno fa non avrebbe mai creduto a tutte le chiacchiere sui Soprannaturali... sembravano realistiche come gli UFO. Ora trascorre i suoi giorni cercando d...