L'arrivo a Sakaar

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<Mmmh...non ha una bella cera. E' davvero pallido non trovi? Davvero molto, sembrerebbe quasi..>

<Morto.>

<Ma no, non morto! Sai, tutta questa negatività non ti fa bene cara. Dovresti provare quei massaggi di cui ti..oh, guarda! Si sta svegliando.>

Loki aprì gli occhi lentamente. La testa gli faceva male, aveva preso davvero una bella botta durante la caduta su quello strano pianeta spazzatura.
Dopo un paio di tentativi per riuscire a muovere le mani, si accorse di avere i polsi legati. Dov'era finito?

La prima cosa che vide furono due sagome, in piedi di fronte a lui. Non riusciva a metterle completamente a fuoco, ma era abbastanza sicuro che la figura più magra lo stesse guardando con una certa intensità..

<Benvenuto a Sakaar, bell'addormentato.>

Quando riuscì ad acuire la vista, osservò attentamente il tale che gli aveva rivolto la parola. Non avrebbe saputo dargli un'età, non si poteva certo dire però che non fosse un bell'uomo.
I capelli argentati risaltavano sulla pelle olivastra e ben curata di lui. Delle leggere rughe agli angoli della bocca e delle palpebre davano a Loki un indizio sul tipo di carattere che avrebbe potuto avere.
La cosa che però lo colpì di più, furono i suoi occhi. Erano castani..no, di un verde cinalbrino ipnotico, a tratti interrotto da sfumature di giallo. Così intensi, affamati della esile figura divina di Loki da riuscire a far arrossire l'interessato.

<Oh, ma guardalo. E' davvero un bocconcino non trovi?>

Per tutta risposta, la donna al suo fianco emise un grugnito d'approvazione. La faccenda si faceva sempre più strana per il povero Dio degli inganni.

<Mi faccio chiamare Gran Maestro. Sono il proprietario di una piccola pagliacciata chiamata "torneo dei campioni". Diciamo pure, che qui sono il capo. -disse lui con una punta d'orgoglio, mentre sollevava un cocktail dall'aspetto poco rassicurante- E' un piacere fare la tua conoscenza..>

Il moro alzò lo sguardo, ancora un po' stordito da tutte quelle informazioni insieme e rispose con voce flebile: <Loki>

<Davvero adorabile..oh per l'amor del cielo cara, togligli quelle manette!>

<Ma è contro le regole, è proprio sicuro..>

<Certo che sono sicuro. Da quando in qua un ospite si tratta in questo modo? Avanti, liberalo.> disse il Gran Maestro agitando la mano ingioiellata.

La donna si avviò di malavoglia verso il confusissimo Loki e, dopo averlo liberato, lo tirò su di peso per farlo alzare dalla sedia di metallo su cui era seduto.

<..vi ringrazio, milady> disse con un sorriso alla robusta signora, che parve apprezzare l'appellativo dal rossore che sopraggiunse un momento dopo sulle sue guance.

Le gambe non erano in grado di sorreggere il suo peso (che non era poi molto) e accorgendosene, il Gran Maestro lo prese per la vita appena lo vide barcollare.

<Mmh..sei molto sottile per la tua altezza, usi dei dimagranti?>

<Uh? No, credo..credo di non averne mai usati> mormorò un po' sorpreso il Dio.

<Così grazioso e anche modesto..cara, trova una stanza a questo bel giovane e manda le ragazze ad aiutarlo, non si regge in piedi poverino.>

Bizzarro, veramente bizzarro, ma d'altro canto non poteva lamentarsi.
Sembrava piacere a quell'uomo, se era vero ciò che diceva doveva cogliere al volo l'occasione di farselo amico, pensò Loki.

<Forse, se mi aiutassi tu mi sentirei meglio prima..> disse, poggiando languidamente il petto contro di lui, facendo finta di non avere abbastanza forza (ed effettivamente, era così).

Loki, un nuovo arrivo a SakaarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora