3. ARRIVO A LONDRA

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20 giorni erano passati subito e Toudou si trovava all'aeroporto di Londra circondato dai suoi compagni di squadra tutti felici e contenti. Persino Fukutomi sembrava davvero felice. Solo lui non era dell'umore giusto per sorridere. Ma quelli non pensavano minimamente al fatto che gli serviva una divisa per poter gareggiare e che avevano solo sei giorni per trovarne una? A quanto pareva no.

-bene io e Kinjou abbio deciso di dividerci in due gruppi per cercare le divise. So che siamo appena arrivati e il fuso orario si fa sentire, ma dobbiamo sbrigarci o non potremo partecipare alla gara- iniziò Fukutomi attirando a se 10 paia d'occhi. Toudou sbuffò. Lui quella gara non la voleva assolutamente fare. Si era anche accorto che la gamba non rispondeva bene in salita, soprattutto nell'ultimo tratto. Come credevano di poter vincere la gara con lui che era inutilizzabile? Potevano chiamare tranquillamente Yuto.

-team Sohoku noi andremo a nord, il team Hakogaku andrà a sud- disse Kinjou prendendo la sua valigia e facendo segno ai suoi ex compagni di seguirlo. Onoda fu l'ultimo a raggiungerlo visto che stava parlottando con Manami e non aveva seguito le parole dei due ex capitani, o per meglio dire i due capitani della nuova squadra.

-perché ci avete divisi- disse Manami una volta che anche il team Hakogaku si fu mosso.

-perché dobbiamo trovare qualcuno che ci faccia le maglie il più velocemente possibile- rispose tranquillamente Fukutomi.

Chiesero a tutti i negozi che trovarono in giro, ma nessuno riusciva fare le divise in così poco tempo. I dubbi di Toudou si concretizzarono subito. Era ormai sera quando decise di parlare:

-rassegnatevi non troveremo nessuno- si ritrovò cinque paia di occhi addosso -sto solo dicendo la verità-

-tu non ti stai impegnando perché non vuoi partecipare- gli disse Arakita avvicinandosi al ragazzo più arrabbiato che mai.

-attenzione!- gridò una voce e i sei ragazzi riuscirono a capirlo prima che una bicicletta sfrecciasse loro vicinissima per poi andarsi a schiantare sul muro li vicino.

-merda- disse sempre lo stesso ragazzo alzandosi e massaggiandosi il braccio che aveva sbattuto cadendo dalla bicicletta della nonna che stava utilizzando fino a pochi secondi fa. Poi si girò verso i ragazzi dell'Hakogaku e sorrise.

-state bene vero? Scusatemi ma non funzionano i freni- il ragazzo aveva parlato così velocemente in inglese che Toudou ci impiegò un minuto intero a capire cosa avesse detto.

-si stiamo bene- rispose Fukutomi dopo poco mentre il ragazzo cacciava un sospiro di sollievo.

-Aaron muoviti o Ren ti fa fuori! È già arrabbiato perché suo fratello l'ha bidonato perché aveva il collegio docenti a scuola- un altro ragazzo raggiunse il gruppetto parlando velocemente.

-Scusami Caleb arrivo! Stavo per investire quei poveri ragazzi- Caleb si girò verso i sei e li scrutò attentamente per poi ghignare.

-forse abbiamo trovato il modo per non far sclerare Ren- e si rivolse ai ciclisti -ciao, benvenuti a Londra, non siete di Londra vero? Siamo a corto di personale e ci farebbe davvero piacere se voi ci poteste aiutare-

-cosa possiamo fare?- chiese Shinkai mettendosi in bocca la quinta barretta della giornata.

-se entrate ve lo spieghiamo- disse il primo ragazzo togliendosi il casco e facendo uscire fuori i suoi capelli celesti rasati al lato per formare un fulmine. I sei si guardarono e poi seguirono i due inglesi all'interno della struttura dalla quale era uscito Caleb. Proprio il castano appena entrato si rivolse a un ragazzo alto con i capelli rosso fuoco che sembrava incazzato.

-Ren! Abbiamo risolto il problema! Possiamo usare questi ragazzi!- Ren si girò verso di loro e li scrutò attentamente per poi far mutare la sua espressione in un sorriso che sembrava più un ghigno.

-ben fatto nimble beast- disse l'uomo prima di rivolgersi ai ragazzi -Sono un fashion designer e cercavo disperatamente dei modelli, non posso sempre usare quei due, quindi siete nel posto giusto al momento giusto- i sei ciclisti sgranarono gli occhi preoccupati. Ren batté le mani e subito arrivarono sei suoi collaboratori.

-ragazzi voglio la mia nuova collezione su di loro!- disse col ghigno sulle labbra e subito tutti e sei furono condotti ai camerini.

-quindi noi non faremo niente oggi?- chiese Aaron con un sorriso sulle labbra. Finalmente un po' di pausa.

-o no lightning voi due mi servite. Volevo fare la pubblicità anche con mio fratello, ma quell'imbecille mi ha avvisato all'ultimo del colloquio e non posso. Andate a cambiarvi-

-potevi starti zitto Aar-

-scusa Caleb! Ma ho voglia di riposarmi!-

-ragazzi scordatevi che io rifaccia una cosa del genere!- gridò Arakita una volta finite tutte le foto, ovvero quattro ore dopo. Ren si era rivelato un vero diavolo e li aveva fatti stare nella stessa posa fino a quando non venivano foto decenti. Erano tutti stanchi, ma almeno avevano avuto la mente lontana dalla ricerca delle divise.

-se venite qui per altri cinque giorni vi giuro che faccio tutto quello che volete ed è nelle mie possibilità- i sei ragazzi si girarono verso Ren che aveva appena parlato in giapponese.

-sei giapponese?- chiese infatti Manami.

-certo! Sono venuto a Londra per fare fortuna e così è stato. Ma dico davvero siete stati dei modelli fantastici e farei di tutto per avervi altri cinque giorni qui- disse l'uomo ghignando. No, non sapeva sorridere decentemente.

-saresti in grado di farci 12 divise per sabato?- chiese Toudou ad un certo punto. Infondo era un Fashion designer.

-per quando vi servono?-

-domenica-

-si si può fare, che tipo di divise?- i sei ragazzi si guardarono e sorrisero, avevano trovato una soluzione.

-divise da ciclista ci servono per la gara-

-ah la gara di Londra ho capito! Avete detto 12 divise? Okay ditemi colori e nome della squadra e saranno pronte per sabato!- disse l'uomo prendendo un blocco da disegno e appuntandosi alcune cose.

-per i colori possono andar bene il bianco, il rosso, il blu e il giallo. Per il nome puoi scrivere Hakosohoku- disse Fukutomi celando un piccolo sorriso.

-okay ho già qualcosa in mente! Avete anche le taglie?- Fukutomi gli porse il foglietto dove aveva appuntato le taglie di tutti e dodici. -bene ci vediamo domani alle 17!- disse Ren per poi sparire nel suo studio.

-e poi ero io quello che non voleva trovare le divise- disse Toudou sbuffando facendo ridere i suoi compagni.

-siamo fortunati, non capita tutti i giorni di avere delle divise create da un Fashion designer- disse Izumida che era forle l'unico che non vedeva l'ora di posare di nuovo il giorno seguente.






P.S.:le parti in corsivo sono i dialoghi in inglese.

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