Capitolo numero quattro

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POV Alessia
Stanotte mi ha comprato un uomo con un pene lungo 30 centimetri, è alto e muscoloso secondo me avrà fatto palestra per scopare meglio.
Mi porta nella stanza e mi dice:
-se vuoi una scopata sfrenata rimani se no te ne vai- io ovviamente rimango.
-scopami all'eterno- lui mi guarda sessualmente e mi risponde
-ovvio-

Inizia a spogliarmi e nota il mio bel culo che fa compagnia al mio grosso seno.
-hai un ultima possibilità di scappare o ti sfondo...-
-non scapperò- lui sorride sentendo ciò che voleva.
Gli sfilo i pantaloni e i boxer e noto il suo lungo cazzo e immagino che non me la farà passare liscia se mi punisce. Mi farà godere tanto.
Lui invece, sfila il mio intimo e mi butta sul letto e infila la sua lingua nel mio punto delicato.
-la vuoi più in profondo?- mi urla contro. Aspetta un po':
-MI RISPONDI?-
-s-si... p-più in profondo-
Ora ho paura.
-ahh f-fa male-
-io te l'avevo detto-
Sento la sua lingua andare MOLTO profondo e sembra che sta per mettere la testa dentro il mio corpo.
Urlo forte e sento qualcuno correre a spiarci dalla porta socchiusa sembra Fabio ma è impossibile. Faccio finta di niente e continuo a gemere.

Mentre mi massaggio la mi fighetta lui mi proebisce di farlo.
Ora gli faccio vedere io cosa significa soffrire
-ora tocca a me- gli parlo sessualmente
-se non mi fai godere ti punisco-

Allora dalla mia borsa esco delle corde e diverse manette adatte per fare sesso che ho comprato qualche giorno fa al centro commerciale dal negozio sex boy's.
Gli metto le manette alle caviglie e ai pols e lego ognuna a qualche oggetto pesante. Il bacino lo blocco in modo da non poter spingere il suo cazzo nella mia erezione. Lo lascio libero.
-ho voglia di giocare- affermo e lui annuisce. Avvicino il mio ano al suo cazzo senza infilarlo in modo da provocarlo fortemente, lui vorrebbe spingere per far entrare il suo cazzo dentro ma no riesce perché l'ho legato. Poi, strofino il mio seno enorme vicino al suo cazzo.

Secondo me per tutte quelle volte che ha fatto sesso non è mai stato provocato così.
Quando lo slego mi spinge contro il muro e lo fa entrare nella mia erezione.
-ahh- gemo. Questa volta mi hai fatto male molto.
-questo è perché non mi hai fatto godere tanto.-
-impossibile-
-per questa risposta ti farò soffrire di più-
Poi vedo la persona che ci spiava andarsene.
Che entra tutto dentro con il suo pene gemo fortissimo in modo da urlare perché fa male.
-a-ahh-
-FARAI PIÙ LA CATTIVA?-
-s-si... cioè NO...!-
Lui sorride falsamente.
Ore passate a gemere, sfogarsi e godere, Alessia scopre che è mezzanotte e sobbalza dal letto con le gambe ancora tremolanti per il dolore.
Chiede il numero di quel tizio che non sa neanche il nome è scappa dalla stanza.

POV Fabio
Quando sto per uscire dal locale con i miei amici sento una voce piuttosto familiare...

Spazio autrice: spero riuscite a capire la mia storia piena di intrecci. Devo ammettere che non sono una grande scrittrice!😂
Spero questo capitolo vi sia piaciuto.

Io e te, una cosa solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora