La mia amicizia con Amanda durò all' incirca fino a Gennaio/ Febbraio della prima media: questo perché Amanda, da un giorno ad un altro e in maniera del tutto inaspettata, decise di allontanarsi da me.
Successivamente, quando mi feci avanti per chiederle delle spiegazioni, lei seppe soltanto dirmi che aveva bisogno di frequentare persone diverse da me.
Persone più espansive, più socievoli.
Persone citando mio malgrado l' esatta espressione che usò, "che ti fanno diventare popolari come loro".Allora né soffrii molto.
Le sue parole si conficcarono come spilli nella mia testa e tuttavia, di fronte al suo viso,non potei fare a meno di sorriderle e assicurarla che non era un problema, che la capivo.
Ma non capivo affatto.
Nei suoi confronti,ero sempre stata gentile e sensibile:
mi sono assicurata di farla ridere tutti i giorni, affinché non si annoiasse mai, e di starle accanto ogni volta che aveva un problema, come solo una vera amica farebbe.
Mi sono sentita rifiutata.
E sola.
Ecco perché, sono poi tornata con la coda tra le gambe da chi non mi avrebbe mai abbandonata:
La mia amica d'infanzia.
Vorrei poter tornare indietro.
Adesso non sarei così.
E non mi odierei.
Tornai dunque sua amica. Tornai amica di Eleonora, tornai ad allontanare la realtà attraverso uno stupido gioco da bambine.
Solo che non eravamo più bambine, ma giovani ragazze.
E Michela non era più al nostro fianco.Eleonora era una grande appassionata di storia.
Eleonora amava, in particolare modo, il Rinascimento.
E, scendendo ancora più nel particolare, Eleonora amava i Borgia.Una famiglia spagnola del 500, di cui non ho voglia di parlare. Cercate su internet.
Una famiglia di bastardi senza morali. Lussuriosi, avidi.
Rodrigo Borgia, divenne papa Alessandro VI.
Cesare, Juan, Goffredo, Lucrezia, i suoi figli.
Eleonora rimase cosí affascinata dal loro modo di vivere estremo,senza morale, da voler inserire questi personaggi all' interno del nostro gioco.
Iniziano i problemi.
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Diario e ricordi di una borderline
Fiction généraleSolo una ragazza che ha bisogno di condividere le proprie esperienze con qualcuno disposto ad ascoltare.