Capitolo 3 - Voltare Pagina

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"Sometimes the most difficult relationships to get over are the ones that never were."

Brenda Priddy


Sdraiata con la pancia sul letto e il palmo della mano sinistra ben piazzato sotto il mento, Alice rimase per ore ed ore chiusa nella sua stanza a sfogliare le pagine del corpulento manuale di pratica forense che Claudio le aveva caldamente consigliato qualche mese prima, in quanto basilare ed irrinunciabile lettura formativa - nonché autentico "caposaldo della Medicina Legale". Almeno stando alla sua personale opinione professionale.
E in effetti, una volta superato lo scoglio iniziale, Alice aveva trovato davvero interessante la lettura di quel manuale e si era già appuntata mentalmente un paio di domande da porre l'indomani a Claudio...prima di realizzare con sgomento che ormai si rivolgevano a malapena la parola. Aveva appena terminato la lettura del quinto capitolo - incentrato sui principali fenomeni cadaverici e alle varie modalità di determinazione dell'epoca della morte - quando Yukino irruppe di colpo nella stanza, facendola trasalire.

« Yuki, mi hai spaventata a morte! » protestò Alice, il cuore che le batteva all'impazzata nel petto neanche avesse appena finito di correre la maratona di New York « A furia di frequentare mio fratello Marco, stai diventando come lui... » aggiunse poi, raddrizzandosi piano con il busto per farle un po' di spazio sul letto « Volevi dirmi qualcosa? »

I penetranti occhi color nocciola di Yukino esitarono per qualche istante sul suo volto, lasciando trapelare dal suo sguardo una sospettosa nota d'inquietudine. Sembrava profondamente combattuta.

« Yukino...? » incalzò Alice, fissandola con intensità.

« Arthur-San ha chiamato » sputò fuori a fatica l'amica, sfuggendo il suo sguardo con evidente disagio.

« E cosa voleva da te? » domandò Alice, spinta da una cocente curiosità.

Conoscendolo, se non fosse stato per quell'incontro-scontro lampo al party accademico a villa Malcomess, Arthur non si sarebbe fatto vivo con lei per almeno altri tre mesi. E adesso s'intratteneva al telefono con la sua coinquilina?
Per quale motivo, poi? Aveva sempre reputato Yukino molto simpatica, certo, ma da qui a considerarla alla pari di un'intima confidente ne passava d'acqua sotto i ponti!

« Yuki, che cosa mi stai nascondendo? »

A quel punto, l'inconsueto rossore sulle guance di Yukino si accentuò, alimentando ulteriormente i sospetti di Alice.

« Lui ha fatto domande...tante domande. »

« Domande? » fece Alice, confusa « Su di me? »

Yukino annuì febbrilmente, mordendosi il labbro inferiore tra i denti come faceva sempre quando provava profondo imbarazzo per qualcosa. Come quella volta che, per sbaglio, aveva tinto di blu le sue lenzuola e l'intero corredo di biancheria intima che aveva appena acquistato da Intimissimi.

« Voleva sapere se frequenti ancora il dottore di istituto... »

Alice avvertì una lieve nota di panico nella sua voce, quasi come se temesse le conseguenze di ciò che le stava raccontando.
Mai avrebbe pensato che Arthur potesse agire in quel modo alle sue spalle, soprattutto dopo tutti quei bei discorsi sulle seconde opportunità e sulla fiducia reciproca che le aveva sbattuto in faccia con così tanta convinzione da farle quasi girare la testa.
Ma forse era soltanto colpa sua.
Lo aveva idealizzato così a lungo e così appassionatamente nelle sue fantasie da romantica sognatrice, da non rendersi conto di avere a che fare con un comunissimo essere umano, con tutte le sue imperfezioni e i suoi umani difetti, e adesso che quella consapevolezza stava prendendo sempre più piede dentro di lei, non poteva più continuare ad ignorare la domanda che da mesi la tormentava.
Era mai stata davvero innamorata di Arthur o più semplicemente aveva amato l'idea "mitizzata" che si era costruita di lui?

L'Allieva - Paura D'AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora