Capitolo 8 - Nella Tana Del Lupo

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"Darkness there, and nothing more."

— Edgar Allan Poe


 « Te lo ripeto, Roberto: Alice non sparirebbe mai in questo modo, nel bel mezzo della notte, senza avvisare nessuno... »« Ne sei assolutamente sicuro, Conforti? Sappiamo com'è la nostra piccola Alice...buona e cara, niente da ridire, ma pur sempre con la testolina persa tra le nuvole! »« Tanto da dimenticarsi di chiudere la porta di casa? »« Come sarebbe a dire? »« Dovevamo incontrarci circa due ore fa sotto casa sua e quando l'ho chiamata più volte al cellulare e non mi ha risposto, mi sono un po' preoccupato. Così, quando una sua vicina di casa è entrata nel portone, ne ho approfittato per salire a dare un'occhiata. Roberto, la porta del suo appartamento era completamente spalancata, come se qualcuno l'avesse— »

E mentre uno spiacevole senso di panico iniziava a farsi strada dentro di lui, si sforzò di non cedere alla tensione, aggrappandosi con forza e determinazione alla sua ferma razionalità. D'altronde, se voleva ritrovarla, doveva mantenere i nervi ben saldi e la mente lucida e reattiva.

« ...ho paura che possa esserle successo qualcosa » si ritrovò a confessare a Calligaris in un inaspettato impulso di intima confidenza, lo sguardo più che mai sfuggente che saettava da un angolo all'altro della stanza, eludendo volutamente quello interlocutorio del vicequestore.
Per quanto cercasse di nasconderlo, di fronte a quella dichiarazione, perfino Calligaris sembrò accusare un vago sentore di allarme, tanto da decidere di contattare immediatamente l'agente Visone, e un paio di altri colleghi impegnati in un pattugliamento notturno di routine, per spedirli ad ispezionare l'appartamento di Alice e i suoi dintorni.

« Sarebbe proprio il caso che informassi al più presto la sua famiglia, Conforti » comunicò con solennità a Claudio, massaggiandosi distrattamente il lobo dell'orecchio destro come faceva sempre quando era la sua operosa mente si ritrovava impegnata a rielaborare scenari criminali. Chiaramente era entrato in piena "modalità detective" « Se il tuo presentimento dovesse rivelarsi fondato, e spero che non sia così, avremo bisogno di tutte le informazioni possibili per riuscire a rintracciarla »


Claudio si limitò ad annuire con un breve cenno del capo.Detestava visceralmente il solo pensiero di dover affrontare una conversazione simile con i genitori di Alice, ma allo stesso modo comprendeva - e condivideva - la solerzia di Calligaris.
Nei casi di accertata scomparsa di una persona, le prime 72 ore di ricerche erano sempre le più critiche.


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Seduta nella cupa penombra di quel freddo antro sotterraneo, Alice rimase a lungo in silenzio, ad ascoltare il suo respiro lento e regolare che andava a mescolarsi stancamente all'odore di umido di quelle vecchie mura ammuffite e all'aria fredda e un po' stantia che sembrava provenire da quell'unica, minuscola fessura scavata nella parete. Quel posto le ricordava terribilmente una di quelle agghiaccianti prigioni medioevali degli orrori nascoste nelle viscere di antichi castelli, e quasi totalmente impenetrabili alla luce del sole. Un luogo terrificante e angusto che non sarebbe sembrato affatto fuori contesto in un episodio di "Game of Thrones".

Ora che il panico paralizzante aveva lasciato spazio ad una lucida consapevolezza, sentiva di non poter fare altro che pazientare e prendersi tutto il tempo necessario per studiare la situazione e magari, con un po' di fortuna, sarebbe anche riuscita a scovare una via di fuga accessibile.
Non aveva la benché minima idea di quanto tempo fosse realmente trascorso da quando quel folle l'aveva prelevata a forza dal suo appartamento.
Una manciata di ore, forse?
Magari perfino un'intera giornata.
Difficile stabilirlo.
Lì dentro il tempo sembrava quasi non scorrere affatto.

L'Allieva - Paura D'AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora