Sento il dolore degli altri come fosse mio, percepisco le loro pene e sofferenze. Cerco di dare conforto con la mia presenza, non parlo a sproposito, ascolto. Allo stesso modo trovo un relativo conforto io stessa nell'ascoltare loro, nel sapere di essere degna della fiducia che in me ripongono. Io però non mi fido, do fiducia ma non mi fido, non abbastanza da confidare la mia storia. Nessuno sa cosa nascondono i miei sorrisi, cosa tacciono i miei occhi, cosa urlano i miei silenzi. Sanno solo quello che voglio che sappiano, vedono solo quello che lascio vedere loro. A volte vorrei che qualcuno mi ponesse le domande giuste, che qualcuno cercasse di scoprire cosa mi porto dietro. Ma forse non lo vorrei, forse non voglio che sappiano, forse è meglio così. Però mi chiedo come possa venirmi così facile andare avanti. Forse sono più forte di quello che penso, ho questa forza insita in me che mi permette di resistere, sopportare, superare. Sì superare anche il più ostico degli ostacoli. Ma non dimenticare.Vorrei poterlo fare, cancellare tutto quello di cui la sola briciola di ricordo mi ferisce tremendamente l'anima. In realtà forse non vorrei perché senza il mio passato non sarei più io.
- Eliza G. -

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Pensieri Alla Deriva
PoetrySolamente pensieri\deliri "Disillusa da una realtà che non fa altro che ricordarmi quanto fugace sia l'attimo di una risata che è subito amaro in bocca il sapore di un'ennesima delusione." Cercando di dare forma ai miei pensieri, scrivo di getto. S...