Per l'ennesima volta, dopo il solito litigio, decisi di scappare. Mia madre lo sapeva dove andavo, non le serviva urlare, mi conosceva come la parte più intima di sé stessa. Andavo sempre alla scogliera, mi nascondevo dietro un albero e aspettavo che il vento trascinasse con sé i miei problemi. Anche quella volta feci lo stesso, ma qualcosa era cambiato, cinque ragazzi erano sparsi sulla scogliera. Mi nascosi dietro ad un albero e silenziosamente presi a spiarli. Un ragazzo dai capelli ricci attirò la mia attenzione. Lo vidi immergere le mani nell'acqua così da creare composizioni di piccole goccie sospese a mezz'aria. Come facesse non so spiegarlo, ma io ero certa che non fosse finzione. Lo fissavo giocare con l'acqua. I suoi movimenti erano calmi ma decisi e a ogni sua mossa l'acqua lo seguiva. Era una sorta di magia. Il mio sguardo si posò su un altro dei cinque ragazzi. Era biondo. Dalle sue mani uscivano lingue di fuoco. Ero impietrita ma la curiosità mi portò a scorrere con lo sguardo. Accanto al biondo c'era un altro ragazzo, dai capelli scuri e la carnagione olivastra. Si piegò in avanti e fece scorrere un dito sulla terra, lo alzò e piccoli sassi iniziarono a danzare nell'aria. Sentii la voce di un altro ragazzo provenire dall'alto "Allora, siete pronti per iniziare?" non riuscivo a capire dov'era il ragazzo. Alzai lo sguardo e lo vidi volteggiare tra le nuvole, più veloce di quanto ci si possa aspettare. "Noo" gridò l'ultimo dei ragazzi "Aspettatemi". Mosse le mani nell'aria dando vita a raffiche di vento per lo più deboli. Ero sconvolta. Li vidi schierarsi lungo la scogliera: il biondo al centro e ai lati il resto dei ragazzi. "Harry" iniziò il biondo " mettiti di fianco a Zayn" il riccio annuì e si spostò accanto a colui che deduco debba chiamarsi Zayn. Così potei dare un entità a ben due dei ragazzi : il ragazzo coi capelli ricci si chiamava Harry, mentre quello dalla pelle olivastra Zayn. Semplice, Harry e Zayn.
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Credo in te
Fanfiction-Lo fissavo giocare con l'acqua. I suoi movimenti erano calmi ma decisi e a ogni sua mossa l'acqua lo seguiva. Era una sorta di magia-