003 - La missione

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Endeavor camminava spedito verso la residenza del governatore, stava attraversando proprio in quel momento i giardini della villa quando vedendolo porto istintivamente una mano alla spada.

Il grosso lupo nero stava lì, fermo immobile con occhi di ghiaccio a fissarlo.

Lentamente estrasse la spada dal fodero cercando di non fare rumore per non innervosire la bestia, poi iniziò ad avanzare pronto allo scontro.

Un passo... due passi... tre passi...

Il lupo iniziò a ringhiare mostrando i denti, Endeavor strinse la spada con le due mani più forte che potè fino a farsi diventare le nocche bianche, si preparava per un'unico colpo letale, non avrebbe avuto altre possibilità.

<< Fermi !! Fermi !!>>

Tuonò la voce del governatore

<< Il lupo sta con noi, avrei dovuto avvisarti prima amico mio>>

Endeavor ripose la spada nel fodero ma non riuscì a distogliere lo sguardo dall'enorme bestia nera dagli occhi di ghiaccio, aveva già combattuto con un lupo del nord, ma non aveva mai avuto il tempo di vederne uno da così vicino.
Fece come per alzare una mano per toccarlo, ma quello inziò a ringhiare come segno di ammonimento.

<< Io non lo farei >>

L'uomo si girò di scatto di scatto riconoscendo la voce del suo interlocutore.

<< Biondo!! Sei tornato finalmente!! Che notizie ci porti ? >>

<< Cattive notizie maestro, io sono tornato, ma sei tu che devi partire adesso >>

La tristezza fece capolino negli occhi del capitano

<< Non vorrei essere io a dirtelo, ma c'è una missione per te, il governatore ha deciso così... entra, ti spiegheremo meglio>>

Endeavor non riusciva a crederci, uno di quelli che in passato era stato tra i suoi migliori allievi era appena tornato, ma doveva partire lui.
E poi cosa c'era di così importante da essere affidato a lui? Era almeno 3 anni che non usciva per una missione di qualsiasi tipo ma si dedicava totalmente all'addestramento dei novizi.
Gli uomini entrarono in una stanza ampia ben arredata con mobilia in legno ed al centro un grosso tavolo rotondo sul quale era distesa una grossa mappa tappezzata di pedine in legno che simboleggiavano gli schieramenti in campo.

<< Vedi Endeavor, queste pedine indicano lo schieramento delle armate nere >>

Disse il governatore indicando sulla mappa una lunga fila di blocchi neri

<< Come puoi notare sono molto vicini, e nonostante le grosse mura ed il nostro buon esercito non credo che potremmo reggere all'attacco >>

Poi delicatamente prese una pedina raffigurante un cavallo da quella che sulla mappa era la posizione della città.

<< Vedi, dovrai attraversare le linee nemiche con una tua squadra, e andare in missione diplomatica verso le terre dei lupi del nord >>

Si fermò un attimo rivolgendo lo sguardo al capitano per valutare la sua reazione

<< Il lupo con cui hai appena rischiato lo scontro verrà con te, il capitano lo ha salvato dal campo dell'esercito nemico. >>

Endeavor era scioccato, anni di addestramento reclute ed ora veniva contattato dal governatore per una missione suicida dietro le linee nemiche, ma non poteva declinare, era un'ordine, non un'opzione.
Rispose come aveva imparato a fare quando era più giovane, senza paura, senza emozioni nella voce, gli ordini del suo superiore dovevano essere eseguiti punto e basta.

<<Mi preparo signore, sarò pronto a partire in serata >>

<<Ora vieni con me, ti presento il resto della squadra>>

Il governatore lo scortò fino ad un cortile interno della sua enorme villa, poi si girò verso di lui strizzando l'occhio.

<< Forse qualcuno lo conoscerai già >>

Dal fondo del cortile si udì una voce di donna

<< Endeavor buongiorno, sarai anche tu dei nostri ? >>

La riconobbe subito, era Madara, uno dei migliori arceri della città, ottima combattente ma soprattutto una bellissima donna.
La sua figura era rovinata solo da una cicatrice causata da una spada che viaggia dalla clavicola sinistra fino allo zigomo.
Durante un ingaggio aveva cercato di parare una spada usando l'arco, quel gesto le era quasi costato la vita.

<< Si Madara, speravo di vederti in un'altra occasione, ma mi devo accontentare >>

<< A dire la verità io speravo di non vederti, ma dovrò accontentarmi anche io >>

Gli altri rimasero in silenzio non aspettandosi quello scambio di battute tra i due, l'imbarazzo fu rotto da un'altro membro del gruppo con voce squillante.

<< Beh, se a qualcuno interessa io sono Geordie, e questo è il mio amico Antares, quando partiamo ? >>

<< Partiremo all'alba ragazzo, procederemo con i cavalli fini al campo delle armate nere, poi li lasceremo liberi e saremo costretti a proseguire a piedi per non essere scoperti >>

La conversazione fu interrotta da un coltello che sfiorò appena Endeavor e si andò a conficcare nella parete subito alle sue spalle

<< Scusate se ho dimenticato di presentarmi, sono Pacandro, il migliore lanciatore della città >>

Poi saltò giù dal grosso cedro che stava al centro del cortile

<< Bene ora siete al completo >>

Concluse il governatore

<< Buona fortuna a tutti >>

Poi scomparve nei meandri della sua immensa villa lasciando le sorti della città nelle mani di Endeavor.



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