Cap 6: Subdoli piani

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*Capitolo per un pubblico adulto*

(Pov Micheal)

Quella giornata aveva preso proprio una brutta piega, prima la Rossa che mi aveva tolto il divertimento, visto che dopo la sua sfuriata  Samira era tornata a casa per levare il whisky dai suoi capelli, poi la sua amichetta che mi scriveva come se fossi il peggior bastardo visto in giro.

Mi venne spontaneo chiedermi se la Rossa sapesse come si comportava la sua "amica", visto che mi dava del puttaniere... Non se lo ricordava forse che nemmeno mi conosceva e si faceva baciare, toccare... ero un estraneo conosciuto due minuti prima!

Si siamo usciti qualche altra volta ma non avrei mai detto che fossimo una coppia, a me piaceva farla mia a mio piacimento, non altro  e non mi sembrava che a lei desse fastidio dal momento in cui mi chiamava lei. Ma nonostante ciò lei era benestante, più di quanto mi aspettassi, quindi avrei potuto trarne qualche vantaggio da tutta quella situazione, chissà magari fare finta per qualche mesetto  non mi avrebbe ucciso.

D'altronde sarebbe bastato non farmi vedere in giro con Samira,lei era una delle poche che aveva deciso di stare con me nonostante  la usassi a mio piacimento, d'altronde troie si nasceva non ci si diventava.

Mi stesi sul divano, con un bicchiere di Jack Daniel's in mano e ricordai quando scoprii mia madre con un altro uomo, all'epoca avevo 8 anni e mio padre faceva il soldato nell'esercito, andavo fiero di lui, combatteva per la propria patria, combatteva per noi... eppure questo mia madre non sembrava apprezzarlo visto che si dava ai piaceri della carne, proprio come le cagne,  d'allora notai che ogni volta che andava a letto con qualcuno andavamo a comprare un gelato o un giocattolo, come se volesse scusarsi... Forse si sentiva in colpa, chi lo sa, ma trovava sempre qualcuno da ammaliare, lo vede dal suo sguardo pieno di desiderio, da come si morderva il labbro  in modo provocante... Lei era proprio come una volpe sia nell'aspetto con i suoi lunghi capelli rossi, la pelle chiara e gli occhi verdi, sia per quanto riguardava la furbizia, tanto che mio padre non lo seppe mai, non fui mai riuscito a dirglielo. Morì  quando avevo appena 10 anni. D'allora ci fu un via vai di uomini nella mia casa, per i successivi 6 anni, ricordo ancora quando me ne andai di casa a 16 anni, quella pazza voleva anche che rimanessi li con lei a vederla fare peggio delle prostitute, all'epoca lasciai la scuola e trovai un lavoro che fosse distante da lei e quella casa degli orrori.

Cacciai via quei pensieri e presi lo smartphone, decisi di scrivere a Demi "Non fare così ci tengo a noi, davvero, non so cosa ti abbiano detto riguardo a me ma si sbagliano... non ho nessun altra all'infuori di te, vediamoci questa sera è ti proverò che non mento! " inviai il messaggio, infondo non mi importava molto fare la figura dello stronzo, ne tanto meno mi sarebbe importato di usarla, infondo quale donna va a letto con qualcuno che neanche conosce? Sotto effetto dell'alcol o meno lei era stata chiara fin dall'inizio, non era una rispettabile, perché quelle le ho incontrate e non si facevano  scrupoli a tirarmi uno schiaffo quando mi avvicinavo più del dovuto.

Un messaggio di Demi non tardó ad arrivare "Va bene, vieni da me alle 8", quella risposta non mi sorprese, alla fine era una bella ragazza, con le curve al punto giusto... stimolava il mio interesse fisico senz'altro, ma non la consideravo la ragazza con il quale potessi avere una relazione, anzi sostanzialmente penso che nessuna di quelle incontrate fin ora mi avesse fatto desiderare una relazione stabile.

***
(Pov Demi)

Alla vista di quel messaggio smisi di piangere e mi fiondai in bagno, feci un bagno caldo, dovevo rilassarmi... E avevo delle occhiaie che facevano  paura, nonostante ciò  avevo due ore per prepararmi adeguatamente e le avrei sfruttate  a pieno.

Presi la maschera per rendere la pelle del viso liscia e la misi in faccia, dopo di che iniziai a lavarmi i lunghi capelli castani, volevo essere bella, più di qualsiasi altra ragazza avesse mai visto Micheal, io lo volevo mio a tutti i costi, lo desideravo come non mai.

Una volta lavati i capelli uscì dalla vasca e buttai la maschera che aveva fatto il suo lavoro, decisi di indossare un intimo provocante, volevo lasciarlo senza parole, volevo si rendesse conto di quanto fossi bella!

Presi il più bel completo in pizzo che avevo è lo indossai  era così lussurioso che avrei potuto far cadere ai miei piedi chiunque Micheal compreso, dopo di che incominciai a truccarmi volevo assolutamente nascondere le occhiaie. Infine decisi di indossare una vestaglia in raso nera, infondo tra pochi minuti sarebbe arrivato e volevo capisse a pieno le mie intenzioni.

Di lì  a poco il campanello suonò, come mi ero immaginata, scesi le scale e andai verso il portone, aprì e lui mi sembrò più bello che mai, forse perché mi stava dando le certezze di cui avevo bisogno, vidi nei suoi occhi la lussuria e il desiderio che cercavo.

"E io che avevo idee diverse... Ma se proprio ti va di restare in casa di certo non ti dirò di no." Sorrisi quando mi disse questo,  mi avvicinai come una pantera alla mia preda e iniziammo a baciarci, avevo bisogno della sua bocca nella mia, delle sue mani sulla mia pelle.

Mi prese in braccio e salimmo al piano superiore,mi adagiò sul letto e  lentamente mi tolse l'accappatoio senza staccare la sua bocca dalla mia, le sue mani prima palpeggiarono i miei seni e poi con una lentezza estenuante la sua mano sinostra arrivò al pizzo della mutanda.

Era estenuante e gemevo di piacere al solo sentire le sue mani sulla mia pelle, giocò con l'elastico del mio intimo, scese con la bocca sul mio collo... poi sui seni, mi affrettai a slacciare il reggiseno e lanciarlo dall'altra parte del letto, nell'istante in cui la sua bocca iniziò a leccare e succhiare uno dei miei seni, la sua mano scese avida tra le mie grazie... Ero fradicia, lo volevo assolutamente dentro di me, nella mia testa pregavo Dio perché si muovesse.

"Ti prego..." ansimai, lo guardavo supplichevole mentre le sue dita iniziarono a torturarmi. "Ti prego cosa?" mi rispose con voce accattivante staccandosi dal mio petto, mentre lentamente smetteva di darmi piacere, "Fammi tua..." mi uscì in un filo di voce. In quell' istante si affrettò a togliere tutto e con un gesto prepotente mi tolse l'intimo, la sua erezione  si introdusse dentro di me, dapprima con lievi spinte e dopo pochi secondi sempre più forti, facendomi gemere e urlare il suo nome. Venemmo insieme, ansimanti e senza parole per il piacere.

Ero al settimo cielo, lo baciai in cerca della sua bocca e lui ricambio quel bacio bisognoso di affetto, di quell'affetto che i miei genitori non mi avevano mai regalato,  lo stesso affetto che mancava anche a lui, lo leggevo nei suoi occhi, nei suoi modi di fare è di comportarsi.

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Ciao a tutte! A distanza di anni, purtroppo... Mi dispiace perché sicuramente qualcuno che desiderava un finale per questa storia, non lo vedrà   magari perché  non si sarà più connessa/o su Wattpad,
o semplicemente perché l'hanno tolta dal loro elenco di lettura o la propria biblioteca.
In ogni caso ho deciso di far chiarezza sulla vita di Micheal almeno in parte, visto che di lui si sa poco e niente. Kiss Kiss ❤

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 23, 2018 ⏰

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Tra me e te un bacio rubatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora