Parte della storia senza titolo

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Autrici:

Artemis_Fowl (Artemis Fowl) & YuukiCross95(Minerva Paradizo)

IL CUORE CONTESO

Minerva era tornata in Francia per trovare suo padre, ma era già passata una settimana e si annoiava profondamente. Andò nel suo studio e accese il computer. Smanettò su internet per cercare qualcosa di interessante e… eccolo lì! Aveva trovato l'inserzione di un bel diamante rosso… aveva la vaga forma di un cuore, e infatti proprio per le sue caratteristiche estetiche era stato chiamato “Il cuore di Madame Hiver”.

Probabilmente aveva attirato anche l'attenzione di Artemis... sarebbe stato divertente toglierlo da sotto il naso, senza contare che così l'avrebbe rivisto. A quanto pareva il diamante sarebbe stato esposto a una mostra di Londra. Si auto invitò con un nome finto augurandosi che ci fosse anche Artemis.  

-Phoebus Deladier? E' un ottimo nome, Artemis - disse Leale, commentando la nuova falsa identità del suo datore di lavoro.  

-E invece io sarei Maurice Deladier, tuo padre? –

-Esatto - Disse Artemis, soddisfatto.

-Un grande commerciante di gioielli intenzionato a vedere il “cuore di Madame Hiver”. –

-Sicuro di riuscire a rubarlo, Artemis? Potrebbe essere ben protetto...-

-Potrebbe? - Artemis rise.  -Lo sarà, Leale! Questa è una sfida unica! - Leale era preoccupato.

-Artemis... ti ricordi che ora per la legge hai diciotto anni, vero? E che potresti essere arrestato e imprigionato in un carcere di massima sicurezza? –

Artemis ghignò. -Credi che io non saprei scappare da un carcere di massima sicurezza, Leale? –

Leale se ne andò a prenotare l'aereo, borbottando qualcosa su un suddetto aumento di stipendio nell'eventualità probabile di ritrovarsi a lavorare al servizio di un latitante.

 E così arrivò il gran giorno dell'esposizione a Londra. Come c'era da aspettarsi il diamante aveva le più grandi misure di sicurezza mai adottate prima, e c'erano anche alcune guardie inglesi della regina, sarebbe stata una bella impresa. Minerva scese dalla limousine che aveva preso in noleggio. Un lungo abito da sera nero copriva il corpo slanciato della ragazza lasciandole libera gran parte della schiena. Aveva indossato una parrucca color marrone scuro per nascondere la sua bionda chioma riccioluta e aveva indossato delle lenti a contatto verdi, un travestimento perfetto, pensò Il suo falso nome era: Rose Bones. Individuò subito Artemis infondo alla sala, beh... Non era difficile individuarlo una volta che si riusciva a individuare Leale. Le serviva un diversivo, come aveva fatto quella volta per prendere il demone. 

-Buongiorno, signor Maurice - disse un inserviente, dando con un certo timore il benvenuto ad un gigantesco Leale. Sul suo palmare, il nome di Maurice Deladier era legato ad un noto commerciante di gioielli, perciò non poté fare a meno di sorridere e mostrarsi gentile.  

-Anche per me è un piacere incontrarla, Monsieur. - L'uomo, a quel punto, notò Artemis. Uno strano adolescente diafano, dai capelli corvini e gli occhi -strano ma vero! - di due colori diversi! A quanto vedo avete portato anche vostro figlio... –

-…Phoebus. Si chiama Phoebus. - Concluse Leale. Il ragazzo annuì. -Non parla molto... ha subito un incidente ed è stato per tre anni in ospedale, in coma... infatti anche se ha diciotto anni ne dimostra quindici? Vede? E vede com'è magro? La sua mente è ancora un po’ confusa... –

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 10, 2018 ⏰

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