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Gli occhi di Jisung erano stanchi di versare lacrime, il suo viso era triste di dover sempre portare addosso quell'espressione affranta e il suo cuore era esausto di cadere sempre più a pezzi.
Senza che se ne rendesse conto, si ritrovò di nuovo nel parco del giorno precedente, sembrava quasi identico a come l'aveva lasciato, nel fango erano ancora impresse le sue impronte, mischiate a quelle di poche persone che probabilmente erano venute a svagarsi, vista la bottiglia di soju a pochi metri da lui.
Nonostante non fosse suo compito, la raccolse e la butto nel cestino accanto alla sua panchina, odiava che la gente gettasse le cose in terra e chi lo conosceva bene lo sapeva.

"Minho devi smetterla di buttare a terra tutte le cartacce di quello che mangi."

"Mio caro Jisung, se non ci fossi io, ormai tutte le bidelle di questa scuola sarebbero disoccupate, lo faccio solo per loro."

"Sei un idiota."

"E mi ami anche per questo, non è così?"

Un piccolo sorriso che durò sì e no due secondi, fece sollevare appena le sue guance, mentre si avvicinava a quell'albero per osservare con fare curioso se il suo bigliettino fosse ancora lì.
Il bigliettino c'era, ma la cosa che lo stupí fu l'alone di sangue che lo ricopriva.
Qualcuno l'aveva letto? Ma soprattutto, come mai era sporco di sangue?
Jisung decise che non sarebbe mai venuto in quel parco dopo il tramonto, la sola idea di cosa potesse succedere al buio in quel posto lo faceva rabbrividire.

Decise di rimpiazzare il bigliettino sporco con uno nuovo, dove scrisse qualche parola disordinata sospirando a testa bassa.

2018.11.22
Perchè continui a trattarmi male?
Sono io quello ferito, non tu.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 03, 2018 ⏰

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