Oltre-il-mare [Hunger Games]

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Caro papà,

ti scrivo perché tu mi manchi e mamma ha detto che, quando succede a lei, ti manda una lettera. Noi qua stiamo abbastanza bene. Io sono il più bravo a nuotare di tuuuutti i nostri vicini: un giorno abbiamo fatto una gara, dal faro alla casa gialla, e io ho battuto persino Sam, che ha due anni più di me! È stato bellissimo. Pensa che, quando l'ho raccontato a mamma, ha detto che tu ne saresti stato orgogliosissimo e mi ha fatto tante coccole e poi il solletico, e io ho riso tantissimo e la mamma con me. È bellissima la mamma quando ride, vero? Però a volte si tappa le orecchie e piange, e questo a me fa tanta paura. Lei dice che succede quando ha troppe urla in testa, e che allora ha bisogno di qualcuno che canti per lei. Io provo a cantare, ma non è semplice! A volte mamma pensa che io sia te, e allora io mi sento triste. Perché non torni, papà? La mamma, quando le chiedo dove sei, dice che sei sulla linea del cielo e del mare, e me la fa vedere. Dice che non puoi tornare, che nessuno che è lì può, ma che ci guardi e ci proteggi da laggiù. È vero? Secondo me sì, perché so che tu ami tanto mamma e me, e non ci lasceresti mai da soli. Papà, adesso che ti ho scritto sto un po' meglio, quindi ti saluto con un bacione,

(Finnick) Sebastian

Il bambino restò un attimo indeciso prima di firmare: meglio scrivere Finnick, il suo primo nome, quello con cui lo chiamava mamma, o Sebastian, come lo chiamavano tutti? Alla fine li scrisse entrambi, ma mise tra parentesi il primo: lui non era mica papà! Diede un'occhiata alla lettera e, soddisfatto, la chiuse in una busta. Con la lingua tra i denti per lo sforzo, scrisse l'indirizzo: per papà, Oltre-il-mare.

In quel momento la faccia di Annie spuntò fuori dalla porta, e lei chiese sorridente:"Allora, hai finito mio piccolo scrittore? Vuoi che andiamo a portarle da papà ora?" "Sì mamma" rispose raggiante il piccolo Odair, in tutto lo splendore dei suoi sette anni e mezzo. E poi, subito dopo:"Ma se papà è oltre il mare, come fa a vederle?" chiese preoccupato. "Papà vede benissimo tutto quello che facciamo, tesoro." Soddisfatto, Sebastian andò a prendere il cappotto e poi trotterelò accanto alla madre, che gli sorrise e lo prese per mano. Fu così, mano per la mano, che arrivarono ad un piccolo cimitero sulla riva del mare. Come faceva da quando aveva imparato a leggere, il ragazzino cercò di tradurre i nomi incisi sulle tombe: alcuni non li conosceva, però riconobbe presto le tombe di nonna Miriam e nonno Jacob, così come quella di nonno Marvin. Insieme con la mamma disse una preghierina davanti a una tomba con incise delle stelle marine:"Grazie Mags perché volevi bene a mamma e a papà, e senza di te mamma non sarebbe qui ora. Proteggici dall'orizzonte e salutaci papà." Ed era da papà che andavano ora: la sua tomba, anche se era una tra le più piccole, era interamente ricoperta da lettere di ogni genere e dimensione. Annie piangeva davanti ad essa, ma non aveva ancora messo le mani sulle orecchie, cosa che Sebastian giudicò un buon segno. Poi aiutò la mamma a radunare tutte le lettere in alcuni sacchetti che lei aveva portato e addirittura ne portò coraggiosamente due a casa. Infatti, la tomba di Finnick si riempiva ogni mese di molti scritti e periodicamente Annie doveva portarli tutti via. Però non li buttava mai: e quando era molto triste passava le dita sulla carta per cercare di calmarsi.

Sebastian aspettò che la madre corresse in camera e afferrò di nascosto una delle lettere, quindi corse in camera sua col cuore in gola. Di chi sarebbe stata la lettera, questa settimana? Di Katniss, che iniziava ogni lettera con "Caro Finnick, ci vuole dieci volte il tempo di crollare per rimettere insieme i pezzi, e ancora ho gli incubi, ma adesso sono felice"? Di Peeta, che scriveva:"Hai salvato la mia e la sua vita, e non te ne sarò mai abbastanza grato"? Di Johanna, sotto la cui volgarità, che scandalizzava e attraeva il bambino, si nascondeva un affetto profondo? Di uno dei tanti ribelli, che dicevano un grazie e firmavano? La lettera in realtà non era di nessuno di loro. Aprendola, Sebastian si accorse che sapeva di sale e dentifricio alla menta. Sapeva di mamma.

Mio adorato, luce dei miei occhi, gioia, vita, mio mai dimenticato Finnick,

ti amo. Ti amo ancora, e più di qualsiasi altra cosa io possa mai amare al mondo, e mi manchi come mi mancava il mare quando eravamo al tredici, ricordi? Egoisticamente vorrei che tu non te ne fossi andato mai. Mi hai lasciato, a me che sono debole e fragile senza di te, con un figlio da accudire, figlio che mai sentirà la tua voce. Mi sono fatta forza, ed ho provato ad andare avanti, anche se a volte il rumore del mondo è troppo forte per me, e neanche il piccolo Finnick riesce a fermarlo. Ha sette anni, ci pensi? È grande ormai; e grazie a te vive in un posto dove nessuno gli farà male come l'hanno fatto a noi. Alla fine, come sempre, avevi ragione tu. Hai fatto bene a combattere, perché ora tutti, tranne naturalmente me, stanno meglio. Ma l'hai fatto per me e per nostro figlio, e io non potrò mai perdonarti né ringraziarti abbastanza. Lui non sa ancora bene cosa hai fatto, ma sa che sei un eroe, e quello gli basta. Sei anche il mio, di eroe. Mio adorato, sempre e comunque,

ti amo

Annie

La lettera era bagnata dalle lacrine di Annie e adesso anche da quelle di Sebastian. Povera mamma, pensava, povero papà. Così prese la penna e, sotto la firma della madre, scrisse:"Ti amo anch'io, papà, e amo anche la mamma. Mi occuperò io di lei se tu non puoi, ok? Bacioni

Finnick Sebastian"

Poi prese il foglio, lo chiuse con amore, e sgattaiolò fuori di casa. In meno di cinque minuti arrivò al mare e lì, piegata con le sue mani piccole e sottili la lettera in modo che sembrasse una barchetta, la varò.

Destinazione Oltre-il-mare.

Spazio autrice: Evviva, finalmente ho terminato questa fanfiction! Ho lavorato poco questo mese, ma spero di rifarmi a settembre. Passando alle cose serie: un ENORME ringraziamento va a KaryEfp, una delle scrittrici migliori qui. L'ispirazione per la storia mi è venuta leggendo la sua "[Hunger Games] Sebastian ascolta con gli occhi"(consiglio a tutti di passare) da cui ho preso alcuni elementi, come il fatto che Annie sia l'unica a chiamare suo figlio Finnick, anche perché a volte lo scambia per il marito, e che a volte gli chieda di cantare per lei. Questa fanfiction è ambientata circa tre anni prima rispetto a quella. Spero di essere riuscita a ricreare il clima di una famiglia tutto sommato felice, ma a cui manca davvero tanto Finnick. Se vi è piaciuta votate, se no sono gradite le critiche costruttive!

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