Primo giorno di scuola

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Fortunatamente ieri sera il film non è finito molto tardi, non ce l'avrei fatta a prepararmi fisicamente e psicologicamente per un nuovo primo giorno di scuola.

Lo 'School Bus' per Mark e Lola era appena passato, mi soffermai a osservarlo dalla finestra della cucina per poi salutarli.

Anne la sarebbe venuta a prendere tutte le mattine Elizabeth, che donna santa. Deve averla 'stregata', é troppo gentile nei suoi e nei nostri confronti.

Alle 7.15 il clacson di una Range Rover nera mi sveglia completamente, prendo la borsetta di mia sorella, l'accompagno fuori e saluto Elizabeth e Skylin.

Sono finalmente sola in casa, corro in camera e inizio ad osservare l'armadio.

Un grande punto di domanda mi compare sulla fronte.

Dopo qualche minuto abbondante ci rinuncio. Andiamo, seriamente ci sono ragazze che stanno ore a scegliere 'l'outfit' adatto per la scuola? Beh, non é il mio caso.

Prendo un canotta nera, una camicia grande a quadri rossi e una paio di jeans stretti, ai piedi indosso le mie dr. Martens bordeaux e fine, sono pronta.

I capelli li lego in una coda alta e trucco leggermente gli occhi con un po' di mascare, giusto per dare un po' più di volume alle mie ciglia sottili.

Prendo lo zaino e mi dirigo alla macchina.

Dopo dieci minuti di tragitto arrivo davanti a un grande edificio in mattoni.

Davanti all'entrata si apriva un grande cortile, già colmo di studenti.

Con passo svelto mi diressi verso la segreteria per il ritiro dell'orario.

Alla prima ora avevo letteratura italiana, cominciamo bene.

Prima di entrare in aula andai all'armadietto, era il numero 347.

Misi la combinazione e lo aprii.

Era completamente vuoto, grigio e triste.

Infilai subito i libri di troppo dentro e lo richiusi lentamente.

Quando mi voltai trovai un gruppo di ragazze a fissarmi.

Le osservai a mia volta e non trovai nulla di bello.

Tacchi alti, minigonna e top in più bionde ossigenate.. Pietá per i miei occhi.

Iniziai a dirigermi verso l'aula 24 quando qualcuno mi venne addosso.

'Perdonami' esclamammo all'unisono io e la persona con cui mi ero scontrata, aveva un voce profonda e maschile.

Alzai gli occhi e vidi due grandi iridi color nocciola.

'Perdonami tu' aggiunse il ragazzo, aggiustandosi la maglietta.

'Io sono Shawn' si presentò 'Tu?'

'Ehm.. Io sono Zoey, piacere' gli risposi.

'Sei la ragazza nuova vero?'

'Si.. Come fai a saperlo?'

'O beh, qua le voci circolano velocemente' finì la frase e si guardò l'orologio 'Ora devo andare, ho lezione. Ci vediamo in giro' mi sorrise un'ultima volte e se ne andò.

Dai, come primo incontro non è stato male, pensai.

Quando le prime cinque ore di scuola erano finite mi incamminai verso la mensa, posta vicino alla palestra, dove mi ero promessa di fare un giro più tardi.

Entrata notai che tutti i tavoli erano occupati, tutti tranne uno.

Era vicino alla finestra che dava sul laboratorio di chimica, presi il vassoio con il cibo e andai a sedermi.

Do you need someone or do you need me?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora