Lo sapevo, eppure l'ho capito solo adesso. Io, Midoriya Izuku, detto anche Deku, sono innamorato della persona che più mi odia al mondo, ovvero di Bakugou Katsuki, chiamato da me Kacchan. Tanto so che è un amore non corrisposto, lui non potrà mai innamorarsi di uno sfigato nerd come me. Mi limiterò ad osservarlo da lontano e a vederlo felice con una persona che non sarò mai io, ma mi basta solo questo, se lui è felice allora lo sarò anch'io, anche se solo in parte.
Skip time...
Anche oggi Kacchan mi ha insultato come al suo solito, e anche oggi io lo osservo da lontano. Gli lancio sempre delle occhiattine ma lui non se ne accorge, è sempre distratto e ha lo sguardo perso rivolto al cielo fuori dalla finestra. Chissà a cosa starà pensando, quanto vorrei essere nella sua testa, quanto vorrei essere io il centro dei suoi pensieri. Tiro un sospiro, meglio concentrarmi sulla lezione.Ad un certo punto inizio a tossire, chiedo ad Aizawa-sensei di poter andare in bagno, lui acconsente e mi fondo fuori. Inizio a tossire un po' più di prima, dalla mia bocca esce sangue e... petali di ciliegio?
Vado nel panico, come può una persona tossire petali di fiore?
Cerco su internet e trovo informazioni riguardanti una malattia molto rara, l'Hanahaki Disease, la malattia dell'amore non corrisposto, si inizia con il tossire sangue e petali, poi i petali diventano fiori fino a che non si forma un bouquet e ci si muore soffocati da essa. A quanto pare colpisce le persone che hanno paura di non essere ricambiate ed per poter guarire esistono due tipi di cure:
1) Dichiararsi alla persona amata ed essere ricambiati;
2) Farsi fare un intervento chirurgico per estrarre la radice dai polmoni, ciò comporta alla perdita di sentimenti.
Ci sarebbe anche una terza strada, non dichiararsi e morire.
Per il momento preferisco non fare niente, non voglio fare l'intervento, non voglio diventare una persona apatica, non voglio smettere di amare Kacchan.Pulisco il sangue, nascondo i petali e ritorno in classe come se nulla fosse successo.
1 mese dopo...
Ormai è da un mese che convivo con questa malattia, tossisco sempre di piu, sputo ormai fiori e non più petali, respirare diventa sempre più difficile, ormai non mi resta più tanto, forse 10 giorni.
Ho deciso, oggi mi dichiarerò a Kacchan, non voglio morire senza aver prima tentato.Le lezioni iniziano, mi confesserò dopo scuola, durante il tragitto verso casa, l'unico momento che siamo soli dato che abitiamo vicini.
Finite le lezioni mi dirigono verso casa, aspetto un po', prendo quel piccolo coraggio che mi rimane e lo chiamo. Lui ovviamente chiede cosa io cazzo voglia con la sua solita espressione incazzata e io mi faccio coraggio e mi dichiaro. Kacchan ha un espressione sorpresa, come biasimarlo, ha appena ricevuto una dichiarazione da uno sfigato. Resta fermò un attimo, poi mi risponde, anzi mi insulta.Lo sapevo, lui non potrà mai innamorarsi di una merda come me. Scappo via in lacrime distrutto, eppure pensavo che avrei retto il suo rifiuto, ma non è così. Raggiungo casa, scappo in bagno, tossisco sempre di più e i fiori escono numerosi, mi sento soffocare.
1 settimana dopo...
Ormai è da una settimana che non vado più a scuola, Iida, Uraraka e Todoroki mi telefonano di continuo per chiedermi come sto. Io rispondo che ho la febbre alta e che mi passerà fra pochi giorni. Già, pochi giorni. La verità è che sto per morire, potrei morire oggi come potrei morire domani.
Ormai il mazzo si è già quasi formato, chissà perché non si è formato dopo il rifiuto di Kacchan, Dio per caso vuoi farmi soffrire di più?Sono in bagno, tossico sempre e sempre di più, ormai non riesco più a respirare. Sento il campanello suonare, probabilmente sarà un mio compagno che è venuto a vedere come sto, ma ormai non ho più forze per andare a vedere chi è e ad aprire la porta. Chiunque sia adesso sta cercando di sfondare la porta, meglio che non la sfondi.
Cado, non respiro più, il bouquet si è formato, la morte amica è venuta a trovarmi. Il mio ultimo pensiero è:
"Ti amo Kacchan, anche se è stato un amore doloroso, io ti amo e non smetterò mai di amarti, ti amerò anche se non ho più un corpo, ti amo Kacchan"