CAP 3 Stavo con gli occhi bassi e le orecchie sorde a causa del rumore del temporale, e credo che fu per questo che nn mi accorsi di alcuni passi che si avvicinavano rapidamente. Perché ad un tratto...BOOM! Sento una fitta lancinante alla spalla e casco con il sedere per terra. Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo alzarsi da terra.
???:- Ma si può sapere dove cavolo guardi, ragazzina? Ho fretta di arrivare a casa e non ho voglia di perdere tempo qui con una sciocca ragazzina!-.
Mi alzo di scatto. Ma come si permette? Non sa che le persone hanno un cuore? Sí, anche se a pezzi un cuore ce l'avevo...
A quel punto mi arrabbio e parlo senza pensare, frustrata dal dolore che porto dentro:-Senti, tu, ma come diamine ti permetti? Non mi conosci neanche, non sai nulla di me e ti permetti di insultarmi?! Lo vedevi benissimo che non ero attenta! E ora basta, non mi importa piú di nulla!-.
Detto questo, corro piangendo dentro la pineta. Ero triste. Triste perché nessuno si preoccupava di me. Era troppo chiedere un po' di affetto?
Sento dei passi correre dietro di me ma non me ne curo. Di sicuro non inseguiva me. All'improvviso, inciampo in un sasso. Ecco, peggio non poteva andare! E per di piú ero finita in una pozzanghera enorme! Che sfogata che ero...Ma poi mi sento chiedere:
-Ehi, bastava dirlo che non stavi bene! Comunque, come stai?-.
Di nuovo alzo lo sguardo. E di nuovo lo rivedo. Il ragazzo. Di prima.
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Ostacoli sovrapposti
RomanceDal niente può comparire tutto. Da qualcosa di semplice possiamo essere in balìa di un sentimento complesso. Un attimo fa ero triste, un attimo dopo felice. Che io sia pazza? No, semplicemente i momenti belli succedono quando meno te l'aspetti...