CAP 6 Mi svegliai che ero in ospedale. Lo capii dalla stanza: bianca e luminosa ma allo stesso tempo cupa, triste. Vidi che avevo delle fasce intorno ai bracci e alle gambe. Bene, addirittura! E ora? Cosa mi sarebbe ancora accaduto? Mi sentivo in forze e avrei voluto poter uscire da lì ma a quanto pare non potevo.
Sento una porta aprirsi e chiudersi. Era il medico.
-Signorina, si è svegliata finalmente!-.
Lo guardo interrogativa. Come starebbe a dire "finalmente"?
-Scusi, ma ha dormito per ben 2 giorni!-.
Io: -Cosa? Sul serio?-. Sono strabiliata.
Il medico sorride:-Sí, era molto provata a sentire il ragazzo che l'ha salvata-.
Mi faccio subito attenta e faccio quella fatidica domanda: -Scusi, potrei sapere come si chiama per favore?-.
Il medico nn accenna a smettere di sorridere:-Credevo sapesse come si chiama. Però non so se posso dirglielo. Certo, lui non ha detto che non posso ma secondo il regolamento non dovrei. Ma...oggi farò un'eccezione. Sa, era seriamente preoccupato per te. Quindi...si chiama Robin-.
Sorrido. Che bel nome! E poi si intonava con Rina, no? Mi riscossi velocemente dai miei pensieri.
"Cretina" mi dissi.
Io:-Grazie, davvero. Ora però potrei uscire da qui?-.
Il medico annuisce: -Sí. Le ustioni che avevi non dovrebbero farti piú tanto male. Comunque tieniti le fasce ancora per un po'-.
Ringrazio ancora ed esco. Chissà se rivedrò ancora quel Robin...gli dovevo la vita. "Grazie" gli sussurrai a distanza.
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Ostacoli sovrapposti
RomanceDal niente può comparire tutto. Da qualcosa di semplice possiamo essere in balìa di un sentimento complesso. Un attimo fa ero triste, un attimo dopo felice. Che io sia pazza? No, semplicemente i momenti belli succedono quando meno te l'aspetti...