Quinto Capitolo

938 78 97
                                    

«Ermal.»

Fabrizio lo riscuote dal suo stato di torpore e lui sospira.

Sono dieci minuti che sta così, fermo, mentre fissa il vuoto, davanti la birra che il proprietario ha cacciato in attesa della sua confessione. Deve parlare, lo sa. Hanno fatto un patto, il romano la sua parte l'ha rispettata e adesso tocca a lui. Dovrebbe essere felice, ha quello che ha voluto per due anni: ha l'occasione di chiarire quell'enorme malinteso che lui ha creato. Ha l'occasione di rimediare ai suoi errori.

Ha pregato giorno e notte perché arrivasse e adesso... adesso gli mancano le parole, ma soprattutto gli manca il coraggio.

In realtà non ha paura di aprirsi, anzi, non vede l'ora perché sa benissimo che ogni secondo di silenzio convince sempre di più Fabrizio di una sua possibile relazione con Silvia. Peggio, lui, che ha sempre preso i momenti come vengono, ha paura del dopo.

Ingenuamente, anzi no, stupidamente, si corregge nella sua mente, ha creduto che una volta sentita la sua versione dei fatti tutto sarebbe tornato come prima e che avrebbe riavuto Fabrizio al suo fianco, se non come amante almeno come amico. Però il suo cellulare ha il volume sempre schifosamente alto in chiamata e così ha sentito ogni cosa. Soprattutto ha sentito quando Giada gli ha detto di tornare in Italia e la sua risposta. Mentirebbe se non dicesse che c'è rimasto male e si odia per averlo dato per scontato perché in fondo Fabrizio non gli ha promesso nulla, non questa volta.

«Ha abortito.»

«Cosa? Chi?»

«Chi poteva abortire, Fabrì? Silvia!» risponde con uno sbuffo a metà fra l'esasperato e il divertito perché davvero, l'espressione dell'uomo è troppo comica per essere vera.

Fabrizio però lo interrompe con una brevissima occhiataccia, forse per ricordagli che l'argomento di cui stanno parlando non merita risate.

«Mi spiace, deve essere stato brutto.» dice e ci crede davvero. Le gravidanze di Giada erano state prive di problemi e ringrazia Dio ogni giorno per questo, ma immagina quanto possa essere brutto perdere un figlio così. Ermal però scuote la testa, prendendo un sorso di birra.

«Ha abortito volontariamente Fab. Non lo voleva quel figlio.» spiega. Si rende conto che quella è la prima volta che lo dice ad alta voce, solitamente è sempre stata lei a spiegare il perché di quella scelta. Scelta che ovviamente lui non ha mai condannato. Non ne era stato felice, ma considerato che i sacrifici più grandi avrebbe dovuto farli lei, lui non se l'è sentita di dirle nulla.

«Cosa?!»

«Te lo avevo detto che se fossi rimasto tutto sarebbe stato diverso.» mormora in risposta e il romano non sa se ridere o prenderlo a testate. Per sicurezza non fa niente di tutto questo, soffoca i suoi pensieri. Non gli ricorda, che per quanto potesse essere diverso, lui lo aveva comunque tradito con quella donna.

Però Ermal non ha bisogno di promemoria.

«È vero, ti ho comunque tradito ma... avrei potuto spiegarti.» continua a bassa voce e sa già che non riuscirebbe ad alzarla.

«Io... ero geloso di Giada, al tempo. Fino a quando non ho fatto pausa a Roma non avevo capito quanto fosse centrale nella tua vita. Scoprirlo mi ha destabilizzato, perché tu non me lo avevi mai detto chiaramente e io... adesso mi rendo conto che lo davi per scontato, ma nella mia insicurezza ho creduto che volessi nascondermelo.» dice e di questo si vergogna non poco. Solo conoscendo a fondo la donna ha capito che lei non era una minaccia, anzi, che era proprio lei a spingere Fabrizio tra le sue braccia, ma all'inizio è stato troppo cieco per rendersene conto.

«Durante tutto il tour la gelosia mi ha consumato perché in ogni momento tu potevi essere con lei, la vedevo come una minaccia perché Giada è tutto quello che io non sono.» continua. Il romano tace, ascolta con pazienza e preferisce non interromperlo perché sa quanto sta costando a Ermal aprirsi in quel modo. In fondo è vero, si è sempre mostrato aperto, ma ha sempre mostrato solo una parte di sé, quella che alla fine è diventata il suo scudo.

La Strada || MetaMoro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora