-13-

174 18 0
                                    



Aveva già passato buona parte della serata in quel posto, aveva bevuto il suo adorato whisky, era già andato a letto con quello che sembrava essere il nuovo cameriere del locar ed aveva discusso con alcuni dei suoi uomini riguardo ai suoi affari, perciò decise che per quella sera poteva tornare a casa. La mascherina nera sul viso cominciava ad infastidirlo, ma in fondo l'idea di dare una festa in maschera era stata divertente. Ripensò all'importante incontro che avesse con gli uomini di Jiwoon il giorno dopo, e decise fosse meglio riposare bene per quella notte, poiché avere a che fare con loro non era mai una cosa facile. Non solo perché ormai quell'uomo aveva in mano l'intero impero della mafia coreana, ma anche il fatto che da un paio di anni avesse deciso di non farsi vedere agli incontri d'affari mandando in sua vede i suoi scagnozzi, che per quanto avesse sentito fossero un più indulgenti del loro capo lui di indulgente non ci vedeva proprio nulla. Gli avrebbero tranquillamente piantato una pallottola nel bel mezzo della sua fronte se anche il suo respiro li avesse infastiditi.

<<Honjin, fa preparare l'auto>> disse al ragazzo, e questo annuì allontanandosi dal suo capo.

<<Come, vai già via?>> si lamentò una ragazza seduta sulle sue ginocchia, perché per lui non faceva alcuna differenza che si trattasse di uomini o donne fino a quando questi erano in grado di dargli piacere.

<<Mi dispiace lasciare qui un bocconcino come te>> disse, accarezzandole la schiena nuda <<Ma domani ho degli affari importanti di cui occuparmi ed ho bisogno di un buon riposo>>

<<Signore, l'auto è pronta>> lo avvisò il suo uomo, ricomparendo al suo fianco.

Sewhan fece spostare la ragazza e si alzò dal suo posto, raggiungendo l'uscita con i suoi uomini, dove un'auto nera lo attendeva per riportarlo a casa. Il ragazzo aprì lo sportelo per lui, permettendogli di accomodarsi per poi affiancarlo sui sedili posteriori. Nello stesso momento in cui lo sportello fu chiuso le sicure vennero bloccate totalmente, facendolo sbuffare.

<<Quante volte vi ho detto che siete troppo esagerati? Chi può attaccarmi in un'auto piena di miei uomini?>>disse l'uomo, esasperato dalla troppa prudenza che i suoi uomini avevano deciso di adoperare da quando avevano saputo della scomparsa di importanti documenti dall'ufficio di Hwang. Documenti su cui vi era anche il suo nome. Nessuno era ancora riuscito a capire chi avesse rubato quei documenti, né come fossero riusciti ad infiltrarsi in uno dei suoi casinò, senza lasciare alcuna traccia. Quella notizia a Jiwoon non piacque per nulla, ed era quello il motivo per cui, uno ad uno, stava convocando tutti coloro che erano legati, o meglio dire dipendevano, da lui.

<<Forse proprio quelli che credi siano i tuoi uomini>> ridacchiò il ragazzo al volante, immettendosi nel traffico con tranquillità.

<<Molto divertente Minsu>> rise l'uomo, forse fin troppo forzatamente. Ma le sue risate terminarono nel momento in cui voltandosi verso chi lo affiancava si ritrovò una pistola puntata alla tempia <<Honjin, cosa diavolo stai facendo?>>

<<Punto primo, non sono Honjin>> disse Sehun <<Punto secondo, grazie per aver dato una festa in maschera, almeno non abbiamo faticato per infiltrarci>> disse indicandosi la maschera che anche indossava sul viso.

<<Non riuscirete a farla franca, l'auto dietro di noi è piena dei miei uomini, capiranno che c'è qualcosa che non va dato che questa non sembra la strada per il mio appartamento>> disse l'uomo sicuro di sé.

<<Kai, tutto apposto?>> chiese Minseok , dal posto di guida, attraverso una ricetrasmittente che permetteva anche all'uomo di sentire la voce del ragazzo.

Silent Night- ChanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora