Capitolo uno.

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!!!ATTENZIONE!!!
LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE.

La pioggia, i temporali, le luci bianche dei lampi, il vento. Amavo quel tipo di giornate, dove potevi solo rinchiuderti in casa e guardare come all'esterno si stravolgesse tutto. Adoravo, ad opinione mia, passare le ore a guardare tutto quel disastro naturale mentre leggevo qualche libro di Oscar Wilde, Tolstoj o Jane Austen. Mi piaceva quella sensazione di tristezza che portava il maltempo, non che mi piacesse essere triste, ma amavo quando tutti erano in silenzio.

Portavo la cena nella mia camera, inventando di dover passare tutti i minuti della mia giornata sui libri scolastici, quando invece leggevo come un topo di biblioteca; ero una golosa di libri.

Non mi piaceva per niente la scuola, poi. Ma infondo a chi piace?

Odiavo andarci e sentirmi usata dalle persone solo per svolgere qualche lavoretto, come completare i loro compiti o salvare il loro culo alle interrogazioni. Odiavo andarci e dover passare ore su quel banco, per poi mangiare quello schifo di cibo che ci consegnavano.

Ma amavo la solitudine, delle volte. Ma amavo anche passare le giornate con il mio migliore amico Niall e la sua ragazza, Penelope, nonché mia migliore amica di sempre.

Fatto sta che oggi era proprio una di quelle giornate a base di pioggia e tuoni a Holmes Chapel.

Vedevo solo persone correre con un borsone sul capo per ripararsi dalla pioggia. E vedevo anche il ragazzo davanti casa mia che continuava a fissare esattamente ciò che fissavo io.

Era da poco arrivato con la sua famiglia, suppongo da tre giorni. Penso che verrà nella mia scuola, l'unica di questo quartiere. Lo avevo visto con suo padre, sua madre e le sue due sorelle, tra cui una di esse sulla sedia a rotelle.

"Halsey, è pronta la tua cena."

Bofonchiò mia madre, sorprendendomi a non studiare; non potrò rimanere nella mia camera. Annuii scocciata, richiudendo il libro che stavo terminando di leggere. Scesi svogliatamente le scale per raggiungere la cucina, dove la mia famiglia aspettava solamente il mio arrivo.

La cena passò tranquillamente, con qualche breve conversazione.

"Hai studiato?"

Chiese mia madre a Gabriel, mio fratello. Lui non studiava molto, infatti. Era il classico belloccio dotato di sola ignoranza. Ma gli voglio un gran bene, è il mio angelo custode.

"Che palle, ma'." Borbottò lui facendo ridere sia me che mio padre. Lui è quello più buono tra i due, la mamma sa davvero essere fastidiosa delle volte.

"Lo sai che pretendo il meglio per il tuo andamento scolastico, Gabriel. Il fatto che tu continui a fregartene mi fa davvero arrabbiare."

"Anche a me fa arrabbiare dover passare ore sui libri, non sono mica Halsey!"

Alzai il medio, ridacchiando.

"Attento a ciò che dici, ragazzaccio."

Lo ammonii scherzosa, mentre lui alzò le mani in segno di resa, reggendo lo stupido teatrino messo su. La mamma ci guarda esasperata, mentre nostro padre si unisce a noi con le risate.

"Jessica, stare sempre arrabbiati fa venire le rughe. Guarda io come sono liscio e tirato."

La prese in giro mio padre, facendola ridere. Avevano una relazione da invidiare i miei genitori. Si amavano da morire.

"Stai zitto, Peter."

Infondo la mia famiglia non era propria niente male, eravamo molto uniti e anche davvero giocherelloni e fastidiosi nei confronti della mamma. Non me ne lamentavo affatto, volevo bene ad ognuno di loro.

Tornai nella mia camera dopo aver terminato la cena, sdraiandomi di nuovo su quel piccolo letto che feci posizionare davanti la finestra per ammirare cosa succedeva la' fuori. Immediatamente notai una cosa insolita:

Il ragazzo nuovo mi stava fissando quasi mettendomi terrore.

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Spazio autrice:
Premetto che questa storia avrà capitoli molto brevi. Ne ho tantissime salvate ma mai sono riuscita a completarne una. Appunto per questo ho deciso, non volendo lasciare la storia incompleta con la solita cosa del blocco dello scrittore, di completarla tutta prima di pubblicarne il primo capitolo. Sono davvero brevi come capitoli, ma sono sicura che piano piano riuscirò a migliorare questo mio difetto. Spero che come inizio sia di vostro gradimento. Se ci sono dei punti che andrebbero migliorati ditemelo pure; accetto qualsiasi tipo di critica costruttiva. ATTENZIONE, non parlo di insulti. Non sono una cima a scrivere come molte ragazze talentose qui in giro. Premetto che non c'è la presenza di scene spinte. Ho voluto lasciare il romanticismo di questa storia senza descrivere scene di sesso in modo dettagliato, infondo tutti sappiamo com'è e di certo una storia basata sulla venerazione del mio idolo su Wattpad non è il contesto giusto in cui parlarne, a meno che non vogliate leggere un contenuto erotico. Perciò ragazze godetevi la storia!

AH! Troverete a lungo andare frasi inerenti ad una serie tv che amo follemente, ovvero revenge. Non potevo non inserire il famoso "infinite volte l'infinito" di David Clarke ad Amanda Clarke, o Southampton come location.

-Una Directioner.

Changes.-Harry Styles. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora