Capitolo 5

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Non ho mai saputo prendere decisioni. Mi affido sempre al mio istinto anche se so di star facendo la cosa sbagliata, anche se a volte dubito di me stessa, delle mie capacità, del mio aspetto e del mio carattere. Ma non lo do a vedere.

Mi fido ciecamente di me stessa, anche se sono fin troppo impulsiva a volte. Altre volte invece la gente che non conosco mi blocca, opprime il mio modo di essere, portandomi a non sapere come comportarmi o cosa dire.

Adesso sdraiata sul mio letto continuo a dubitare di me stessa e delle mie decisioni contando le stelle che mio fratello Brad ha personalmente dipinto per me. Da sempre amo la scienza in tutte le sue sfumature, quindi questo comprende anche l'astronomia. Quando sono triste mi piace contarle, cosa che non riesco a fare qui in città, perchè le stelle sono relativamente poche dato che ci sono davvero tante luci. Mi piacerebbe davvero tanto vivere in campagna solo per guardarle tutte quante nel modo giusto.

Quando ero al campo scuola riuscivo a vederle davvero bene con la mia amica Tony, una ragazza un po' stravagante che mi stava davvero tanto simpatica, era anche lei appassionanta delle stelle. Questo pensarla mi ha fatto venire in mente che non ci sentiamo da un po', dopo cena proveró a chiamarla.

La vibrazione del mio cellulare interruppe i miei pensieri, lo presi, sicura che fosse un messaggio da Sophie, ma la notifica diceva:

Mitch Cooper ha iniziato a seguirti.

Non ricordo molto di quello che successe dopo.
So solo che vidi Brad sulla soglia della porta con un'espressione sconcertata.

«Non pensavo che a casa mia ci fosse un concerto di Lady Gaga. Mostriciattolo cosa ci fai con quel boa al collo?»

«Non si usa più bussare? Esiste una cosa chiamata privacy, sai?»

Cosí gli chiusi la porta in faccia.

«COSA? TUA MAMMA LAVORA IN UNA SCUOLA DI FIGHI DA PAURA E TU NE HAI CONOSCIUTO UNO CHE TI HA APPENA INIZIATO A SEGUIRE E TU ORA CHIEDI A ME COSA FARE? PRENDI IN MANO LA TUA VITA E ACCETTA LA SUA RICHIESTA RAGAZZA!»

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«COSA? TUA MAMMA LAVORA IN UNA SCUOLA DI FIGHI DA PAURA E TU NE HAI CONOSCIUTO UNO CHE TI HA APPENA INIZIATO A SEGUIRE E TU ORA CHIEDI A ME COSA FARE? PRENDI IN MANO LA TUA VITA E ACCETTA LA SUA RICHIESTA RAGAZZA!»

«E se cosí facendo dessi l'idea che mi piace?»

«Vorresti dirmi che questo figo da paura non ti piace? Ma se fa concorrenza ad alcuni modelli Armani!»

«Si è carino, ma sai che quando ho per la testa qualcun'altro io...»

«Edith, quel qualcun'altro non sai nemmeno dove sia e soprattutto chi sia. Non puoi essere innamorata di un'immagine nella tua testa, non puoi continuare a vivere nascondendoti dietro fantasie. Hai 17 anni, è ora che tu inizi a fare le tue esperienze e che tu smetta di pensare al prototipo di ragazzo dei film che ti guardi, perchè è pura fantasia. Questa è la vita reale, e cazzo, qui si mettono in fila per calpestarti e farti soffrire. Non incontrerai l'amore della tua vita scontrandoti con lui, non lo incontrerai perché tua sorella per sbaglio gli invierà una lettera e non lo incontrerai su una nave da crociera.
L'amore della tua vita non lo incontrerai nei modi che tanto sogni, quelli che caratterizzano i film e i libri che guardi e leggi, lo incontrerai in un modo esclusivamente tuo. Nel modo in cui è stato riservato solo per te dal destino e anche se fará terribilmente schifo, sarà speciale perché segnerà la tua vita per sempre.
Perció non cercare di seguire sempre piani nella tua vita, esci fuori dagli schemi per una volta cazzo, la vita è una e va vissuta nel modo che piú ci piace.»

Le lacrime scorrevano sulle mie guance e non potei fare altro che abbracciare quella ragazza che è sicuramente la mia salvezza.

«Anche se molte volte, anzi troppe, fai la stupida sei la persona piú saggia che io conosca. Non cambiare mai.»

«Mai. Sai che ci saró per sempre per te.»

Passammo ore sul letto a guardare puntate della nostra serue tv preferita, Friends.

«Ah, quasi dimenticavo, sai che ho scoperto che anche un mio cugino frequenta l'accademia? E penso anche di averlo visto sul profilo di Mitch.»

«Tuo cugino? Come mai non l'ho mai conosciuto?»

«Non ci frequentiamo da parecchio tempo, sai com'è la mia famiglia.»

La famiglia di Sophie è la solita famiglia benestante piena di sè. Ovviamente Sophie non è per niente come loro, infatti non ci va mai d'accordo e per questo passa molto tempo a casa mia, peró è la sua famiglia e deve accettarlo.
Le nostre famiglie vanno molto d'accordo, perchè i nostri padri erano compagni di liceo, mio padre aiutava sempre il suo quando lo bullizzavano e il padre di Sophie si sente ancora in debito con il mio.
Le donne della famiglia Johnson non sono altrettanto simpatiche, ma ci vado comunque d'accordo anche se sua sorella ha un po' troppo la puzza sotto il naso per i miei gusti.

«Sof, conosco quella faccia, so a cosa stai pensando, non ci provare nemmeno!»

«Ma non sto pensando proprio a niente!»

Il giorni dopo a scuola fu tutto un po' strano, appena varcai il cancello tutti gli sguardi erano puntati su di me

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Il giorni dopo a scuola fu tutto un po' strano, appena varcai il cancello tutti gli sguardi erano puntati su di me. Tutti mi fissavano e parlottavano fra loro. Cosa che proprio non riesco a sopportare.
Non riuscivo a capire cosa avessero da dire su di me, la cosa più interessante che ho fatto negli ultimi giorni è stato il bagnetto al gatto della Zia Marge. Un gatto senza pelo. È stato come lavare un pesce.
E non chiedetemi perchè so cosa si prova a lavare un pesce, ho avuto un'infanzia contorta.
Ero sovrappensiero fino a quando non vidi a terra il giornalino scolastico, con sopra il mio nome in prima pagina.
"ETHAN LIVELY E EDITH PARKER, È SCOPPIATO L'AMORE? LA SANTARELLINA E PROTETTA DI LIVELY HA DECISO DI USCIRE DAL GUSCIO E SEDURRE IL SUO ""AMICO""? "
Con una foto mia e di Ethan al fast food mentre ci sorridiamo.

Tutto questo poteva essere opera di una sola persona. Del diavolo in persona.
E non parlo di Regina George, no, lei in confronto è un angelo.
Parlo di Bethany Miller.
A grandi falcate, camminau verso di lei come una furia.

«L'ULTIMO TUO NEURONE HA DECISO DI SUICIDARSI QUANDO HAI PUBBLICATO QUESTO ARTICOLO?"

«Ecco la Santa, anzi forse non piú tanto santarellina.»

«I Santi dovrai invocarli tu quando te la faró pagare, Bethany. Sei una stronza di prima categoria ecco cosa sei.»

«Grazie per il complimento!»

Miei Dei, un trapianti di cervello a questi soggetti bisognosi no?

«Beth, perchè l'hai fatto?»

«E tu perché mi hai lasciata, Eth?»

«Uno dei motivi sono questi tuoi giochetti infantili che non mi vanno proprio giú. Tu ti diverti a vedere affondare gli altri? Ma che crudeltà è?»

Forse adesso comincio a riconoscere perchè mi piaceva.

«Certo adesso a te piacciono le sante vero? Vi siete divertiti a cena insieme voi due?»
La strega non disse altro, almeno non ad alta voce, poichè si giró e mimó con le labbra verso di me: «SEI MORTA

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 18, 2019 ⏰

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