L'estate finalmente era arrivata anche a Londra.
Le milioni di vetrate riflettevano il sole che riscaldava le spalle scoperte dei turisti e pian piano stava facendo abituare anche i londinesi soliti al clima grigio.Harry, invece, non si era abituato. Per niente.
Il caldo quasi afoso rispetto ai loro standard arrivò intorno ai primi giorni di luglio e, sin da quel momento, Harry passava le sue giornate con il condizionatore acceso al minimo dentro casa. Una volta, tornando da lavoro, trovò Louis sul divano completamente avvolto nei plaid di svariate forme e colori, con Ginger sulle gambe in cerca di calore e la povera Alexis con ben due piumini addosso e un tenero cappellino di lana giallo.
"Avresti potuto spegnerlo mentre non c'ero." ridacchiò il riccio, guardando i tre aggrovigliati tra loro per riscaldarsi.
"Almeno ne abbiamo approfittato per farci le coccole." Louis fece spallucce e sia Ginger con le fusa che Alexis con dei cenni sembrarono concordare.Quindi sì, per colpa di Harry che soffriva il caldo estivo peggio di quanto volesse ammettere, la routine di tutti loro cambiò nettamente in quei mesi.
Solo quando Alexis iniziò a starnutire ripetutamente Harry capì di aver esagerato con l'aria condizionata, decidendo poi di passare il resto della sua vita sotto l'acqua ghiacciata della spaziosa doccia del bagno del primo piano.
Lui amava quella doccia. Le mattonelle erano lisce e colorate della più bella sfumatura di glicine. Ci passava così tanto tempo dentro che ormai conosceva fino al più piccolo dei dettagli.
Per esempio la porta in vetro si bloccava se la si apriva troppo velocemente, e solo Louis sapeva come aggiustarla. Harry non aveva mai prestato davvero attenzione quando il più grande con un paio di colpi ben assestati nel punto giusto sbloccava la lastra scorrevole, perciò faceva sempre molta attenzione quando doveva lavarsi ed era solo in casa.
Oppure sapeva benissimo che l'acqua fredda usciva dal soffione in modo diverso dal rubinetto della cucina.Sapeva anche che per uscire c'era un gradino alto quasi dieci centimetri, ma questo non lo fermò dall'inciamparci sopra nel momento in cui Louis iniziò a chiamarlo a gran voce dal piano di sotto, quel giorno.
Era poggiato al piastrellato del muro con la schiena e la testa in avanti, cosicché l'acqua fredda potesse prenderlo direttamente nella nuca che, non sapeva neanche lui come, riuscì a bruciarsi andando a lavoro.
Poi iniziò a sentire delle urla dal piano di sotto, e non pensò nemmeno un secondo di essersi sbagliato, quindi aprì violentemente la porticina di vetro -rischiando anche di bloccarla, Harry si fece i complimenti da solo- e, uscendo dal box doccia, la punta del suo piede destro rimase all'interno.Cadde di ginocchia sul tappeto viola e davvero, ringraziò il se stesso del passato per aver deciso di comprarne uno così morbido per il bagno.
"Merda." sussurrò mentre si rialzava e afferrava un asciugamano al volo per coprire il copribile.Aveva ancora le piante dei piedi umidi e pregò per tutto il percorso fino al piano di sotto, luogo da cui provenivano i richiami di Louis, di non scivolare malamente ricreando la scena del bagno.
Quando arrivò alla fine delle scale e, girando a sinistra verso il salotto, si ritrovò Louis con le braccia spalancate e in ginocchio, inizialmente non capì.Entrò in soggiorno e non poté fare altro che coprirsi la bocca con una mano per lo stupore.
Alexis stava camminando.Non stava gattonando, né si stava trascinando in terra. Quelle erano vere e proprie gambine scoperte e morbide che si muovevano verso Louis, che era pronto ad accoglierla tra le sue braccia.
"Vedo che sei molto elegante per quest'occasione, Harold." scherzò Louis, con un sorrisetto appena accennato e senza guardarlo direttamente.
L'attenzione dei suoi occhi era completamente dedicata alla bellissima bambina bionda che con tanta fatica stava per arrivare da lui.
"Chi, io? È la prima cosa che ho trovato nell'armadio." ribatté Harry, non riuscendo a smettere di sorridere.
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And maybe this sudden life will teach us how to love
Fanfiction"Zayn e Liam, stanchi di vedere i loro due migliori amici litigare di continuo dai tempi del liceo a causa di un loro appuntamento andato male, al momento dell'adozione della loro prima figlia decidono di nominarli padrini della piccola Alexis. Quan...