<<Mamma, papà... io esco! Ci vediamo più tardi!>>. Urlai dal soggiorno prendendo la borsa.
<<Va bene, ma non fare tardi. Prima di cena a casa.>> Disse mio padre entrando in soggiorno.
<<Ok. Se faccio tardi vi chiamo.>>. Detto questo uscì. Era una bella giornata, era appena cominciata la primavera e non avevo voglia di stare chiusa in casa, così andai a fare un giro.
Allora, mi presento: mi chiamo Sophia e ho 16 anni. Sono di origini italiane ma vivo a Praga da 5 anni. Ho i capelli castani con lo shatush(?) biondo che mi arrivano a metà schiena mossi. Ho gli occhi color nocciola e di altezza sono nella media. Sono una ragazza abbastanza timida...
Ritornando a noi: ero andata a fare un giro. Mi diressi verso la biblioteca per portare indietro quelli già letti e prenderne alcuni nuovi.
Mi piace molto leggere perché attraverso i libri ti puoi immaginare i luoghi, le persone...e viaggi con la fantasia. Io ci vivrei in una biblioteca!
Comunque, presi i miei libri ed andai al parco.
C'erano bambini che si rincorrevano, mamme che parlavano allegramente, ragazzi e ragazze della mia età che si divertivano, ridevano e scherzavano...
In quel momento mi assalì un senso di tristezza. Vedere tutti quei ragazzi e ragazze divertirsi, mentre io ero da sola, messa in disparte...a volte mi chiedo che cosa non vada in me, insomma, se vi sto antipatica potete anche dirmelo!
Stetti ancora per un po', seduta su quella panchina, a guardare gli altri divertirsi...
A vedermi potevo sembrare una ragazza come le altre, ma dentro ero vuota. Ma tenevo sempre il sorriso. Ormai ero abituata a nascondere ciò che provo agli altri.
Ad un certo punto vidi una palla da calcio avvicinarsi a me. La raccolsi e quando alzai lo sguardo mi ritrovai davanti uno di quei ragazzi del gruppetto in fondo al parco.
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SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti!! :D
Eccomi con un altro capitolo :)
Spero sia di vostro gradimento...
-Marty XD
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-A Little Unexpected-(original)
Teen FictionLei è una ragazzina di 16 anni che non sa neancora chi è, che senso ha la vita, e lei intanto si sente sempre e solo qualcosa in più, che non serve niente. Insomma, lei si sente un rimpiazzo, quella persona in più, la quale non si sentirebbe la manc...