-* Lo Schiaccianoci. *-

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 L'odore di biscotti appena sfornati saturava l'aria, rendendo il suo risveglio un dei più piacevoli che avesse mai avuto. Era la vigilia di natale e, come ogni anno, sua madre si era messa a cucinare qualsiasi tipo di leccornia tipica di quel periodo. Adorava il natale, fin da bambina era stata la sua festività preferita in assoluto e non a causa dei regali, assolutamente. A lei piaceva l'atmosfera che si creava, quel clima caldo che andava a scaldare i cuori delle persone, quella sensazione di pace e tranquillità che solo una cioccolata calda davanti al fuoco, o davanti alla finestra mentre la neve cadeva lenta e silenziosa, potevano darle.



Sbatté le palpebre un paio di volte, cercando di abituare la vista alla luce che rischiarava le pareti color pesca della sua camera da letto. Tornare a casa quell'anno era stato più bello del solito, complice la consapevolezza che finalmente, dopo anni di assenza a causa del lavoro, suo padre sarebbe riuscito a rientrare in tempo per poter festeggiare tutti insieme. Non vedeva davvero l'ora che arrivasse, troppo tempo era passato da quando si erano visti l'ultima volta e la sua mancanza iniziava ad essere quasi dolorosa per lei. Era davvero legata a suo padre, le aveva trasmesso lui la passione che aveva per la musica e per l'arte in ogni sua forma. Era stato lui a supportarla e a spronarla durante tutto il suo percorso formativo in uno dei conservatori più prestigiosi di Londra, spingendola a seguire i suoi sogni e a realizzarli. Aveva ancora molta strada davanti a se, in fin dei conti aveva a malapena vent'anni, ma sapeva che con il sostegno di suo padre e della sua famiglia sarebbe riuscita ad arrivare lontano.

<< Eliza! Sei sveglia? >> La voce di sua madre risuonò nel silenzio della casa, facendola sobbalzare e ridestandola dai suoi pensieri.
<< Sì, mamma. Adesso scendo.. >> le rispose immediatamente, la sua voce resa leggermente roca ed impastata dal sonno che ancora non l'aveva abbandonata del tutto.
<< C'è qualcosa per te all'ingresso, è da parte di tuo padre. >> Le disse e quell'informazione la spinse a togliersi le coperte di dosso e a correre giù per le scale, la curiosità a farle brillare gli occhi ed il cuore colmo di felicità e speranza. Non vedeva l'ora di scoprire di cosa si trattasse.





***





Cara Liz, ho deciso di scriverti una lettera perché una semplice telefonata non sarebbe stata abbastanza. So che ti avevo promesso che quest'anno ci sarei stato e che avremmo potuto passare il Natale insieme, ma purtroppo ho avuto un imprevisto e non potrò partire prima del 27 dicembre.

Non sai quanto io sia dispiaciuto, avrei voluto davvero poter passare le feste con la mia famiglia al completo..
Passeremo insieme il prossimo Natale, è una promessa. Intanto, fino al mio ritorno, ti chiedo una piccola cortesia. In allegato a questa lettera ci sarà un pacchetto, il suo contenuto è davvero importante per me e la storia che vi è dietro è davvero magica. Te la racconterò non appena ci rivedremo. Fino a quel momento, prenditene cura.

Buon Natale, Tesoro.
Con affetto, ti voglio bene.

Papà.





Rilesse quelle poche righe scritte su quel pezzo di carta più e più volte, mentre alcune lacrime le rigavano le guance, non riusciva a credere che suo padre si perdesse quel Natale che tanto aveva sognato. Comprendeva le sue motivazioni, in fin dei conti si trattava del suo lavoro, era importante e non poteva di certo tirarsi indietro per una sciocca promessa fatta a lei, ma lei teneva davvero a quella sciocca promessa e, nonostante tutto, in cuor suo ci aveva sperato. Abbandonò la lettera di fianco a se e si concentrò sul pacco davanti ai suoi occhi, la carta colorata di rosso lo avvolgeva ed un enorme fiocco verde spiccava al centro. Lo fisso per alcuni minuti, indecisa sul da farsi. Non sapeva se aprirlo oppure metterlo sotto l'albero, insieme agli altri doni che avrebbe dovuto aprire l'indomani assieme al resto della sua famiglia e dei suoi amici.

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