capitolo 3

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"Cosa!?"

Questa fu l'unica parola che uscì dalla mia bocca quando la mamma mi disse che nella mia nuova camera c'era un'invasione di termiti.
La nonna cercava di calmarmi, invano.

"Non solo ci siamo trasferiti, ma adesso non ho neanche la mia camera."

"Potresti accamparti nella vecchia libreria del nonno..."opto la nonna.

Due ore dopo aver svuotato la carrozza e aver montato tutto, andammo a cenare.Sulla tavola c'era tutto il cibo che ogni persona potesse desiderare.

"Madre,non dovevi..."disse Alice.

"Nonna, dovevi"ribatte Tess, con il labbro superiore sporco di una salsa ai fichi.

Durante la cena, parlammo dell' infanzia della mamma.

".....era tutta pazzerella, come suo padre.E diceva sempre di essere stata in un posto che  chiamava Paese delle Meraviglie"disse la nonna.

La mamma, che fino a quel momento era tutta sorridente, si incupì.
Vidi che una lacrima solcava il suo pallido viso.

" Scusate, vado in bagno" disse mia madre.

"Credo di aver detto qualcosa di sbagliato" aggiunse la nonna.

"Scusate" dissi.
Mi alzai dalla sedia ed incominciai a rincorrere mia madre, che intanto era uscita dalla casa.

"Mamma!Mamma!"
La chiamai con tutta la voce che avevo, ma non sentivo risposta.

Incominciai a correre nel gigantesco e ben curato giardino, continuando a chiamarla a squarciagola.

Dopo aver passato un quarto d'ora fuori al freddo, mi incamminai verso la casa.
Prima di varcare il portone ,qualcosa attirò la mia attenzione.
Un coniglio con un panciotto.
I conigli non portano i panciotti, stupida!
Allora misi la mano sulla gelida maniglia ma sentii una voce che diceva "È tardi, è tardissimo!"
Incuriosita lo seguii, ma non sapevo che questo mi avrebbe portato in un posto.
Il paese delle Meraviglie.

💜Anastasia e il paese delle meraviglie 💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora