capitolo tre

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Severus entrò in azienda con vigore. Nel tragitto verso il suo ufficio venne salutato da  molti colleghi e sottoposti ma non rispose mai. Oltrepassò la hall dove erano raggruppati qua e là uomini dall'aspetto rispettabile in giacca e cravatta intenti a discutere di qualche calo in borsa o di qualche nuova tassa che gli avrebbe stravolto il piano versamenti di ogni cliente.
Al suo passaggio Severus veniva riverito con segni del capo e saluti svenevoli da parte di novelle segretarie. Tirò dritto su per le scale di marmo e lungo il corridoio affollato di persone ,che entravano e uscivano dalle porte a vetro degli uffici, fino alla porta di mogano scuro del suo ufficio infondo al corridoio. Entrò, chiuse la porta e appoggiò il cappotto sulla poltrona in pelle della zona living accanto all' entrata. Si mise seduto alla scrivania e trasse un profondo respiro. Aspettò che il vociare nelle sue orecchie si affievolisce.. odiava le inutili chiacchiere inutili che era costretto a sopportare. Aveva più volte pensato di far costruire un' uscita di servizio che collegava direttamente il suo ufficio con la libertà; ma essendo all'ultimo piano era roba complicata.. forse era arrivata l'ora di un ascensore esterno. In ogni caso alzò il telefono e digitò il numero delle prima segretaria...
- Mr. Prince?
-rose, ti voglio nel mio ufficio tra due minuti con un caffè amaro
-perfetto signore- riattaccò
Accese il computer e diede un'occhiata ai movimenti bancari interni e alle borse pubblicate alle 2.00 del mattino da Wall Street. Trovava che gli fossero sempre degli ottimi annunciatori dei cambiamenti economici che sarebbero avvenuti nel vecchio continente.
-avanti, ah Rose. Finalmente. Rendevo ti fossi persa
- mi scusi signore- entrò nella stanza e posò la tazza sul tavolo
- posso fare altro per lei?-
- trova su questo affare il numero del commercialista,  devo portargli dei documenti che ho scordato la scorsa settimana - disse spostandosi dalla scrivania e lasciandole spazio per lavorare. Rose era una ragazza alta, giovane, sulla ventina, snella e vogliosa di lavorare.. forse anche troppo disponibile verso il capo.. la classica segretaria da vetrina insomma, di quelle che esponi per fare bella figura con i clienti.
-trovata-
-chiamalo, digli che andrò oggi alle 15.00. Poi chiama Jones  fallo salire immediatamente con un rapporto completo. e che sia decente.
- benissimo. Altro signore?
- No, vai
È si voltò verso la finestra alle sue spalle. Rose guardò le sue spalle larghe.. anche da sotto la camicia si potevano intravedere i muscoli.. scolpiti... gli si avvicinò con passo felpato..gli posò una mano su una spalla..
-che cazzo fai!-  fece un salto indietro- ti ho già detto quello che devi fare. Muoviti!-
La ragazza scappò fuori dalla stanza e tre minuti dopo Jones bussò alla porta..
- entra e chiudi la porta- così fece l'uomo è si sedette davanti alla scrivania.
-novità?
- abbiamo ricontrollato tutto il sistema per vedere eventuali falle ma non abbiamo trovato molto. Solo i classici movimenti dei  conti minori. In ogni caso abbiamo ragione di credere, grazie a delle informazioni che abbiamo ricavato, che gli hacker abbiamo derubato anche altre banche.. ma non sappiamo né quante né quali.
- e non potevate chiedere di farvi entrare nei loro sistemi?
- purtroppo non ci hanno permesso di accedere.ma se avessimo quei dati per noi sarebbe molto più facile trovarli via internet   rispetto a che  scovarli con la posizione geografica.
- e che vuoi che faccia io. Vi ho assunto perché siete i migliori. Non spetta a me trovare delle soluzioni.
- si.. ma..- in telefono gli trillò in tasca
- pronto? Ah Richard, dimmi..  che vuol dire VUOTI?!?!.. Bene.ora lo informo. Chiama se succede altro.
- che c'è?
- s..signore.. ehm.i c..conti.. s..ono ...vuoti..
- COSA!- disse scattando in piedi-  MA CHE VI PAGO A FARE! SIETE PIÙ INUTILI FI UN BEZOAR DARO A UNO CON L'INTOSSCAZIONE ALIMENTARE!!
- mi..scusi?
-LO SO IO CHE VOGLIO DIRE! esci da qui e fi a Rose di preparaemi per giovedì mattina una riunione con TUTTI i clienti della banca.  Anche quelli delle filiali. Che gli paghi anche il biglietto per venire se necessario. Li voglio qui tutti. Ora vattene e lasciami lavorare -
Jones uscì a furia dalla stanza. Severus una volta calmatosi un po'  tornò al computer per cercare di mettere una pezza a quel disastro. La giornata mica era finita..



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