capitolo cinque

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~Londra~
Reaven sedeva al suo tavolo con aria stanca; aveva lavorato tutta la notte per cercare di appianare delle falle nella banca nazionale, ma senza successo. Non riusciva a trovare il problema all'interno di quei sistemi.
Esasperato chiamò il suo assistente nella stanza accanto. Un uomo piccolo, magro e con grossi occhiali tondi entrò nella stanza un po' titubante
- Randal, vedi tu di dare un'occhiata a questi, io ci sto capendo più nulla.
L'ometto andò più vicino al superiore e prese le carte in mano. Scorsa velocemente tutte le pagine del fascicolo..prima lentamente, man mano che procedeva nella lettura sempre più velocemente e nervosamente. Girò pagina ancora, ancora,ancora fino a che non si fermò su di un diagramma fissandolo con due occhi sgranati ed increduli
- Ma signore, non è possibile! Come..come..
- a saperlo Gerkins, a saperlo
- ha oltrepassato il sistema di sicurezza..
- già..
- E manomesso i sistemi..
- così pare.
- ma non capisco, qui riporta tante piccole transazioni da tanti conti correnti diversi. Cosa ne sappiamo che i versamenti non siano stati fatti volontariamente?
- mezza Inghilterra! Mezza Inghilterra, Gerkins! Sul serio pensi che mezza Inghilterra abbia versato nella stessa notte alla stessa ora la stessa somma di denaro sullo stesso conto? E ora non lo troviamo neanche e sembra che le coordinate bancarie siano tutte fittizie
- ha ragione, le chiedo scusa. Ma la stampa? Lo sa?
- no, non ancora perlomeno. E vorrei evitare di avere la mia faccia su BBC One se non per la promozione a Primo Ministro.
-naturalmente. Che devo fare? Contatto la postale?
Il ministro si alzò piano piano dalla sedia congiungendo le mani dietro la schiena e camminò con aria assorta fino alla finestra. Londra svettava maestosa aldilà di quei vetri. Rimase così per dei minuti.
-signore?
Domandò Randal un po' perplesso.
-passami di nuovo quelle scartoffie
Gli diede un'occhiata soffermandosi sulle cifre: 3 mld.
-voglio il Primo Ministro  sulla linea protetta.
Gerkins passò immediatamente il telefono. Squillava..
- esci e chiudi la porta
Dopo una fugace occhiata fece come gli era stato ordinato.
...
- pronto?
-Primo Ministro?
-ah Mattew,  ragazzo, come posso aiutarti?
- signore, non so se ha visto il fascicolo che le ho inviato questa mattina..
-ah si ho visto, brutta storia, proprio brutta.. Ma te la cavi egregiamente scommetto, di allora che può fare un vecchio su una poltrona?
- credo sia il caso di contattare il dipartimento speciale,signore

Silenzio

- signore?

Ancora silenzio

- signore? È ancora lì?

- ne sei sicuro?
La serietà aveva preso il posto della goliardia e il nervosismo era palpabile.
-si
-bene. Domani alle sette nel mio ufficio. Sî puntuale. Sarà un incontro formale.
- bene, arrivederci
E mise giù.  Tornò lentamente alla finestra a guardare la città.  Quante cose non avrebbe mai potuto capire?

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