CAPITOLO 1

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Cammino lungo il sentiero della valle.
Li faccio ogni giorno questi chilometri.
Perché li faccio? È semplice. Aspetto l'alba.
Ora vi chiederete perché, visto che dispongo di un letto per attenderla.
Avete mai fatto qualcosa che vi rende vivi?
Qualcosa per cui avete detto "ne vale la pena"?
E quanto vi è costato?
A me solo un po' di calorie. A voi forse soldi.

Ho un sogno nel cassetto: andare ad un concerto.
Un giorno, quando la fortuna mi accarezzerà il viso, prenderò quel vecchio zaino ormai pieno di polvere e starò sotto il palco, ad ascoltare quelle canzoni che tanto mi fanno emozionare.

Purtroppo vivo in una valle un po' isolata dal resto del mondo.
O almeno a me sembra così, visto che conosco poche persone, sempre che gli animali del bosco contino come persone...
Vivo con mio padre, sin da quando avevo 6 anni, da quando mamma ci ha lasciati.
Diceva che questo non era il posto per lei. Che sarebbe morta di noia.

Quello che mia madre non sa, forse non lo ha mai saputo, è che mio padre è uno tra gli uomini più ricchi del pianeta. Ma vive in povertà.
Perché "Sono le piccole cose che ci rendono vivi tramite la loro essenza"

Perché non ha mai detto a nessuno della sua ricchezza?
Beh a qualcuno lo ha detto. A me.
Perché da quando mamma non c'è, sono la sua migliore amica, la sua spalla su cui piangere, la roccia a cui appoggiarsi quando è stanco e la carica di energia che lo motiva a fare il suo lavoro.
E lui è lo stesso per me.
Due anime sono in sintonia quando si completano nelle azioni di ogni giorno, e noi siamo questo.
È la nostra forza più grande

Mio padre mi ha insegnato tantissime cose in questi anni.
Sin da quando ero bambina, ho imparato a suonare più strumenti.
Perché la musica ci accompagnerà sempre nella vita.
Secondo mio padre anche un treno che si ferma sulle rotaie produce una melodia.
Ogni suono ha un suo perché. È questo che rende la musica quella che è: ricchezza.

Oggi è il mio ventiquattresimo compleanno.
Mio padre sarà in casa, starà facendo le uova strapazzate con bacon e toast. Le fa ad ogni mio compleanno, è tradizione ormai.
Mentre m'incammino verso la casa osservo la vallata. Questo verde mi fa innamorare ogni giorno. Dà l'aria di leggerezza, libertà.

Accelero l'andatura.
Penso all'odore di bacon che sentirò quando sarò abbastanza vicina alla casa.
Accenno un sorriso mentre sento la mia pancia brontolare.
Arrivo alla porta, la apro e inspiro tutti gli aromi che stanno nella stanza.
"Sono tornata!"
Mio padre si avvicina sorridente e mi da un bacio sulla fronte.
"Oggi l'alba deve essere stata la più bella del mondo, perché è il tuo compleanno"
E lo era stata davvero. Un'alba così non l'avevo mai vista in 24 anni.
"Ho un regalo per te."
Mi dà una busta e mi sorride con gli occhi lucidi.

Staff pass platino. Tour 2019 nei teatri.
Ermal Meta & Gnu Quartet.
Lo guardo incredula. Sono senza parole.
"Che cosa significa?"
Mi indica il retro del pass.
Accessi: backstage, sala relax, zone vietate al personale non autorizzato, camerini, palco prove, pass fotografico
"Sei matto, sei mattissimo io ti amo!"
Salto dalla gioia, questo è il più bel giorno della mia vita. Lo abbraccio piangendo, perché sarà la prima volta in 24 anni che parteciperò ad un concerto.
"Viaggerai con il suo staff"
"Sei pazzo? Che stai dicendo"

Mi da tutte le indicazioni.
"Io parto per Mosca domattina presto, ho degli affari che richiedono la mia presenza. Ci sentiremo via Skype."
Mi da un bacio sulla testa e fa per uscire di casa.
Poi si ferma sulla soglia dalla porta.
"Marco ti verrà a prendere domani alle 16:00"
"E chi è Marco...?"

Come il Sole a mezzanotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora