III

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《Allora?》, ti prego no, non adesso per favore, continuai a tenere lo sguardo basso, quanto avrei voluto essere io quella lattina di coca-cola che stringevo tra le mani, fredda, anonima, al sicuro da qualsiasi questione.
《Anastasia》,《Che c'è Ma?》, forse avevo esagerato, il suo sguardo si fece duro, come quello di una volta, perché dobbiamo parlarne ora, almeno il tempo di arrivare.
《Tuo fratello ne è al corrente》, un sorriso risentito mi incurvò un angolo della bocca, distolsi lo sguardo dal suo viso, è inutile, non fa niente, è Amadeus, avremo tempo di parlare della cosa.
Rimasi in silenzio, stringendo le mani tremanti e sudate, l'indice destro rimase segnato dall'anello, un insieme di ricordi frastagliati salì come vomito lungo la mia gola, deglutii con lo sguardo rivolto nel vuoto, secondi che sembravano minuti.
Le mani di mia madre scivolarono sopra le mie, avvolgendole delicatamente.
La sua attenzione cadde con insistenza sui miei occhi pronti a tradirmi da un momento all'altro.
Mi era mancata.
Le sorrisi, se lo meritava,《Ne riparleremo, non oggi per favore.》, 《Ho chiamato il dott. S.》, mi scorsi fino a far sfiorare i nostri nasi incollando il mio sguardo al suo《Non ho proprio bisogno di nessun dottore. Date le circostanze la faccenda è molto più difficile, e se tu la smettessi di fare l'angelo salvatore, sicuramente mi renderesti le cose più facili.》, la questione si chiuse.
Per il momento almeno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 25, 2018 ⏰

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