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«Harry, sei qui!» commentò la piccola Sophie, sedendosi accanto a suo fratello sulle scale del porticato di casa loro

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«Harry, sei qui!» commentò la piccola Sophie, sedendosi accanto a suo fratello sulle scale del porticato di casa loro. «Mhm... Quando mangi dolci è perché sei in anzia.»

«È ansia, Soph.»

«Fa lo stesso» replicò lei, scrollando le spalle.

Harry sorrise. «Che ci fai sveglia così presto, eh? Dovresti essere a letto.»

«Non avevo sonno. Me ne dai un po'?» domandò, indicando la barretta di cioccolato che il riccio stava tenendo in mano.

«Hai mangiato abbastanza dolci quando sei stata male.»

«Non essere cattivello, dai.»

Harry cedette, senza riuscire a negare nulla alla sua piccola sorellina e prese una tavoletta di cioccolato bianco dalla tasca del suo grande maglione per passargliela.

«Bene adesso spiegami, perché hai anzia?»

Lui sospirò. «Ansia.»

«È lo stesso.»

«Non mi succede nulla, sto solo cercando di rilassarmi.»

«I bambini grandi fumano per quello.»

«I bambini grandi e idioti fumano.»

La bimba si mise un pezzo di cioccolato in bocca. «Idiota è una brutta parola.»

«Non lo è.»

«Certo che lo è.»

«No, non lo è» Harry morse un pezzo della sua cioccolata. «Che tu non puoi dirla è un'altra cosa.»

«Sì che posso. Guarda, i-di-o-t-a!»

Harry rise nel vedere sua sorella separare le sillabe.
«Be', puoi... ma non devi.»

«Perché?»

«Perché sei piccolina.»

«Va bene.»

Il riccio sospirò mentre ammirava il cielo mattiniero.

«Harry.»
Suo fratello si girò per guardarla.
«Quando andremo a comprare una fidanzata a Elmo?»

Lui rise per quella domanda.
«In realtà... Sto pensando di regalarlo» commentò, preparandosi per la reazione eccessiva della bimba.

𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨 𝐂𝐮𝐫𝐥𝐲 |𝐈𝐓𝐀|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora