Kim Seokjin.

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AVVISO
Volevo ricordarvi che questa storia non è adatta a i minori perché contiene un linguaggio forte, e in alcuni casi anche violento.

Prima di iniziare volevo informarvi che ognuna di queste
mini storie avrà una sua trama, ovviamente niente
di troppo impegnativo e complicato, perché appunto sono sempre mini storie.
Con questo vi lascio
Buona lettura😘

La sveglia del mio telefono continuava a suonare ricevendo da parte mia bestemmie e versacci, alla fine dopo ben 10 minuti passati a sentire quel orribile trillo, a denti stretti mi alzai dal mio letto per spegnere quel maledetto suono.
Scesi a fare colazione, il mio occhio cadde sull'orologio bianco appeso in cucina,
come al solito anche quella mattina ero in ritardo.
"Questa volta non me la lascerà passare il professor Kim." Dissi afferrando una ciambella e cercando di mangiarla più in fretta possibile.
Sali di sopra e in un attimo infilai la mia odiosa divisa, nonostante fossi ormai all'università dovevo continuare a metterla, tra tutte le università di Seul ho scelto proprio quella con la divisa obbligatoria, però da un lato c'era da lodarla dato che in mattine come queste tempo da passare davanti all'armadio non c'è ne.

Alla fine arrivai all'università con ben venti minuti di ritardo, e guarda caso alla prima ora chi c'era?
Il prof Kim Seokjin
Alimentazione.
Disperata ormai consapevole della mia morte imminente, feci un respiro profondo e apri lentamente la porta, cercai di fare meno rumore possibile in modo da sgattaiolare e sedermi sul primo banco libero.
"Singnorina Min, ma lei crede davvero che io sia cieco?" Una voce mi fece sobbalzare, la voce ovviamente del pofessor Kim
"Mi scusi prof, ho avuto un inconveniente." Risposi imbarazzante
"Un inconveniente che va avanti da un mese ormai signorina?
È sicura che lei ci tenga davvero a studiare in questa scuola?" Rispose lui, appoggiandosi alla grande cattedra.
"S-si certo che ci tengo, sennò non sarei qui" risposi.
"Bene allora spero che oggi non abbia niente da fare, siccome recupererà con me tutto il tempo che ha perso con i suoi ritardi, credo che due ore dovrebbero bastare, o forse per via di tutto il tempo che mi sta facendo perdere, anche tre?"
"N-no no due ore andranno più che bene" risposi a mia volta sfoderando un sorriso finto e sprofondando nel primo banco libero.

4:00 pm
Avevo appena finito la mia ultima lezione, e avevo un mal di testa incredibile.
Mi concessi un 10 minuti di pausa prima di raggiungere il prof Kim nella sua aula.
Anche se quest'ultimo era un gran fregno, rimaneva sempre un professore, quindi appunto significava lezione.
Passai quei preziosi dieci minuti seduta su una panchina, poi lentamente mi incamminai verso l'aula.
Bussai leggermente e entrai.
"Buon pomeriggio prof" dissi con un filo di voce chiudendo la porta alle mie spalle.
Poi alzando lo sguardo verso di lui, mi resi conto dello spettacolo che mi trovai di fronte che mi fece rimanere a bocca aperta, sapevo fosse bello, ma vederlo con la cravatta allungata i primi tre bottoni della camicia sbottonati i capelli arruffati, gli occhiali rotondi e alla moda che gli cadevano adagiamente sul naso, poi spostai lo sguardo verso il basso verso quei pantaloni neri stretti, fasciavano perfettamente le sue cosce formose, che lasciavano intravedere un rigonfiamento in mezzo ad esse.
Arrossii violentemente quando mi resi conto dei miei stessi pensieri.
Il prof Kim si accorse di questa situazione e un leggero ghigno si impossessò del suo viso.
"Signorina Min qualcosa non va? La vedo come imbambolata."disse ghignando
Non sapevo dove mettere la faccia, e di certo lo stronzo non mi aiutava.
"E-ehm no. C-cominciamo?" Dissi guardando a terra
"A fare cosa?" Disse con voce roca.
Il mio corpo non rispondeva più a i miei comandi e d'istinto strinsi le gambe facendole scontrare, per via del calore che stavo cominciando a sentire.
Il prof aveva osservato tutti miei movimenti, e sapeva perfettamente di avermi in pugno, sorrise, e apri il cassetto di fianco a lui, e iniziò a frugarci dentro, intento a trovare qualcosa.
Una volta che lo trovo avanzò a passo lento verso di me, mentre io a mia volta indietreggiai imbarazzata
"Tranquilla Ji woo non ti mangio" disse lui sorridendo
"Anche se non mi dispiacerebbe assaggiarti" disse sottovoce ma non abbastanza da non farsi sentire.
Okey ricapitoliamo:
Mi trovo nella mia università, che a quest'ora è deserta.
Il mio professore trasuda testosterone anche respirando.
Quest'ultimo ci sta provando con me.
E mi ha anche chiamato per nome?
Bruciando tutte le tappe di rispetto tra un' alunna e un professore???
Ok sto sognando, sono solo una brutta pervertita che si fa i sogni sul suo professore. Si sì, sto sognando.
Senza farmi vedere mi pizzicai la coscia, e
Merda
Non stavo sognando
Il prof avanzava sempre di più verso di me, poi però mi sorpasso e chiuse la porta a chiave.
Ah
Ero solo io che mi ero fatta strane idee.
Non feci in tempo a parlare che mi trovai di schiena contro al muro, a gambe divaricate contro il rigonfiamento sempre più accentuato del mio professore.
Arrossii violentemente, ma non avevo il coraggio di oppormi, o forse... beh non volevo oppormi.
Si fiondò sulle mie labbra, esplorandone ogni angolo.
Le sue mani scesero dai lati della mia testa a i miei fianchi per poi arrivare alle mie cosce, che strinse con forza e le alzò con prepotenza.
Le mie mani si spostarono sulle sue spalle per non cadere.
Lui con sicurezza mi stacco dal muro e mi portò vicino al banco più vicino.
Appoggio i miei glutei ormai scoperti sul banco, si staccò dalle mie labbra e scese al mio collo, ricevendo dei piccoli gemiti da parte mia, mentre nel frattempo abbassava sempre più il mio corpo fino a farlo aderire al banco, incominciò a sbottonare la mia camicia,mentre io strinsi le gambe attorto a i suoi fianchi, per avere più attrito verso la sua intimità.
Lui scese ancora più affondo, arrivando a seni che afferrò e leccò sapientemente
"A-ah S-seokjin" urlai il suo nome stringendo prepotentemente una cioccia dei suoi capelli corvini.
"Solo Jin piccola Ji-woo" rispose lui ad un millimetro dal mio capezzolo, aumentando a dismisura la mia eccitazione, lui accorgendomene sorrise e scese sempre più giù con la sua lingua esperta, fin quando non si scontrò contro la mia gonna che alzò con prepotenza, poggiò due dita sulla mia intimità facendomi genere sempre più forte, poi con uno scatto veloce abbasso le mie mutandine, si lanciò verso la mia intimità, succhiando e leccando ogni mia emozione, la sua lingua si posò sulla mia entrata e iniziò a muoverla velocemente
"Oooh Jin" urlai a strinsi la mia presa sui suoi capelli
"S-sto per v-venire Jin" lui dopo un ultima leccata uscì fiondandosi di nuovo sulle mie labbra
Con le mani libere cercai di slacciargli i pantaloni, una volta aperti li calai insieme alle sul mutande, senza farmi fare altro Jin entrò dentro di me, facendo uscire forse il gemito più forte che abbia mai fatto
"Oh si Ji woo urla per me" Disse lui lasciandosi cadere la testa all'indietro.
Poi senza chiedere altro mi prese per le cosce mi tirò verso di lui e con un gesto veloce mi girò e mi piegò, iniziò a schiaffeggiarmi le natiche con foga, mentre con la mano libera afferrò i miei capelli e dopo un paio di spinte venimmo insieme.

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