Park Jimin pt2

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Mi portai una mano alla fronte esasperata, Jimin era una persona particolare, sapeva essere odioso, ricordo il mio primo anno di superiori, quando lo incontrai per la prima volta, da lì iniziò a torturarmi, 2 giorni su 5 tornavo bagnata a casa, per via del suo "gavettone a sorpresa" che è stato il suo trend per quasi mezzo anno, poi quando da quando mi ammalai cambiò, e iniziò con la "stampata di faccia" che consisteva nel farmi cadere ogni volta che mi vedeva.
La cosa che odiavo è che non riuscivo adiarlo, ogni "scherzo" che mi faceva lo faceva con un sorriso dolcissimo, uno di quelli che vorresti costudire e non far vedere a nessuno.
Poi però, il secondo anno cambiò tutto, trovai un Jimin diverso, stronzo, era come se fosse arrabbiato con me, e mi fece passare uno degli anni più brutti della mia vita, e anche se volevo ucciderlo, vederlo dissolversi come polvere, non riuscivo ancora ad odiarlo, anche se gli sputavo contro quasi ogni giorno un "ti odio", "sei odioso" cosa che continua tutt'oggi, non sono mai riuscita ad odiarlo.
Infine il mio terzo anno, cioè questo, dove lui è diventato il ragazzo più bipolare della scuola. Riesce a passare da un offesa ad un gioco, da uno stronzo a un cucciolo, è un fottuto diavolo con la faccia d'angelo.
"Signorina Min!!!"
Mi urlò il prof di educazione fisica risvegliandomi dai miei pensieri
"Faccia duecento addominali! ORAAA!"
Scattai in piedi e quando sentì la numero duecento vicino ad addominali sbiancai.
"Prof Jeon le tengo io la classe può controllare che la signorina li faccia tutti e bene"
Jeon essendo un tirocinante dovette accettare, e iniziò a dirigersi verso di me.
Grandioso
Il prof più Figo di tutta la Corea mi vedrà sudare e diventare rossa pomodoro per lo sforzo.
"Bene signorina iniziamo"
Annui imbarazzata e iniziai

Jimin POV's
Non riuscivo a togliere gli occhi da Minseo e il prof, nonostante stia facendo degli addominali, sorride e il prof sembra gli stia raccontando qualcosa di divertente dato che sorride anche lui. Ad un tratto il prof si spostò inginocchiandosi difronte a Minseo e tenendogli le ginocchia. Troppo vicino
Troppo.
"Ehi ChimChim tutto ok? Sembri arrabbiato" esclamò il mio compagno
Lo guardai con uno sguardo gelido e con un pazzo diretto mi avviai da lei.

Minseo POV's
"33, 34, 35, 36..." Contava il Prof
"Alzati" disse una voce
Mi girai nella direzione di quella voce trovandomi un Jimin con i pugni serrati, e il petto che si alzava e abbassava velocemente
"Alzati!" Disse si nuovo
"Signorino Park, ha qualche problema" Disse il prof guardandolo male.
"Si dobbiamo parlare di una cosa io e lei, ora" continuò
"Senta Park, le sembra il momento?" Continuò il Prof
"Si è importante"
"Per lei va bene signorina?"
Entrambi i loro sguardi si posarono su di me
"Yaaah Jimin cosa c'è?" Dissi portando la testa di lato.
"Vieni con me" disse afferrandomi il polso e alzandomi, per poi trascinarmi fuori dalla palestra
"JIMIN FERMATI CAZZO!" gli urlai senza avere risposta
"JIMIN!" Urlai di nuovo
Si fermò di colpo
"CHE C'È!?" Mi urlò
"Come che c'è?? Mi stai trascinando a tuo piacere e mi chiedi pure che c'è??!!" Dissi liberandomi dalla sua presa
Lui si grattò la nuca, come se non sapesse nemmeno lui cosa stava facendo.
"Cazzo" sussurrò
Per poi bloccarmi contro il muro con poca delicatezza
Ci guardammo negli occhi, perdendoci nello sguardo dell'altro, ero come ipnotizzata dai quegli occhi scuri intenti a guardarmi attentamente, poi un calore si posò sulle mie labbra, il suo pollice le accarezzava con attenzione, non staccando nemmeno per un secondo i suoi occhi da i miei
"Mi farai impazzire" sussurrò per poi fiondarsi sulle mie labbra dando inizio ad un languido bacio, le nostre lingue danzavano ritmicamente, mentre il nostro bacio si fece sempre più passionale, era come se i nostri corpi non aspettassero altro che questo momento, mettendo da parte tutti i nostri battibecchi, agganciai le braccia intorno al suo collo, mentre lui le passò dietro alla mia schiena, volevo di più, volevo sentire il suo corpo unirsi con il mio, fondermi con lui, in quella bolla di piacere che avevo represso per così tanto tempo.
"Andiamo?" Disse poi staccandosi leggermente dalle mie labbra
"Dove?" Dissi in un sussurro per via del fiato corto
"Ad esaudire i nostri desideri" disse sorridendomi maliziosamente
Ci pensai, sapevo dove volesse arrivare, e infondo anch'io lo volevo, ma era giusto?
Cosa sarebbe successo poi?
"Hai paura?" mi chiese svegliandomi da i miei pensieri
Lo guardai negli occhi per secondi interminabili
"Fanculo la razionalità- Dissi sorridendo -andiamo?"
Forse solo ora avevo capito quanto in realtà io desiderassi Park Jimin.
Mi fece uno dei suoi sorrisi, uno dei più luminosi, stringendomi forte tra le sue braccia, facendomi incaricare la schiena pervia della sua altezza, che.. nonostante non fosse un granché, rispetto a me lo era.
Gentilmente prese la mia mano, e mi portò nell'aula di chimica, dato che eravamo agli inizi dell'anno quel laboratorio non veniva usato da nessuno,entrammo e subito si impossessò delle mie labbra
"Non ha senso negarlo, non più" disse tra un bacio e l'altro
"Cosa?" Sussurrai.
"Quanto io alla fine ti abbia sempre desiderato"
Sorrisi alle sue parole w lo strinsi di più a me
"Per questo, non pensare che ci andrò piano" disse ghignando
"Ed io non voglio mica questo" Dissi a mia volta in tono sensuale rimanendo al suo gioco.
Mi aprì violentemente le gambe, mentre io mi appoggiai al banco per non cadere, iniziò a sbottonarmi i bottoni della camicia, mentre i facevo lo stesso con lui.
"Cosa ti farei" disse mordendomi il labbro
"Fai di me tutto ciò che vuoi- dissi allungandomi per toccare a terra- però sappi che a me piace dominare." E in un gesto veloce invertii le posizioni, gli posai una mano sul petto e salì a cavalcioni su di lui.
"Mmh, non ti facevo così esperta" disse mordendosi un labbro
"Beh ricordi il mio ex? Siamo stati insieme per un anno, pensi che in tutto quel-
Mi blocco tirandomi leggermente i capelli dandogli libero accesso al mio collo
"Non parlarmi di lui" disse con voce roca e maligna
"Ora sei mia" Continuò gettandosi sul mio collo
Sorrisi a quelle parole, e gemetti quando arrivò vicino al seno, le miei mani percorrevano ogni centimetro del suo petto ormai nudo, e scendevano sempre più giù fin quando non arrivai alla sua intimità, incominciai a massaggiarla, mentre sentivo lui che fremeva sotto al mio corpo, scesi dalle sue gambe e lentamente mi inginocchiai all'altezza dei suoi genitali, lentamente gli aprì la cerniera solo per farlo impazzire un altro po'
"Così mi uccidi"disse in un sussurro affogato dal piacere
Lo liberai del pantaloni e dei boxer, rivelando il grosso rigonfiamento che mi spuntò in faccia, lo presi in mano, e lo iniziai a muovere lentamente, gemette sotto il mio tocco, cosa che mi eccitava da morire, poi lo feci entrare nella mia bocca, aumentando la velocità, mi tirò per capelli, spingendomi sempre di più verso la sua intimità, poi al limite del piacere mi alzo mi mise di pancia contro il banco ed entrò dentro di me, subito sentii le mie gambe cedere, e forti gemiti lasciarono il mio corpo, le sue spinte si fecero sempre più forti e definite, mentre io arrivavo sempre più vicina all'orgasmo, e dopo un paio di spinte venimmo entrambi.
Mi girai per guardarlo, mi deliziai nel guardarlo mentre tutto sudato e con i capelli spettinati cercava di calmarsi.
Stavo per alzarmi ma mi fermai quando senti una mano posarsi sulla mia schiena rimettendomi al mio posto
"Dove credi di andare? Non abbiamo mica finito, sai, sono insaziabile." Disse con un ghigno malizioso in volto.

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